Alpinismo

Kaltenbrunner: con le bombole è doping

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VIENNA, Austria — "Per me l’ossigeno è doping, assolutamente, anche se nell’alpinismo non c’è nessuna giuria". Gerlinde Kaltenbrunner, una delle più forti himalayste al mondo, ha scalato 9 ottomila senza ossigeno. E non ammette giustificazioni al suo utilizzo.

Gerlinde, cosa pensa dell’uso dell’ossigeno in quota?
Ognuno decide da sé come scalare, e quali aiuti usare. 
Ha mai usato l’ossigeno?
No, e sono certa che non userò mai l’ossigeno artificiale delle bombole. Da che ho iniziato a scalare gli ottomila, ho sempre e solo voluto farlo con le mie energie, e senza ossigeno. Se uno usa l’ossigeno su un ottomila, è come se scalasse un seimila. A quel punto io preferisco scalare un seimila senza ossigeno, piuttosto che un ottomila con.
 
E’ doping?
Dal mio punto di vista, sì, assolutamente!
 
Pensa che il suo utilizzo vada in qualche modo regolato per gli alpinisti professionisti?
Per me l’alpinismo non è un gioco come lo sci o altro. E’ uno stile di vita, quindi alla fine non c’è giuria che ti dica cosa è giusto e cosa no. Ma penso che se uno è un professionista vero, dovrebbe sempre scalare senza ossigeno!
 
Sembra che la fiaccola olimpica verrà portata sull’everest, nel 2008, dai cinesi con l’ossigeno. Cosa ne pensa?
Secondo me gli alpinisti che portano la fiamma olimpica devono assolutamente scalare senza ossigeno, o lasciar perdere. In nessuna disciplina olimpica è lecito usare né sostanze dopanti, né aiuti esterni. Un’altra cosa: l’Everest è sul confine Nepal-Tibet. Dato che le olimpiadi sono in Cina, per me non è corretto accettare che la fiamma olimpica venga portata sull’Everest come simbolo del fatto che la montagna più alta del mondo sia in Cina… è in Tibet e Nepal.
 
Sara Sottocornola

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