Trail running

Domenica parte la titanica corsa del Tor des Géants

Tor de Geants (Photo Stefano Torrione - www.tordegeants.it)
Tor de Geants (Photo Stefano Torrione - www.tordegeants.it)

COURMAYEUR, Aosta — Tutto pronto a Courmayeur per la seconda edizione del Tor des Géants, l’endurance trail tra i più duri delle Alpi. Da domenica 11 settembre a domenica 18, 500 atleti provenienti da 23 nazioni si sfideranno nella gara di corsa in montagna che abbraccia tutta la Valle d’Aosta.

E’ una gara da titani, lunga 330 chilometri, con un dislivello totale di 24000 metri. Il percorso si snoda lungo 25 passi a oltre 2000 metri di quota, da coprire in un tempo massimo di 150 ore. Una competizione non per tutti insomma.

Gli atleti partiranno domenica prossima 11 settembre da Courmayeur, dove torneranno circolarmente una settimana dopo, al termine del giro delle due Alte vie che attraversano la Valle d’Aosta. I sentieri si snodano tra le cime più belle dell’Arco alpino occidentale, dal momento che passano ai piedi del Monte Bianco, del Rutor, del Gran Paradiso, del Monte Rosa e del Cervino: i 5 giganti delle Alpi appunto.

Gli atleti in gara hanno un’età media di 45 anni, ma il più anziano ne ha 72. Tra le donne al via – in totale solo 52 – ci sarà Annemarie Gross che nel 2010 era arrivata prima nella classifica femminile, e quarta assoluta. L’anno scorso il vincitore assoluto era stato il fratello, Urlich, con poco più di 80 ore di tempo di percorrenza.

Gli iscritti sono in maggioranza italiani (206), seguiti poi dagli spagnoli (54), dai belgi (26), dagli svizzeri (16), dagli statunitensi (14), da canadesi e giapponesi (13), e infine dai tedeschi(12), dai portoghesi (6), dagli ungheresi (5), da austriaci e britannici (4), e dai polacchi (3). Saranno inoltre rappresentati da un concorrente: Danimarca, Finlandia, Lussemburgo, Paesi Bassi, San Marino, Slovenia, Grecia e, anche, Guyana Francese.

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Un commento

  1. Puo’ anche accadere che, progredendo la mia demenza senile, l’anno prossimo vi partecipi: comunque mi sembra una cosa pazzesca. Aspetto piu’ difficile: il soccorso in caso di maltempo, con partecipanti sparpagliati su distanze reciproche anche di 50 km: l’organizzazione, se seria, deve essere terribilmente dispendiosa. AT

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