Alto Adige: rifugi Ponte di Ghiaccio, Vittorio Veneto e Pio XIl pronti al restauro
BOLZANO — I rifugi Ponte di Ghiaccio, Vittorio Veneto al Sasso nero e Pio XIl sono pronti a rimettersi a nuovo. Il nulla osta della Giunta Provinciale di Bolzano è finalmente arrivato ieri durante la seduta nella quale è stata data l’approvazione definitiva ai progetti selezionati sulla base di un concorso. Ora i Comuni interessati potranno rilasciare la concessione edilizia ai costruttori, i quali dovranno attendere che venga fissata la data di inizio dei lavori.
Il passaggio di proprietà di 24 rifugi dell’Alto Adige dal Cai alla Provincia ha portato l’anno scorso la Giunta ai riesamini dello stato delle strutture. Durante una seduta ufficiale dello scorso gennaio fu deciso che 3 di questi – Ponte di Ghiaccio, Vittorio Veneto al Sasso nero e Pio XI – dovessero essere completamente ricostruiti e venne indetto un concorso per presentare i progetti di ristrutturazione.
Alla fine del mese di giugno sono stati scelti 3 progetti che fossero funzionali ed ecostenibili. In particolare la tutela dell’ambiente sarà garantita sia durante la costruzione dei rifugi, sia durante la gestione facendo particolare attenzione alle soluzioni adottate per l’approvvigionamento di energia e di acqua. Alla fine del mese di ottobre i 3 progetti sono stati approvati dalla Commissione tutela del paesaggio e della Consulta alpinistica e sono poi arrivati alla Giunta Provinciale per l’approvazione conclusiva.
La legge prevede infatti che, in caso di demolizione e ricostruzione di un rifugio, il Comune del territorio interessato – Selva dei Molini per il rifugio Ponte di Ghiaccio, Valle Aurina per il Vittorio Veneto e Curon Venosta per il Pio XI- ottenga il nulla osta dalla Giunta provinciale prima di rilasciare la concessione edilizia. La seduta della Giunta di ieri ha dato il via libera all’attuazione dei progetti, dopo il parere positivo di Commissione e Consulta. Si attende ora che sia fissata la data ufficiale di inizio dei lavori.
