Località di montagna

Alpi francesi, Biot elimina gli impianti da sci e promuove il turismo “dolce”

La stazione sciistica francese di Drouzin-Le-Mont, a Biot (Photo courtesy of www.snow-forecast.com)
La stazione sciistica francese di Drouzin-Le-Mont, a Biot (Photo courtesy of www.snow-forecast.com)

BIOT, Francia — Basta sci, solo turismo dolce e camminate. E’ così che un paese delle Alpi francesi sta pensando cambiare il proprio turismo. La decisione del Comune di Biot di smantellare l’impianto sciistico è stata presa in seguito alla volontà di vendere da parte del gestore dell’impianto e ha trovato subito d’accordo la prefettura dell’Alta Savoia. Meno soddisfatti, invece, i proprietari delle seconde case che vedono crollare il valore della loro proprietà.

La stazione sciistica di Drouzin-le-Mont sorge a 1230 metri di quota su Col du Corbier, nel territorio comunale di Biot. Il complesso è sorto nel 1973 e dispone di 2 seggiovie, 4 skilift e 16 piste. L’attuale gestore degli impianti ha dichiarato che sarebbe intenzionato a vendere a causa del grosso deficit, compreso tra i 120 e i 150 euro all’anno.

Appresa la notizia, il Comune ha vagliato le possibilità e alla fine di luglio il sindaco ha dichiarato alla stampa di voler riconvertire l’intera zona. L’idea è stata chiamata “montagna dolce” e prevede un uso più soft del territorio montano, da dedicare a sport come la mountain bike, il trekking e lo sci di fondo.

Il primo cittadino è piuttosto ottimista sui risultati di questa decisione e ha dichiarato che cercherà di smantellare gli impianti ed iniziare i lavori prima che termini la sua carica nella primavera del 2014. La prefettura dell’Alta Savoia si è detta a favore del progetto in quanto le località di media montagna che si basano solo sullo sci alpino sono destinate ad un futuro sempre più incerto a causa dei cambiamenti climatici in corso.

L’iniziativa non è però piaciuta ai proprietari delle seconde case che temono grosse perdite economiche. Secondo alcune stime le proprietà che posseggono nel comune di Biot potrebbero perdere tra il 25 e il 50 percento del loro valore. Secondo la stampa francese queste persone sarebbero addirittura disposte a dare il proprio aiuto per tenere aperto l’impianto e diminuire le perdite.

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