Medicina e benessere

Spogliarsi quando si muore di ipotermia

Frozen
Frozen (Photo http://kaytezz.blogspot.com)

BERGAMO — Caro dottore, alcuni alpinisti raccontano che quando si soffre di grave ipotermia, ormai ad un passo dalla morte, la sensazione termica si inverte: si prova un gran caldo e si cerca di spogliarsi. Di che fenomeno si tratta e a cosa è dovuto?

In medicina questo fenomeno è chiamato “paradoxal undressing”. Pare riguardi un’alta percentuale di vittime dell’ipotermia, ma non è supportato da evidenze scientifiche. Sembra che le persone, mentalmente confuse quando entrano in uno stadio di ipotermia piuttosto grave, comincino a togliersi i vestiti che dovrebbero tenerli caldi, aumentando così la perdita di calore. Per questo molto spesso, in città, le vittime di questo fenomeno sono state confuse con vittime di violenza sessuale.

Alcuni dicono sia dovuto a malfunzionamento dell’ipotalamo. Altri lo imputano ai muscoli che contraendosi e rilassandosi, porterebbero ad un’improvvisa ondata di sangue alle estremità, facendo provare una falsa sensazione di calore. Altri ancora parlando i paralisi dei nervi nelle pareti dei vasi sanguigni, che porta ad una vasodilatazione e quindi a sensazione di calore.

Purtroppo pare che nessuna delle persone che arrivano a questo stadio riesca a sopravvivere se non con aiuti esterni. Aiuti difficili, perchè le persone in grave ipotermia, oltre che confuse, possono essere anche aggressive. Per questo i tecnici del soccorso alpino vengono preparati, durante i corsi, anche a questa evenienza.

Hermann Brugger, presidente della Commissione Internazionale di medicina d’urgenza in montagna, mi ha raccontato che nella letteratura si descrivono anche casi in cui pazienti ipotermici si sono spogliati in uno stato di lieve ipotermia. La causa non è chiara. La spiegazione teorica è che la fase iniziale di vasocostrizione è seguita da una fase vasodilatatrice, forse provocata anche da sostanze e vasodilatatori come l’alcol. Questo darebbe al paziente una falsa sensazione di calore agli arti inferiori e superiori cosicchè il paziente sente l’esigenza di spogliarsi.

Un altro fenomeno, collegato e inspiegato, è quello del “terminal burrowing behaviour” battezzato così da Rothschild e Schneider sull’International Journal of Legal Medicine. Nel 20 per cento dei casi da loro studiati, i corpi di chi è morto per ipotermia erano raggomitolati, nudi, in angoli, come a cercare una tana. Di fronte a loro, gli abiti di cui si erano spogliati poco prima.

Personalmente, non sono molto convinto di questo fenomeno. Potrebbe anche darsi che questa ipotesi sia stata descritta una volta in una pubblicazione non scientifica e poi sia stata copiata da parecchi autori senza essere mai verificata.

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