Medicina e benessere

Melissa, antica e prodigiosa

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La “quintessenza” degli arabi e poi dei carmelitani. La Melissa Officinalis è un’erba preziosa, piccola, profumata di limone. Ed è una delle erbe più ricercate e utilizzate per le sue proprietà carminative (riduce la formazione dei gas intestinali e ne favorisce l’eliminazione), calmanti e antispasmodiche.

Il nome melissa deriva direttamente dal greco e significa ape. E’ probabile che ciò sia da mettersi in relazione con il favore che le api concedono a questa pianta, dovuto all’abbondanza del suo nettare.

E’ una pianta tipica dell’ambiente mediterraneo dove cresce folta e compatta nei luoghi freschi, ricchi e nelle zone montane, alta e lassa nelle aree più asciutte. E’ diffusa al margine dei boschi, negli incolti non troppo selvaggi, in prossimità delle case sui bordi degli orti e dei coltivi, dalla montagna fino alle coste.

Non tollera la siccità ed il sole cocente. E’ una comune aromatica coltivata in orti e giardini. Spesso è confusa con la congenere Melissa romana L. o melissa selvatica, molto più comune ma con aroma molto flebile ed una spiccata tomentosità (peluria) che la rende poco avvenente.

Fu con l’introduzione della medicina araba che le virtù della melissa presero sempre più piede nella terapia medica: “…lo vino di melissa vale contro la sincopa ovvero agonia perché conforta
molto el core: disse Avicenna
”. Questo è quanto dice riguardo alle virtù terapeutiche della pianta l’Herbolario volgare di Venezia del 1522.

La melissa secondo gli Arabi conferiva ai cardiopatici, rallegrava gli animi e scacciava la malinconia. Il suo profumato e penetrante olio essenziale veniva utilizzato dagli alchimisti per preparare l’elisir delle “quintessenze” dalle straordinarie e miracolose virtù terapeutiche che aveva il potere di rinnovare il corpo, far rinascere i denti, le unghie, i capelli, e ringiovanire i vecchi. Già nel XVIII secolo erano note le reali proprietà carminative e antispasmodiche della melissa.

Lo dimostra il fatto che uno dei più antichi preparati di pianta, l’alcholatum Melissae Compositum dei Carmelitani scalzi di Venezia, la cui preparazione risale ai primi del ‘700, rimane ancora oggi un popolare rimedio antispasmodico.

La melissa appartiene alla famiglia delle Labiatae ed è anche conosciuta con il nome comune di cedronella, che proviene dal caratteristico aroma di limone che questa pianta emana.

Tale nome lo si trova di frequente usato e riferito ad altre specie, significativamente differenti, quali la cedrina (Lippia citriodora Kunth) arbusto della famiglia delle Verbenacee originario del Sud America, e la citronella (Cymbopogon spp.), graminacea asiatica nota per il potere insettifugo. Queste piante, come la melissa, sono ricche di composti aromatici, quali il citrale e citronellolo, che conferiscono loro il profumo di limone, ma hanno proprietà ed usi estremamente diversi.

Anna Giorgi

Anna Giorgi è docente del Corso di Laurea in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio montano Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Milano, sede di Edolo.
Sito internet:
www.valmont.unimi.it

 

 

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