Neve, è allarme melanoma. Solo un frequentatore della montagna su dieci si protegge correttamente
La forma più aggressiva di cancro alla pelle, è in forte aumento, ma se scoperto nella fase iniziale può essere guarito. La Fondazione Melanoma invita a coprirsi, a utilizzare creme e occhiali, e a fare visite di controllo periodiche
La “tintarella” può uccidere, o fare dei danni molto gravi. La maggioranza degli italiani ha iniziato solo da qualche anno a proteggersi correttamente dal sole in estate, in spiaggia e non solo. D’inverno, anche se gran parte del corpo è coperta, il rischio è altrettanto serio, ma a prendere le corrette precauzioni sono in pochi.
Il melanoma è un tumore della pelle molto aggressivo, e in forte crescita. Nel nostro Paese, come spiega la Fondazione Melanoma, vengono diagnosticati circa 14.000 nuovi casi ogni anno.
Secondo una ricerca dell’American Academy of Dermatology, i cui risultati possono rispecchiare anche quanto accade in Italia, nella stagione fredda solo il 13% delle persone usa una protezione solare quando va a fare passeggiate o escursioni. Solo il 4% la utilizza quando spala la neve, e solo il 6% durante i giochi o lo sport all’aperto.
“Invece, in montagna l’esposizione alle radiazioni UV, le principali responsabili del melanoma della pelle e degli occhi (melanoma dell’uvea, che si sviluppa dalla coroide, dall’iride e del corpo ciliare), può essere più intensa del 20%. Neve e ghiaccio amplificano l’esposizione, riflettendo i raggi solari come uno specchio. Serve prudenza”, spiega il professor Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale di Napoli.
“Il melanoma, il tumore della pelle più aggressivo, non ha stagioni, e per questo motivo la prevenzione non deve mai andare in vacanza” prosegue Ascierto. “Il freddo non protegge dalle radiazioni UV, tutt’altro. L’esposizione in montagna è maggiore rispetto alle zone di bassa quota, perché lo strato di atmosfera che può assorbire in parte le radiazioni provenienti dal Sole si assottiglia con l’aumentare dell’altitudine”.
“L’intensità dei raggi UV aumenta circa del 10% ogni 1000 metri di altezza. La neve agisce come uno specchio gigante e riflette l’80% dei raggi UV verso il corpo, il viso e gli occhi, per i quali è fondamentale la protezione di occhiali con protezione UV al 100%”, continua il professor Ascierto.
“La protezione solare è di vitale importanza perché i raggi ultravioletti sono sempre presenti, indipendentemente dalla stagione o dall’ora. Anche nelle giornate nuvolose, fino all’80% dei raggi UV del sole può penetrare le nuvole. Se non ci si protegge correttamente, cresce il rischio di sviluppare il cancro della pelle”, conclude il professor Paolo Ascierto.
Uno studio su oltre 1.250 pazienti con melanoma, pubblicato sulla rivista scientifica americana Dermatologic Therapy, mostra che è nella stagione estiva che si fanno più diagnosi (29%), seguita dalla primavera (26,6%), dall’autunno (23,1%) e in ultimo dall’inverno (21,3%). Mentre a luglio viene diagnosticato l’11 % dei pazienti, a gennaio la percentuale si riduce al 6%.
I dermatologi ricordano che una diagnosi precoce può influenzare in maniera importante l’evoluzione del melanoma. “Anche se i nuovi trattamenti immunoterapici hanno aumentato significativamente le chances di cura dei pazienti con melanoma in stadio avanzato, l’aspettativa di vita per coloro che affrontano questa malattia in stadio iniziale raggiunge il 95% a 10 anni dalla diagnosi” spiega ancora il professor Ascierto.
Il Vademecum della Fondazione Melanoma
La Fondazione Melanoma ha varato un vademecum in sei punti per aiutare le persone a prevenire il cancro della pelle.
- Applicare una protezione solare ad ampio spettro con fattore di protezione 30 e oltre su tutte le zone della pelle non protette da indumenti, come il viso, il collo e le mani.
- Attenzione al “riciclo” della crema solare dell’estate o dell’inverno passato. La sua efficacia arriva fino a 12 mesi dall’apertura della confezione, ma solo se è stata conservata correttamente con il tappo ben chiuso e non esposta a temperature alte.
- Indossare sempre un cappello o un casco durante tutte le attività invernali (o primaverili, o estive) sulla neve.
- Indossare occhiali da sole con protezione UV al 100% oppure occhiali protettivi anti-UV. Il melanoma, infatti, può colpire anche l’occhio.
- Fare un’autovalutazione della propria pelle per vedere se ci sono dei nei nuovi, o che hanno modificato il loro aspetto. La regola da seguire è “ABCDE”. A significa asimmetria nella forma (il melanoma potrebbe non averla). B vuol dire bordi irregolari. C sta per colore variabile, che può comprendere sfumature bianche diverse all’interno del neo stesso. D sta per dimensioni, cioè un aumento di larghezza e spessore oltre i 6 millimetri. E come evoluzione, perché il melanoma può manifestarsi con cambiamenti in poche settimane o mesi.
- Ricordarsi di sottoporsi a controlli periodici da uno specialista, perché non sempre i nostri occhi possono scorgere tutte le anomalie. Il melanoma, infatti, non si presenta solo sulla pelle scoperta ma può comparire anche sul cuoio capelluto, sulle mucose (bocca, genitali) e anche sotto le unghie. Può anche non essere colorato di marrone-nero, ma apparire rosato.