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GeoAvalanche, le valanghe si segnalano col social mapping

GeoAvalanche
GeoAvalanche

ROMA — Ti colleghi con lo smartphone, l’iPhone, il computer o il tablet e ricevi o segnali informazioni in merito a nevicate, situazione manto nevoso e soprattutto eventi valanghivi. Poi la segnalazione – una volta verificata – viene prontamente riportata su mappe social e open data, quindi alla portata di tutti. Questo il cuore del progetto GeoAvalanche, un portale che si propone di sfruttare le informazioni messe in rete volontariamente dagli utenti per la gestione del rischio neve e valanghe.

Nell’epoca del mondo globale, nel quale le macchine avvicinano luoghi e persone rendendo disponibili dati fisicamente lontani, i Social Network e le nuove tecnologie sono la chiave della prevenzione e dell”informazione del futuro. Questo il principio alla base del portale GeoAvalanche, un nuovo strumento realizzato dalla startup italiana Geobeyond che si propone di fornire una risposta, aperta all’utilizzo di tutti, a un problema la cui soluzione è ancora al vaglio dei cervelli internazionali. La prevenzione e il rischio valanghe è il cuore dell’idea. L’assioma di partenza è che chi frequenta la montagna è la prima risorsa a rispondere sul campo: in particolare i professionisti sono ogni giorno sulla neve, e pertanto sono in grado di fornire risposte sempre aggiornate e verificate.

Tramite GeoAvalanche gli utenti collegati sono in grado di fornire e al tempo stesso ottenere informazioni sugli eventi valanghivi. Registrandosi sul sito si potrà scegliere di ricevere email di avviso in base alla casistica selezionata e relativamente a una certa area geografica di interesse indicata. Si selezionerà una zona più o meno ristretta, e poi il tipo di informazione di cui abbiamo bisogno: pericolo valanghe (su scala 1-5), centimetri di neve al suolo, slavine spontanee o incidenti in valanga.

Il sito offre poi tutta un’altra serie di strumenti propriamente legati al mondo dell’informazione geografica che completano il sistema: bollettini valanghe, mappe di rischio, pronta allerta e divieti ad attività turistiche e traffico stradale sono alcune di queste informazioni.

“GeoAvalanche è un progetto iniziato nel 2011 da Geobeyond come esperimento di mapping partecipativo per indagare la prontezza con cui rispondere dal basso al problema valanghe – spiega Francesco Bartoli, creatore del software GeoAvalanche -. Volontari, frequentatori abituali, e professionisti che acquisiscono, catalogano, e segnalano condizioni della neve,  minacce, valanghe e relativi incidenti in una mappa mondiale. L’idea di fondo è di collezionare informazioni georiferite riguardanti valanghe e aree inclini al loro distacco in modo da mettere a disposizione dei Servizi
Neve e Valanghe informazioni significative sul rischio nei luoghi segnalati di supporto alla comunità”.

“Questo consente di imprimere sensibili miglioramenti agli strumenti in uso ed innalzare l’attenzione della comunità al rischio valanga attraverso l’utilizzo di avvisi basati su luoghi di interesse – continua Bartoli -. L’applicazione è disponibile all’indirizzo http://incident.geoavalanche.org e può essere anche utilizzata da smartphone dotati di geolocalizzazione (App per iOS, Android, Windows Mobile). E’ possibile anche effettuare segnalazioni attraverso social media come Twitter, semplicemente inserendo una di queste parole chiave #geoavalanche, #avalreport, #avalevent. Questo modello sociale ha l’ambizione di garantire sostenibilità all’iniziativa avendola arricchita anche di una licenza Open Data con cui viene rilasciata, per scopi educativi, l’intera banca dati. In un contesto in cui l’informazione geografica non è ancora così diffusa, il progetto abbraccia la causa e le necessità comuni di chi va in montagna per superare il problema reale di rendere l’ambiente innevato più sicuro”.

More info http://incident.geoavalanche.org

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