SAN VITO DI CADORE, Belluno — E’ stato un weekend di lavoro per il Soccorso alpino, sulle Dolomiti, quello appena trascorso. L’elicottero del Suem di Cadore si alzato in volo per diversi interventi: per recuperare un escursionista stroncato da malore, per salvare alcuni alpinisti bloccati dal mal tempo e feriti in parete.
Il primo intervento è avvenuto in Valle Agordina poco prima di mezzogiorno. Il Suem ha inviato l’elicottero di Pieve di Cadore, mentre i tecnici del Soccorso alpino della Stazione di Agordo si preparavano a partire. Un arrampicatore infatti, è volato sul sesto tiro della Torre Jolanda, la cima di 2350metri nel gruppo delle Dolomiti di Zoldo Moiazza, mentre stava salendo da primo di cordata. Ha sbattuto la testa, per fortuna non violentemente: è stato recuperato utilizzando un verricello di 10 metri e trasportato all’ospedale di Belluno con un sospetto trauma cranico.
A San Vito di Cadore invece, un uomo si è sentito male mentre si trovava al rifugio San Marco, posto sul Col de chi da Os a 1823 metri di quota. L’escursionista è stato stroncato da un infarto: la salma è stata imbarellata e portata via da una squadra del Soccorso alpino.
Ancora altri due alpinisti, domenica scorsa, hanno chiesto aiuto perché bloccati sulla Cima Tocci, nei Cadini di Misurina. Secondo il Soccorso alpino, gli uomini della stazione di Auronzo sono intervenuti sul posto, per recuperare i due colpiti da una grandinata, che rendeva loro difficile trovare gli ancoraggi per il rientro con le doppie.
Infine ieri mattina intorno alle 9 un alpinista 63enne di Milano si è infortunato a un ginocchio mentre scendeva dalla cima della Civetta lungo la via normale. Impossibilitato a proseguire, è stato aiutato dai compagni a risalire al rifugio Torrani, posto a 2984 metri, dove è stato lanciato l’allarme al Soccorso alpino.
