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Dal Monte Pana al Passo Sella, sfiorando le pareti del Sassolungo, in Val Gardena

Oltre al grandioso panorama, in questa stagione l’escursione è molto interessante per la presenza di numerose specie floreali, un vero e proprio giardino botanico a cielo aperto

Il punto di forza di questo semplice itinerario è sicuramente il panorama molto vario sulle principali cime della Val Gardena, dell’Alpe di Siusi e, perfino, sulla Marmolada. Camminando in giugno, tra l’altro, il percorso è ideale per ammirare molte specie botaniche che arricchiscono il colpo d’occhio. I sentieri sono ampi, semplici e ben segnalati. È anche possibile usufruire di questa gita per prendere spunto per futuri itinerari, visto che si incontrano molti bivi e un vero e proprio dedalo di sentieri lungo le falde del Sassolungo e verso l’Alpe di Siusi. Anche le possibilità di ristoro sono molte, con la Malga Cason, il Rifugio Comici, il Resort Passo Sella e la Malga Sella, proprio lungo il tracciato e altre strutture, deviando di poco dalla principale.
Poco prima del Resort Passo Sella (in realtà sita poco sotto il vero e proprio valico del Passo Sella), merita una sosta la Città dei Sassi, un insieme di rocce, piccole e grandi, sovrastate dalle pareti del Sassolungo, della Punta Grohmann e del Cinque Dita.

L’itinerario

Partenza: da Santa Cristina Valgardena (BZ), impianti Mont de Seura
Arrivo: Selva di Val Gardena
Dislivello: + 310 m; – 900 m
Tempo di percorrenza: 4,30 ore
Difficoltà: E

Dal Monte Pana (1637 m), raggiungibile da Santa Cristina Valgardena, in seggiovia o con strada asfaltata, si prende un’altra seggiovia che parte nei pressi della chiesetta San Bernardo e conduce al Mont de Seura(2021 m), con il ristoro Cason. Il panorama è grandioso e abbraccia la conca di Ortisei, gli ondulati prati dell’Alpe di Siusi, con le evidenti rocce dello Sciliar, e le aguzze Odle, oltre al vicino e incombente Sassolungo e al Sella. Si scende per pochi minuti verso il ristoro Cason e si prende l’ampia sterrata (n. 526 b), con il Sassolungo sulla destra. Dopo una discesa, si sale leggermente, in una zona cosparsa di cembri e prati fioriti, per continuare in falsopiano. Uno sguardo all’impressionante parete del Sassolungo proprio sopra di noi è d’obbligo.
Ora il sentiero diviene via via più ripido (n. 528), sino a giungere alla piana dell’insellatura alla base del Ciampinoi e del Piz Selva, ben identificabile per la presenza sulla cima degli impianti provenienti da Plan de Gralba. Si continua sulla destra per giungere in breve al Rifugio Comici (2140 m), dove lo sguardo spazia anche sul gruppo del Sella (1 ora). Si continua in direzione del Passo Sella (cartelli n. 526), lungo il semplice sentiero pianeggiante, con appena qualche saliscendi. Il sentiero ora si dirama. Entrambi portano al Resort Passo Sella. Uno è più stretto, mentre l’altro (n. 526 c) è un’ampia carrareccia sterrata, spesso percorsa dalle mountain bike. Qualunque sia la traccia scelta, si cammina in una zona cosparsa di massi dalle forme particolari e ricca di cembri, ove, con un po’ d’attenzione, è possibile scorgere nocciolaie e scoiattoli. Proseguendo, i massi divengono sempre più grandi, alcuni sono veramente imponenti tanto da far sì che questa zona si sia meritata l’appellativo di “Città dei Sassi”. Dopo uno sguardo alle vicine Torri del Sella e al ghiacciaio della Marmolada che svetta dietro ai pendii erbosi del passo, si continua in breve discesa, sino al Resort Passo Sella (1 ora dal Rifugio Comici). Volendo è possibile scendere a Selva, prima e poi a Santa Cristina, con l’efficiente servizio autobus di zona. Per proseguire a piedi sino a Selva di Val Gardena, si prende il n 657 (1,30 ore; – 677 m; T) per alternare tratti di sentiero e tratti di pista da sci. Si passa per Malga Sella, scendendo ulteriormente e si incrociano alcune strutture sciistiche e il bacino per innevamento artificiale, per poi arrivare alla zona del Piz Seteur e al Plan de Gralba (1 ora dal Rifugio Passo Sella). Per giungere a Selva si cammina ancora per una trentina di minuti, sino alle prime case del paese.

Da vedere: Castel Gardena

Il castello, costruito tra il 1622 e il 1641 dai Conti Von Wolkenstein, è ben visibile dalla strada che conduce da Santa Cristina a Selva, in un bel bosco di abeti, proprio sotto il Sassolungo. E’ detto quindi anche Castel Von Wolkenstein, mentre il nome italiano è Castel Gardena. La struttura architettonica è una delle ultime a carattere fortilizio costruita in Alto Adige, anche se il castello fu utilizzato prevalentemente come residenza di caccia. L’interno, così come il cortile, sono di uno stile riconducibile al “Rinascimentale Italiano”. La struttura appartiene ora a privati e non è visitabile. Per giungere al castello, si parte, a piedi, da Santa Cristina. Dal Maciaconi (Str. Plan da Tieja  6), si scende verso i Masi Ruaccia, ove si varca il Rio Gardena e si prosegue sulla rotabile verso destra per poi deviare verso il castello (20 minuti; cartelli).

Come arrivare

Dall’uscita autostradale di Chiusa sull’Autostrada del Brennero proseguire lungo la SS242d (Chiusa – Val Gardena), ben segnalata, per raggiungere Ortisei e, di seguito Santa Cristina.

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