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Kammerlander capitombola con gli sci e si rompe una costola

Hans Kammerlander sugli sci (Photo courtesy sarntal.com)
Hans Kammerlander sugli sci (Photo courtesy sarntal.com)

BOLZANO — “Gli amici mi prendevano in giro, e io non riuscivo a ridere per i dolori al petto”. E’ con simpatica autoironia che Hans Kammerlander commenta l’incidente in pista di cui è rimasto vittima nei giorni scorsi in Valle Aurina. Il noto alpinista altoatesino, che ha sceso con gli sci ottomila come l’Everest e il Nanga Parbat, è infatti caduto sulle piste di casa, procurandosi una costola rotta e un trauma renale.

“E’ stato un attimo di distrazione – ha ammesso Kammerlander senza nessun imbarazzo ed invitando tutti gli sciatori alla prudenza -. Una caduta banale: lo sci è partito su una lastra di ghiaccio e io ho perso l’equilibrio. Su una pista più difficile sarei stato più concentrato e di sicuro non sarebbe successo”.

Kammerlander si trovava su una pista facile nel comprensorio sciistico di Monte Spicco, in Valle Aurina, dove per anni ha insegnato come maestro di sci. A seguito della caduta è stato ricoverato per qualche giorno in ospedale a Brunico, dove pare abbia trascorso il tempo lavorando al suo nuovo libro. Ora, già dimesso, sarebbe in partenza per un giro di conferenze in Germania.

Nella sua carriera Kammerlander, oggi 55enne, ha salito 13 ottomila senza ossigeno. Ha compiuto discese estreme, prime salite e aperto nuove vie sulle montagne più difficili del mondo. E’ stato il primo uomo a scendere con gli sci dalla cima del Nanga Parbat nel 1990, dall’Everest nel 1996, e per alcuni tratti dal K2 nel 2001.

Agli amici che sono andati a trovarlo in ospedale, quindi, la battuta era servita su un piatto d’argento. “Mi prendevano in giro – ha raccontato Kammerlander all’Ansa – ma io non potevo ridere per i dolori. Ora per fortuna posso nuovamente ridere con loro”.

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