Benjamin Védrines scala in solitaria la Ovest del Petit Dru
Per completare BASE (1000 metri del tracciato, M8-7a) sono stati necessari 5 giorni: “Il mio progetto più difficile sulle Alpi”
“Il progetto più ambizioso e difficile che io abbia mai portato avanti sulle Alpi”. Se queste parole sono pronunciate da Benjamin Védrines si può stare certi che ci si trova di fronte a un’impresa di primissimo livello. E, infatti, proprio di questo si tratta. Nei giorni scorsi lo scalatore francese ha effettuato la prima salita in solitaria di BASE, sulla parete Ovest del Petit Dru. Per avere ragione delle via (1000 metri del tracciato, M8-7a) aperta nel 2021 da Thomas Auvaro, Léo Billon, Jordi Noguere e Sébastien Ratel, Védrines ha impiegato cinque giorni, con quattro bivacchi tutt’altro che confortevoli sulla parete: “Cinque giorni in cui la passione ha vibrato tanto quanto la roccia. Perché sì, il granito del Petit Dru non è migliore che negli Écrins”.
“Pensavo a questo progetto da anni” ha scritto poi Vedrines. “L’inverno scorso non ho osato andarci, ero ancora troppo impressionato. Ma da quel momento questa salita cominciò a perseguitarmi. Ci pensavo ogni giorno e in un certo senso era diventato un “peso”. La famosa lunghezza 7a, su roccia orrenda, mi faceva venire i brividi. Non sapevo se sarei riuscito a farcela, ma avevo bisogno di dimostrare a me stesso che potevo riuscirci. Come un viaggio iniziatico… Così, quando il 21 febbraio ho raggiunto la vetta, ho provato un’emozione davvero speciale”.
Interessante anche la dichiarazione rilasciata a Mathis Dumas, che gli chiedeva le ragione di una progressione assai più lenta rispetto alle salite in velocità tipiche di Védrines: “Questo aumento è stato anche un’enorme attenzione alla sicurezza. Volevo fare le cose per bene. Il mio obiettivo era quello di vivere l’esperienza completa, e più lento era il viaggio, più ricco sarebbe stato. Sono salito assicurando ogni lunghezza, applicando questa linea d’azione che mi è vicina”.