Itinerari

Con le ciaspole dal villaggio walser di Bosco Gurin fino alla magica Grossalp

Facile camminata sulla neve nel Canton Ticino, in Svizzera, per lasciarsi stupire da grandiosi paesaggi e ben conservate dimore del popolo walser

Bosco Gurin, a una quota di 1504 metri, è il villaggio più alto – e l’unico germanofono –  del Canton Ticino in Svizzera. Queste sue particolarità si devono alle sue origini che risalgono all’anno 1230, quando alcuni abitanti della confinante Val Formazza, oggi in Piemonte, decisero di affittare un alpeggio in territorio svizzero per estendere le possibilità di pascolo. Questo sparuto gruppo di valligiani di etnia Walser, popolazione di origine germanica, portò con sé le proprie tradizioni e la propria lingua e finì per divenire una piccola comunità organizzata.

L’attuale nome Bosco Gurin è di recente acquisizione, in quanto in epoca medioevale era denominato “Lu Bosco de Quarino” e più tardi, fino al 1934, verrà conosciuto come Bosco-Vallemaggia. Il borgo è caratterizzato da piccole viuzze in pietra, scalette, case in legno ed è circondato da alte vette dal doppio nome tedesco e italiano come Monte Madone/Batnall (2748 m), Monte Rizo/Ritzberg (2592 m), Martschenspitz/Pizzo Stella (2688 m).

L’itinerario

Partenza: parcheggio Bosco Gurin 1471m
Dislivello: + 454m
Tempo necessario: 3.30 ore (a/r)
Difficoltà: E

Lasciata l’auto all’ingresso del paese ci si inoltra nel borgo che vale la pena visitare per ammirare le innumerevoli baite di origine Walser alcune delle quali molto ben conservate. Raggiunta l’area degli unici impianti di risalita si continua alle spalle degli stessi inoltrandosi nel bosco di conifere. Si continua a salire decisamente fino a lasciarsi dietro gli ultimi larici con panorami sempre più ampi sul villaggio, la Valle di Bosco Gurin e le imponenti cime che lo circondano.

Il sentiero è molto popolare e quindi è solitamente ben battuto e ben segnato e porta lentamente a Grossalp (1925 m), alpeggio noto per le sue belle baite in pietra. Siamo ormai a breve distanza dal confine italiano, in particolare dalla Valle Antigorio percorsa dal fiume Toce, circondati dalle imponenti cime del Pizzo Quadro, Ritzberg, Pizzo Stella, Pizzo Biela e per questo in inverno il territorio italiano non è raggiungibile in sicurezza, per cui è opportuno non procedere oltre. L’itinerario a parte il tratto finale in forte salita non è mai troppo faticoso e può essere considerato un percorso adatto a tutti.  La discesa si svolge sullo stesso percorso.

Come arrivare

Dall’autostrada A2 Chiasso-Basilea, seguire le indicazioni per Locarno (uscita Bellinzona sud) ed in seguito proseguire verso la Valle Maggia. All’altezza del paese di Cevio deviare decisamente a sinistra seguendo le indicazioni per Bosco Gurin. Per percorrere le autostrade svizzere è necessario acquistare alla frontiera il contrassegno autostradale.

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