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Escursione a bassa quota tra Varana e Faeto, nell’Appennino Modenese

Facile camminata ad anello tra i boschi della Zona Speciale di Conservazione Faeto, Varana, Torrente Fossa. Dove la neve non è ancora arrivata

La neve è arrivata ad alta quota ma per ora sotto i mille metri si può ancora andare per sentieri senza ricorrere a ciaspole o sci. L’Appenino Emiliano, che dal suo crinale ad oltre 2000 metri di quota degrada per decine di chilometri verso la pianura in rilievi sempre più dolci e bassi, offre scenari di questo tipo che sono particolarmente interessanti in questa stagione. E’ il caso della Zona Speciale di Conservazione Faeto, Varana, Torrente Fossa, che si sviluppa tra i comuni di Prignano sulla Secchia e Serramazzoni nel medio Appennino modenese. È un’area ricca di boschi dove sono dominanti il Rovere e il Cerro ma con presenze anche di Carpino bianco e Carpino nero. In alcune aree più fresche sono rimaste alcune specie relitte dall’era glaciale come Pino silvestre e Betulla.
In questi fitti boschi a tratti praticamente impenetrabili anche la fauna selvatica prospera. Il territorio è attraversato dalla Via Vandelli, storica strada commerciale che collega Ferrara a Massa valicando l’Appennino Tosco-Emiliano e, successivamente, le Alpi Apuane.

L’itinerario

Partenza: Varana (MO)
Dislivello: + 480 m
Tempo di percorrenza: 3.30 ore
Difficoltà: E

Dalla piazza di Varana si segue la strada per 200 metri, poi svolta verso sinistra seguendo le indicazioni della Via Vandelli, su cui si procede. Per poco più di 1 km si avanza in leggera salita ai margini di prati e aree coltivate di alcune aziende agricole.  Si raggiunge un bivio in cui si prende a sinistra e da cui inizia il percorso ad anello. Il largo tracciato avanza fino a raggiungere la località Casone, da cui il sentiero diventa sterrato e procede nel bosco. In località bosco di Carbonaia (724 m) vi è un bivio in cui si prende a destra avanzando tra la vegetazione sempre più rigogliosa. Sulla destra del tracciato si oltrepassa un’area picnic e si procede fino ad incrociare la SP21, che si costeggia verso destra per 300 metri (attenzione agli autoveicoli). Al bivio si rientra nel bosco prendendo verso sinistra e si continua fino a raggiungere prima il cimitero (dove poter attingere acqua) e poi l’abitato di Faeto (870 m).
Proseguendo per 300 metri oltre l’abitato di Faeto si arriva in un’area dove si apre alla vista una bella panoramica sul medio e alto Appennino modenese e che merita questa piccola deviazione. Ritornando indietro nel piazzale di fronte alla chiesa si prende verso sinistra per iniziare il percorso di ritorno in direzione di Varana. Per quasi un chilometro si procede in leggera discesa su via Faeto Prignano tra gli alberi che costeggiano il tracciato per poi prendere verso destra nei pressi di alcune abitazioni. Si aggira una radura passando attraverso cerri e abeti monumentali che fanno da cornice al tracciato. Poco oltre si arriva in località Paradiso (850 m) dove al bivio si procede verso destra. Si continua per un chilometro nel fitto bosco fino a raggiungere e a superare una radura. Poco oltre si raggiunge nuovamente la SP21 che va seguita verso sinistra per 300 metri fino a un ristorante abbandonato, da cui si può godere una visione panoramica dei rilievi in direzione di Prignano sulla Secchia. Si prende a destra lasciando la provinciale e si segue il sentiero che scende ai margini di radure. Al bivio si prosegue a sinistra. Da qui ci sono 500 metri di foresta in cui il sentiero praticamente non è presente e bisogna fare attenzione nell’individuare la direzione corretta. Ci si orienta seguendo piccoli pallini arancioni sugli alberi e in questo tratto si oltrepassa un piccolo canalone. Successivamente si raggiunge nuovamente un sentiero segnato e battuto su cui procedere nel bosco fino a raggiungere un’area caratterizzata da grandi castagneti: attenzione a non uscire dal sentiero perché, come indicato dai cartelli,  la proprietà circostante è privata. In breve si raggiunge il punto da cui si è iniziato l’anello e si rientra a Varana per il percorso iniziale.

Da vedere

A poco più di un chilometro di distanza dall’inizio dell’itinerario sorge l’abitato di Varana Sassi, in prossimità di una singolarità naturale. Grandi ammassi rocciosi si stagliano sul profilo morbido appenninico: sono i Sassi di Varana. Si tratta di Ofioliti, spettacolari formazioni di origine eruttiva di colore verde scuro ricoperte da licheni e vegetazioni specifiche. La sommità di questi speroni è piatta e può essere utilizzata come balconata panoramica naturale sul paesaggio circostante. La durezza della roccia ne fa un’ottima palestra all’aria aperta per gli amanti dell’arrampicata.

Come arrivare

Da Modena per raggiungere il punto di partenza si transita prima da Sassuolo, poi si procede sulla SP20 passando per Montegibbio e Montebaranzone fino a raggiungere l’abitato di Varana. Si può lasciare l’auto nella piazza del paese dove inizia l’itinerario.

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