Ciaspolata al Lago Scaffaiolo, piccolo gioiello dell’Appennino Emiliano
Si cammina lungo il crinale che fa da spartiacque tra Emilia e Toscana, prima tra estese faggete, quindi in campo aperto con grandi vedute sulle vallati sottostanti. Attenzione ai pendii con neve ventata
Tra le tante variazioni che l’inverno dona all’ambiente montano, quella che riguarda i laghi d’alta quota è forse la più evidente. Quello che d’estate è uno specchio d’acqua rinfrescante diventa una superficie solida, una lastra di ghiaccio più o meno spessa su cui si accumula la neve.
Il lago Scaffaiolo situato a 1.775 m di quota nel comune di Fanano in provincia di Modena subisce questa trasformazione. Si trova sul crinale dell’alto Appennino Emiliano che funge da spartiacque e confine fisico con la Toscana. È un piccolo lago che si alimenta con pioggia e neve e con una modesta falda situata ai piedi del monte Cupolino (1.853 m) che lo sovrasta.
Per raggiungere lo Scaffaiolo dal versante modenese si percorre un insieme di sentieri che partono dal rifugio Capanno Tassoni (1.317 m) situato nella valle di Ospitale. L’itinerario attraversa nel primo tratto boschi con faggi grandiosi e successivamente e sale raggiungendo il crinale appenninico al passo della Croce Arcana (1.669 m). Conosciuta anche come Alpe alla Croce è un antico valico tra le province di Pistoia e Modena ed uno dei luoghi più ventosi d’Italia. Nel 2020 è stata registrata una raffica che superava i 270 Km/h.
In inverno con le ciaspole o gli sci ai piedi l’itinerario che conduce al lago attraversa tipologie ambientali molto diverse: fitti boschi, radure, sentieri panoramici e crinali.
L’itinerario
Partenza: Fanano (MO), loc. Capanno Tassoni
Dislivello: + 590m
Tempo necessario: 5 ore (a/r)
Difficoltà: E
Indossate le ciaspole o gli sci si parte prendendo in salita la strada forestale poco oltre il Capanno Tassoni. L’ambiente in cui si procede è quello di un fitto bosco costituito principalmente da grandi faggi dove la luce del sole fatica a filtrare.
La forestale incrocia più avanti il segnavia CAI 415 che seguendo verso destra conduce all’interno del bosco. Questo sentiero sale più ripidamente della forestale e la incrocia più volte, ed è il percorso di salita consigliato. Tuttavia se la neve fresca è tanta si può salire seguendo la forestale che è meno ripida e ha un fondo sicuramente più battuto. Si attraversa uno dei boschi più belli di tutto l’Appennino Emiliano risalendo una grande conca.
Il percorso esce dal bosco e risale il brullo fianco della dorsale appenninica, che nella stagione autunnale è colorato a tinte forti dai mirtilleti maturi. Sulla sinistra si apre la vista sulla media montagna e sulla collina modenese. Si sale sempre seguendo il tracciato tenendo come riferimento alcuni pali in legno che indicano la via. Si raggiunge il passo della Croce Arcana (1.669 m) che è posto sul crinale appenninico tra Emilia e Toscana, dove è situata una croce in metallo e un memoriale delle vittime del secondo conflitto mondiale. Il luogo è adatto per una sosta, oltre che per riposarsi dalla salita, anche per ammirare il paesaggio a 360° che si può osservare: verso sud-est il Monte Spigolino e dall’altro lato il crinale nordoccidentale che raggiunge il Libro Aperto fino al monte Cimone.
Si riprende il percorso sul crinale procedendo verso sinistra seguendo il segnavia CAI 00 che traccia la dorsale. La segnaletica indica per il Monte Spigolino e per il lago Scaffaiolo. Si sale fino ad una piccola cima su cui sono posti alcuni grandi ripetitori e poi si scende poco oltre fino a giungere ai piedi del monte Spigolino (1.827 m). Il sentiero si biforca e la traccia da seguire è quella che procede verso destra senza grandi variazioni di quota. Si procede a mezzacosta del monte Spigolino che resta sul lato sinistro, mentre a destra la vista spazia sul versante Toscano dell’Appennino. Si raggiunge il passo della Calanca (1.785 m) situato alla fine del monte Spigolino, un crocevia importante per la confluenza del sentiero che sale dalla Doganaccia, in Toscana.
Si procede in salita per un ripido tratto che risale l’ultimo baluardo roccioso prima di portarci nuovamente sul crinale dove in breve si raggiunge la conca in cui è situato il lago Scaffaiolo. Il sentiero aggira il lago sul lato sinistro fino a raggiungere il rifugio Duca degli Abruzzi a fianco del monte Cupolino. Se il fondo non è troppo ghiacciato si può raggiungere la vetta del monte Cupolino per avere una visione dell’alto del lago e di tutto il paesaggio circostante. Si rientra per lo stesso percorso dell’andata.
Come arrivare
Dall’uscita Modena Sud della A1, si segue la SP 623 che attraversate Spilamberto e Vignola porta a Fanano. Da qui si prosegue per 12 km lungo la stretta valle di Ospitale fino al punto di partenza dell’itinerario.
Nei dintorni
Nei territori dell’Alto Frignano una visita la merita il comune di Fanano, il più popoloso dell’area con circa 3000 abitanti. Un luogo con una lunga storia che arriva a noi a partire dall’epoca Etrusca. Di interesse la Chiesa di San Giuseppe, che insieme al convento dei Padri Scolopi (ora palazzo municipale) è ritenuta una delle chiese seicentesche più belle di tutto l’Appennino. Fanano è un centro turistico di riferimento per il turismo estivo ed invernale dell’alta montagna modenese.
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