Medicina e benessere

Achillea millefolium, l’erba dei tagli

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Nativa dell’Asia settentrionale, dell’America settentrionale e dell’Europa, l’Achillea Millefolium è ormai diffusa in Italia e si trova comunemente dalla pianura alla montagna in prati, pascoli, luoghi incolti e terreni boscosi, fino ad un’altezza di circa 2.300 metri. Viene usata nella medicina alternativa e tradizionale per trattare febbre, ferite, epilessia, emorragia ed ipertensione.

Le foglie e le infiorescenze hanno proprietà aromatiche e un gusto amaro ed astringente. Viene chiamata “erba dei tagli” per l’azione benefica sugli arrossamenti e le infezioni cutanee e per le sue proprietà cicatrizzanti, a cui deve l’origine del suo nome latino.

I principi attivi responsabili delle sue proprietà colagoghe, digestive, stomachiche, antispasmodiche, espettoranti, antiseborroiche, astringenti sulle mucose e sedative sono contenuti nei metaboliti secondari (in particolare, i costituenti volatili ed i lattoni sesquiterpenici).

L’Achillea è anche detta Millefoglio, Herba Achilleae, e Herba Achilleae albae. Con il nome comune italiano “Achillea” vengono spesso indicate le varie specie alpine nane di Achillea, che insieme ad alcune artemisie sono volgarmente dette “Achillea Moscata” e vengono usate nella preparazione dei liquori. In tedesco si chiama Schafgarbenkraut o Bauchwehkraut, in inglese Yarrow Nosebleed, in francese Herba de millefeuille o Herba au Charpentier.

Come riconoscerla? Ecco qualche dritta.  L’achillea è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae (Composite), rustica, con fusto piuttosto rigido e duro, eretto, di altezza compresa tra 50 e 100 centimetri e con radice strisciante sotterranea. I fusti, ramificati alla sommità, terminano con corimbi composti, più o meno grandi. I piccoli capolini sono lunghi 3-6 millimetri, larghi poco più della metà, compaiono in primavera e persistono fino all’inizio dell’autunno. Sono composti da 4-5 fiori ligulati bianchi o rosati (il che dà ai capolini l’aspetto di un fiore a cinque petali) e da 3-20 fiori tubulari gialli.

Il ricettacolo è coperto di pagliette verdi, lunghe come le brattee dell’involucro. Le foglie sono verdi, alterne, lanceolate, lunghe da pochi a 20-30 centimetri, larghe 2-5 centimetri, 2-3 volte pennatosette, ricoperte di una leggera peluria e finemente divise in segmenti lineari acuti e stretti (lacinie) larghi 1 millimetro o più,caratteristica che ha fatto attribuire alla pianta il nome di "millefoglio". Il frutto è un achenio di 2-3 centimetri. La pianta emana un odore caratteristico aromatico ma non intenso ed ha un sapore amarognolo e debolmente aromatico.

L’Achillea viene utilizzata in diversi modi. Di seguito trovate un elenco dei principali usi:

  • Come amaro-tonico e antispasmodico delle vie digerenti: bere l’infuso preparato con un cucchiaio di sommità fiorite in una tazza d’acqua.
  • In caso di nefrite e colite: bere l’infuso delle foglie 2-3 volte al giorno per circa 15-30 giorni. 
  • Per regolarizzare il ciclo mestruale ed attenuare i fastidi della menopausa: assumere
    quotidianamente al mattino una tisana preparata con un cucchiaino di achillea in una tazza di
    acqua bollente.
  • Come depurativo, stimolante ed emostatico: il succo fresco della pianta applicato sulle ferite
    agisce come disinfettante, antiemorragico e ne aiuta la cicatrizzazione.
  • Per le screpolatura: fare degli impacchi con l’infuso preparato con 10 grammi di fiori secchi (o
    foglie) in 500 millilitri di acqua.
  • Per piccole ferite: uso esterno.
  • Per le varici: lasciare in infusione 15 grammi di fiori di achillea in 500 millilitri di acqua. Berne due
    tazze al giorno. Preparare un infuso lasciando riposare per 10 minuti 20 grammi di sommità fiorite
    in 1 litro di acqua bollente, filtrare e bere due tazze al giorno.
  • Per lo stomaco: lasciare in infusione per 5 minuti in 500 millilitri di acqua bollente due cucchiai
    di sommità fiorite e berne 2 tazze al giorno prima dei pasti.
  • Per le emorroidi: preparare un infuso con 50 grammi di sommità fiorite essiccate in 500 millilitri di
    acqua bollente. Lasciare raffreddare, filtrare e bere durante l’arco della giornata oppure fare
    un impacco con il decotto.
  • In cosmetica: per pomate ed unguenti solari. 

AvvertenzeNon sono descritti importanti effetti collaterali dopo la somministrazione di estratti di achillea, ma in seguito ad esposizione cutanea i soggetti sensibili possono sviluppare reazioni allergiche; sono frequenti le ipersensibilità crociate con altre piante che appartengono alla famiglia delle Compositae. Un uso eccessivo e protratto potrebbe provocare maggiore sensibilità cutanea ai raggi solari. Non sono note interazioni dell’achillea con farmaci somministrati contemporaneamente. Non deve essere somministrata durante la gravidanza, l’allattamento e nei bambini al di sotto dei due anni.

Nella prossima puntata vedremo come coltivarla, curarla, essiccarla, e conosceremo le specie congeneri.

 

Anna Giorgi

 

Anna Giorgi è docente del Corso di Laurea in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio montano Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Milano, sede di Edolo.
Sito internet:
www.valmont.unimi.it

Foto: infiorescenze di Achillea millefolium ssp. collina allevata in campo (Bormio, 20 luglio ’06)

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