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Concatenamento sul Cerro Torre di Haley e Kellogg. Il commento di Ermanno Salvaterra

Il massiccio del CerroTorre (Photo outsideonline.com)
Il massiccio del CerroTorre (Photo outsideonline.com)

EL CHALTEN, Argentina — Colin Haley e Chad Kellogg hanno salito la via Corkscrew al Cerro Torre senza usare nessun chiodo a pressione della Via del Compressore di Cesare Maestri. L’itinerario sale lungo lo spigolo sud est, poi traversa a ovest, supera il ghiacciaio in cima alla parete sud e si unisce sulla parete ovest alla via dei Ragni, sopra l’Elmo, per continuare su questa via fino alla cima. Quello dei due forti alpinisti americani è sicuramente un bel successo: per Haley costituisce anche la sua quinta volta in vetta al Torre, un primato che prima di lui è stato di Ermanno Salvaterra. Proprio al forte alpinista trentino abbiamo chiesto un parere su questa salita.

La notizia della scalata è riferita come spesso accade dal sito Pataclimb di Rolando Garibotti, “custode” dell’alpinismo patagonico. Secondo l’alpinista i due statunitensi avrebbero compiuto la salita nei giorni scorsi: per Haley si tratterebbe del terzo importante concatenamento in curriculum sul Cerro Torre, avendo completato nel 2007 Los Tiempos Perdidos e nel 2008 la traversata del Torre. Sarebbe inoltre, solo in questa stagione in corso, la  sua terza volta in vetta alla montagna, la quinta della sua vita. Un traguardo che prima di lui era riuscito a una delle icone italiane dell’alpinismo patagonico, Ermanno Salvaterra: questa l’intervista che ci ha rilasciato.

Ermanno cosa ne pensi di questa impresa?
Per prima cosa molto ma molto bravi Colin Haley and Chad Kellogg. Tutti i miei complimenti. La linea che hanno seguito è una grande logica di salita al Torre. Ricordiamo che anche Maestri, dopo aver sorvolato il Torre, aveva preso in considerazione questa linea di salita. Dal suo racconto sulla Rivista del CAI del 1961 infatti dice: “La cresta porta con passaggi difficili alla base di grandi torri a circa 400-500 metri dalla cima. Sarebbe stata nostra intenzione, dopo rilievi aerei fatti dalla nostra prima spedizione, di risalire tutta la cresta per poi alla base delle torri attraversare tutta la parete sud, fino ad un grande strapiombo di ghiaccio sul filo della cresta sud-ovest, e di qui risalire per il versante ovest”. Forse era anche l’idea di Haston, Burke, Crew e Fonrouge nel loro tentativo del ’68 allo spigolo Sud Est. Lo era anche mia e di Mabboni quando nel ’99 abbiamo ripreso la linea degli inglesi, ma poi il tempo…Molto bravi furono nel 2008 Trym Atle Saeland e Ole Lied a riprendere questa Grande idea. Loro seguirono il primo tratto del grande traverso sui chiodi a pressione di Maestri in quanto la parete sopra di loro, dove eravamo passati Mabboni e io era coperta di ghiaccio. Molto probabilmente lo stesso accadde a Maestri nel ’70 e lo spinse a seguire la roccia a destra di quel tratto di parete strapiombante e spesso ricoperto di quegli strani materassi di ghiaccio schiumoso. Anche a me, più di una volta, mi è capitato di vedere quel tratto ricoperto di ghiaccio.

La via Corkscrew (Photo courtesy Rolando Garibotti - pataclimb.com)
La via Corkscrew (Photo courtesy Rolando Garibotti – pataclimb.com)

Che via è la Corkscrew? Quali sono le maggiori difficoltà?
Non avendola percorsa non so dire bene le difficoltà. Mi sembra di aver capito che hanno seguito la nostra variante che presenta un tiro breve di A1 e poi qualche passo difficili in libera. Lama invece era stato più a sinistra, sulla parete sud salendo in libera. Arrivati al ghiacciaio pensile sulla sud le pendenze del ghiaccio sono di circa 60°. Poi si sale sulla Grande via dei Ragni.

Cosa hanno fatto di nuovo Haley e Kellogg?
Quello che hanno fatto di nuovo è che sono saliti senza usare nessun chiodo a pressione della via del Compressore di Maestri.

Da quando sono stati tolti i chiodi alla Via del Compressore e David Lama ha realizzato la prima libera, sempre più alpinisti sembrano interessati a ripeterla in libera. Cosa ne pensi?
Sicuramente il livello degli alpinisti di oggi è molto elevato e per molti di loro c’è anche qualche motivazione in più. Chiunque faccia nuove salite o ripetizioni cerca di portare qualcosa di nuovo e in questo modo insegna agli altri.

Questa è la quinta salita di Haley al Torre, ti ha raggiunto?
Già, quest’anno Colin ha provato a fare la traversata delle 3 sorelle al contrario. Cioè Torre, Egger, Herron e Standhadt. E’ salito sulla ovest e sceso dalla nord. E’ poi proseguito sulla Egger lungo la via aperta lo scorso anno dai norvegesi ma arrivato a meno di 3 tiri dalla Ima ha dovuto rinunciare per il maltempo. Non potevo certo pensare che potessi rimanere l’unico a salire su quella fantastica montagna tutte quelle volte. Certo che lui solo in questa stagione ci è salito 3 volte. Il Colin è forte e si merita tutti i miei complimenti. Sicuramente ci salirà ancora e rimangono altri progetti interessanti su quelle pareti. Anche gli sloveni Luka Krajnc e Tadej Krišelj comunque, hanno percorso la linea di Hayden Kennedy e Jason Kruk per poi spostarsi a destra dove sono saliti in libera David Lama e Peter Ortner.

Info e foto: http://pataclimb.com/

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