Parchi

Il Parco del Gran Sasso

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Un luogo paradisiaco per rilassarsi in totale armonia con la natura. E’questa la sensazione che si prova quando si è nel Parco nazionale del Gran Sasso e dei monti della Laga. Situato tra Abruzzo, Marche e Lazio, è stato istituito nel 1991.

L’area protetta interessa le provincie di Ascoli Piceno, Aquila, Perugia, Rieti e Teramo. La sua superficie, prevalentemente montuosa, è di 150 mila ettari circa.

Il territorio comprende il Gran Sasso, che con i suoi 2912 metri è il massiccio montuoso più alto dell’Appennino. Esso racchiude l’unico ghiacciaio dell’Europa meridionale. Anche i monti della Laga, lunghi 24 chilometri, fanno parte di questo spettacolare patrimonio.

Il fine del parco è quello di tutelare e promuovere i bellissimi paesaggi naturali. Oltre a cercare un equilibrio con le forze dell’uomo e con i suoi manufatti, dai borghi antichi all’artigianato.

La posizione geografica e la varietà geologica dei monti (calcari e dolomie sul Gran Sasso, arenarie e marne sui monti della Laga) hanno permesso la crescita di diverse specie floreali e faunistiche.

A testimoniare la grande ricchezza ambientale, il parco è stato suddiviso virtualmente in undici distretti. Uno di questi splendidi luoghi è "Tra i due ragni", favolo paesaggio caratterizzato da innumerevoli grotte e gole incise dal fiume Salinello.

Altra perla naturale è la Valle del Tirino, attraversata dal fiume omonimo. Temperature mediterranee e centri storici costruiti in pietra calcarea, come Ofena e Bussi, rendono la forra ubicata nel versante meridionale del Gran Sasso un posto unico.

Indimenticabili sono anche le praterie infinite delle Terre della Baronia. Fanno parte di quest’ultime anche i meravigliosi mandorleti, piccole valli coltivate a quote piuttosto elevate.

Ricordiamo anche la strada Maestra, storico percorso di epoca romana a quota 1320 metri, e i favolosi boschi dei monti della Laga, costituiti da faggi, betulle e frassini intervallati da numerosi ruscelli e cascate.

Una miriade di escursioni, una più bella dell’altra, danno la possibilità di ammirare il parco a 360 gradi. Basti pensari ai sentieri del distretto delle alte vette, da quello in pendenza che porta al Corno Grande al frequentato Pizzo Cefalone.

La riserva è popolata da animali rari, tra cui il lupo, l’orso, l’aquila reale e il camoscio appenninico, di cui attualmente si contano 350 esemplari.

L’integrazione tra uomo e natura è totale, tanto che sono sopravvissuti antichi paesaggi agrari e piantagioni di zafferano e solina, grano tenero conosciuto già dai romani.

Per maggiori informazioni consultare il sito www.gransassolagapark.it

Valentina Corti

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