LAVANT, Austria — Sepp Mayerl, nome storico dell’alpinismo austriaco, è morto sabato scorso mentre arrampicava sulle Dolomiti di Lienz, nel Tirolo austriaco. “Blasl-Seppl”, come veniva chiamato dagli amici, è precipitato sul versante nord della Adlerwand. Classe 1937, tra gli anni 60 e ’70 aveva salito il Lhotse Shar e aperto nuove vie in Dolomiti insieme a Reinhold Messner, che l’ha definito uno dei suoi grandi maestri.
L’incidente si è verificato sabato mattina intorno alle 9. Secondo quanto riferisce la stampa austriaca Mayerl stava scalando con un amico di 61 anni su una via non di alta difficoltà, lungo la parete nord dell’Adlerwand. Pare che i due volessero arrivare in cima alla montagna per vedere la nuova croce di vetta, ma mentre salivano la roccia avrebbe franato portandosi dietro il noto alpinista austriaco. Il volo l’avrebbe ucciso sul colpo, pertanto a nulla sarebbe valso l’intervento dei soccorritori.
Mayerl era nato a Dölsach nel 1937. Oltre alle salite in Himalaya, tra cui quella del Lhotse Shar, una cima secondaria del Lhotse, l’alpinista tirolese viene ricordato per le vie aperte in Dolomiti, ed alcune prime ripetizioni invernali realizzate spesso insieme a Reinhold Messner sul finire degli anni Sessanta. Con lui e il fratello Heinrich Messner portò a termine nel 1967 la prima invernale dello spigolo Nord dell’Agnèr, e la prima salita invernale della parete nord.
Nel 1967 con Reinhold Messner, Renato Reali e Heini Holzer aprì sulla parete Nord ovest della Civetta la “Via degli Amici”, un itinerario complesso salito in arrampicata libera. Con i fratelli Messner nel 1968 tornò sull’Agner e salì la parete Nord est su una via nuova e in prima invernale. Ancora nel 1970 aprì una nuova via sulla Punta Civetta insieme a Leo Breitenberger.
