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Al rifugio Stevia, dove la Val Gardena sa essere silenziosa e senza code

Grande giro ad anello nel Parco Puez Odle, lontano dagli impianti di risalita e con panorami magnifici su Sella, Sassolungo, Alpe di Siusi e Odle

Un’escursione tra le più varie della Val Gardena, dal punto di vista paesaggistico, nel Parco Naturale Puez Odle. La salita iniziale al Rifugio Juac è semplice e si svolge per la maggior parte in un bosco di larici. La ripida forcella che conduce sull’altopiano della Stevia, invece, è più impegnativa, così come la discesa, sul versante opposto, lungo la caratteristica Forcella Piza, sovrastata dalla presenza di una cuspide di roccia che ne domina la sommità. Entrambe le forcelle rappresentano il tipico ambiente dolomitico di alta quota, con strette e irte svolte a zig zag e scorci paesaggistici di roccia grigia che ripagano ampiamente la fatica. L’altopiano della Stevia offre un panorama a 360 gradi, con scorci ravvicinati sulle Odle, quinte naturali del tragitto di discesa, e visioni sulle sottostanti e turrite vette del gruppo del Cir, con i solchi vallivi della Val Chedul e della Vallunga, ben osservabili proprio dallo spiazzo antistante il rifugio. Poco oltre, ma sempre incombente e ravvicinato si erge il fortilizio gruppo del Sella, con vicino il gruppo del Sassolungo. Il rifugio Stevia è una struttura ancora tradizionale, con la vicina stalla e gli animali al pascolo. La struttura ha un’estetica molto tradizionale. È un rifugio piccolo, con solo 6 posti letto.

L’itinerario  

Partenza: Selva di Vall Gardena (BZ), frazione Daunei
Tempo di percorrenza: 6 ore (a/r)
Dislivello: + 928 m
Difficoltà: E

L’itinerario inizia dalla pensione Daniel, nella frazione Daunei di Selva Gardena. Appena dopo il tornante asfaltato, proprio nei pressi della fontana, un sentiero entra nel bosco (cartelli n. 3) e sale, intersecando la strada asfaltata in più tratti. Volendo, dal Daniel, è possibile salire ancora in auto, sino al parcheggio, a pagamento. Alle nostre spalle è ben visibile, tra gli alberi, la conca di Selva, sovrastata dal gruppo del Sella, dal Sassolungo e dal gruppo del Cir, una visione completa ad anfiteatro sulle cime dell’alta val Gardena. Seguendo le indicazioni, si abbandona definitivamente la strada asfaltata per entrare nel bosco, passando nei pressi di un laghetto. Si sale su semplice sentiero, a tratti un po’ ripido, sino a spuntare in una zona dove gli alberi lasciano posto ai prati, con vista superba sul Sassolungo e, poco più lontano, sull’Alpe di Siusi.
Ancora pochi metri di salita e si giunge alla radura pianeggiante dove è adagiato il Rifugio Juac (1905 m; 1 ora dal Daniel; interessante meta a sé stante; solo ristoro), ai piedi delle strapiombanti pareti della Stevia e in vista delle Odle.
Cartelli indicano la direzione per la Stevia, proprio nei pressi del ripetitore della televisione. In breve si giunge a un bivio ove si prende il sentiero di sinistra che conduce, in pochi minuti, ad una tabella segnavia, dove si devia verso destra (n. 17 a; sentiero Palota), iniziando a salire nel bel bosco, in prevalenza di sempreverdi. Il percorso diviene via via più ripido e i tornanti più stretti. Si continua, sempre in salita, con la vegetazione arborea che diviene più rada, sino a sboccare sull’Altopiano della Steviola, uno dei luoghi più panoramici e d’ampio respiro della Val Gardena, con vista che comprende il Sella e il Sassolungo, dilatandosi, però, anche sui massicci del Puez, sul gruppo del Cir e sulla zona del Passo Sella.

Si continua lungo l’altopiano, con il Rifugio ben in vista, salendo in moderata pendenza sino a giungere a uno stretto tratto di sentiero che prosegue costeggiando bellissime e dirupate rocce pallide, punteggiate da numerose specie floreali, tra cui le stelle alpine. Ancora un breve sforzo per superare gli ultimi tornanti e si toccano i prati dell’altopiano dove è sito il Rifugio Stevia (2312 m), con visuale che si allarga ulteriormente, comprendendo la vetta di roccia grigia del massiccio della Stevia e l’altipiano del Puez e della Gardenazza. Si prosegue ora lungo il sentiero n. 17 retrostante il rifugio, per salire, per prati, sino all’intaglio della Forcella Piza (30 minuti; 2495 m), dove l’altopiano della Stevia termina con un impressionante precipizio di 500 metri verso i prati dell’Alpe Cisles. Si scende (n. 17 b), aiutandosi con corde fisse e gradoni di legno e prestando attenzione al pietrisco che si accumula lungo il sentiero. La discesa è ripidissima, ma l’impegno è compensato dalla splendida vista sulle Odle e dalla suggestiva presenza di un dentone roccioso, un vero e proprio pinnacolo naturale, che incombe sul sentiero.
Dopo parecchi tornanti si guadagnano finalmente i prati dell’Alpe Cisles, colorati da moltissime delle specie floreali tipiche del Parco Naturale Puez Odle. In una decina di minuti (sentiero n. 1), salendo lungo una carrozzabile, si giunge al Rifugio Firenze (2 ore dalla sommità della Forcella Piza). Si torna ora sui propri passi, tornando sino al bivio per la forcella Piza e scendendo lungo l’ampia sterrata si arriva ad un laghetto e ad un bivio. Si continua a sinistra (cartelli Rifugio Juac), nel bosco. Con alcuni saliscendi modesti, si costeggiano le propaggini del massiccio della Stevia, sino a giungere al Rifugio Juac (circa 45 minuti dal Firenze) e, successivamente, si scende a Selva.

Da vedere: il Castello di Wolkenstein

Abbarbicato sulle ripide e irte pareti della Stevia, il castello, o meglio le sue rovine, sono raggiungibili dal “Sentiero della Via Crucis” che diparte da Daunei, frazione di Selva, per entrare in Vallunga e poi deviare, verso sinistra, (cartelli; 45 minuti da Daunei). Il castello fu costruito, probabilmente, dai Maulrapp di Castelrotto nella prima metà del XIII secolo, per poi passare ai Von Wòlkenstein, tra i quali spicca la celebre figura di Oswald che, nato nel 1377, viaggiò per mezza Europa, compiendo i più disparati mestieri e componendo poesie e canzoni. Alcune parti interne del castello, tra le quali un crocefisso ligneo e una tavola intagliata, sono custodite nel Museo Ladino di Ortisei.

Come arrivare

Autostrada A 22 del Brennero, uscita Chiusa -Val Gardena. Da qui si risale la Val Gardena superando Ortisei e Santa Cristina prima di arrivare a Selva.  

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