Pareti

Daniele Bernasconi: Bonatti, l'incarnazione stessa dello spirito d'avventura

Daniele Bernasconi - Presidente dei Ragni di Lecco
Daniele Bernasconi - Presidente dei Ragni di Lecco

LECCO — “E’ morto uno dei più forti alpinisti di tutti i tempi, un uomo che ha saputo incarnare l’avventura stessa e che con le sue imprese ha affascinato intere generazioni. Per i Ragni di Lecco, questo lutto equivale alla perdita di uno dei membri più illustri”. Queste le parole di Daniele Bernasconi, alpinista lecchese e Presidente del gruppo Ragni della Grignetta.

“Walter Bonatti è famoso in tutto il mondo, è una leggenda dell’alpinismo – dice Bernasconi commentando il triste lutto -. E’ morto uno dei più forti alpinisti di tutti i tempi. Bonatti ha sempre frequentato le nostre montagne, ora purtroppo possiamo solo aspettarlo a Lecco per porgergli un ultimo saluto”.

Nonostante i suoi storici legami con l’alpinismo monzese, Bonatti è entrato a far parte dei Ragni di Lecco all’inizio degli anni ’90, sotto la presidenza di Pinuccio Castelnuovo, di cui era anche amico personale.

“Per tutte gli scalatori che sono venuti dopo di lui – conclude l’attuale Presidente dei Ragni -, è stato un maestro. Bonatti ha insegnato agli alpinisti cosa sia lo spirito d’avventura: ha affascinato intere generazioni, con le sue imprese e con i racconti delle sue imprese. I Ragni di Lecco perdono senz’altro uno dei loro membri più rappresentativi, un grande nome che ha saputo incarnare l’avventura stessa”.

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Un commento

  1. E’ arduo e forse arrischiato stilare una graduatoria in tutti i settori della vita umana. Non è improbabile che siano esistiti , già al tempo di bonatti altrettanto forti scalatori che sono rimasti nell’ombra o per scelta individuale o perchè incapaci di proporsi mediaticamente al grande pubblico. Così è la vita , ma quanto detto nulla toglie alla smagliante figura di Bonatti, lo ridimensione togliendo la facile retorica che spesso vediamo quando si parla di montagna da parte di chicchessia. Si toglie una vernice che il mondo gli mise addosso ma egli rimarrà sempre l’ uomo del gran capucin, del Dru, della prima invernale della parete nord del cervino , dello sperone walker, imprese che ha saputo descrivere senza veruna retorica. in quei formidabili libri quali ” le mie montagne e ” i giorni grandi”.

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