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Invernale solitaria al McKinley: Lonnie Dupre ci prova per la terza volta

Lonnie Dupre (photo courtesy explorersweb.com)
Lonnie Dupre (photo courtesy explorersweb.com)

ANCHORAGE, Alaska — Non si dà per vinto l’alpinista americano Lonnie Dupre, che per il terzo anno consecutivo vuole tentare di compiere la salita invernale in solitaria della montagna più alta del Nord America, il Mckinley di 6.194 metri, che sorge ai confini del Circolo Polare Artico.

Dupre, noto esploratore polare del Minnesota, da 25 anni frequenta la regione artica. Il suo sogno è compiere la prima invernale in solitaria del mese di gennaio al McKinley, il più freddo e il più buio di tutto l’anno. Nella storia della montagna, solo 16 persone sono riuscite a salire in vetta d’inverno, e solo una spedizione è riuscita a farlo in gennaio.

L’esploratore ci aveva già provato nel gennaio 2011, pochi mesi dopo aver salito la vetta d’estate. Purtroppo era rimasto bloccato per 7 giorni a quota 5.200 metri prima di rientrare al campo base, dichiarando di aver sentito addirittura un terremoto. Ci aveva riprovato poi lo scorso anno, rinunciando dopo una settimana intera trascorsa in una truna nella neve, bloccato da una gelida bufera.

La nuova spedizione partirà il 2 gennaio 2013. Dupre viaggerà con uno zaino e una slitta su cui caricherà tutto il suo materiale. Camminerà con due sci extra-lunghi, da lui stesso progettati per superare anche i crepacci nascosti. Sopra i 5000 metri, però, proseguirà solo i ramponi e lo zaino. Dupre ha calcolato di dover consumare 5000 calorie al giorno per scansare il pericolo di congelamenti. Cucinerà solo minestre e bevande, per risparmiare carburante e peso. Tutto il resto del cibo sarà da consumarsi a temperatura ambiente.

Dupre è un discendente dell’esploratore francese Jacques Cartier che fondò il Quebec. Ha vissuto per anni con gli Inuit e fu membro della squadra che compì la prima circumnavigazione della Groenlandia. Di recente ha pubblicato un libro, “Life on Ice – 25 years of Arctic exploration”, e fondato un’organizzazione per sensibilizzare il pianeta sul cambiamento climatico nelle regioni artiche: si chiama One World Expedition. Ha anche prodotto un documentario sulla sua passione per l’esplorazione artica, intitolato “Cold Love”.

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