Abruzzo: Escursione sul Monte Orsello sulla prima neve di stagione
Questa panoramica cima di 2044 metri, che sorveglia la strada per Campo Felice, offre un bell’itinerario sia con neve abbondante (quando si possono usare le ciaspole) sia con poca neve dura, quando è bene calzare i ramponi
Quando la prima neve arriva sulle montagne d’Abruzzo, ed escursionisti e sciatori iniziano ad affollare le autostrade che le collegano alla capitale, il raccordo che sale dal casello di Tornimparte della A24 verso gli impianti e le piste di Campo Felice diventa molto trafficato.
Decine di auto, nelle belle giornate invernali, sostano qualche chilometro prima, su un ampio posteggio (non sempre ben spazzato dalla neve, attenzione!) in località Prato Agabito, o Prato Capito. Da qui, scendendo verso destra, si possono raggiungere a piedi, con le ciaspole o sugli sci la Valle del Morretano, il Bosco di Cerasolo e altre mete.
Inizia poco più avanti, per chi arriva dall’autostrada, la bella gita che conduce alla cresta del Monte Orsello, che separa la conca di Campo Felice e la strada che sale dalla A24 dalla profonda vallata che scende dall’altopiano in direzione di Casamaina, di Lucoli e dell’Aquila.
Nonostante la comodità dell’accesso, e nonostante la vicinanza della strada, e quindi del traffico degli sciatori, si tratta di una bella montagna, che merita senz’altro una visita. Con molta neve la cresta si segue comodamente con le ciaspole, se c’è ghiaccio possono essere utili i ramponi. Il pericolo di valanghe è inesistente.
Gli scialpinisti per salire al Monte Orsello percorrono spesso la cresta Nord-ovest, che si raggiunge dalla grande curva della strada che sale dalla A24 ed è interrotta dallo stretto crinale del Pizzo Le Fosse. Il ripido versante che scende verso Lucoli e Casamaina offre dei percorsi più lunghi, in ambiente solitario.
L’itinerario più consigliabile con le ciaspole ai piedi, o senza quando la neve è poca, utilizza invece la cresta Sud-est del Monte Orsello, che si raggiunge dalla grande rotatoria all’ingresso di Campo Felice. All’inizio si può seguire una strada sterrata verso destra o salire direttamente sul crinale, più avanti si incontra l’unico, breve tratto ripido.
Il crinale che conduce alla vetta, scandito da grandi ometti di pietra, offre un percorso lungo e abbastanza monotono, con modesti saliscendi. Sul punto più alto sorge una caratteristica capannina di legno eretta dagli scout aquilani.
Il panorama, vastissimo, include verso ovest (sinistra salendo) il Monte Puzzillo, il Bosco di Cerasolo e il Velino. Verso destra compaiono il Monte Ocre e le vette vicine, alle spalle, oltre la piana di Campo Felice, si distinguono il Sirente e la Maiella. Dalla vetta si vedono la conca aquilana e l’intera catena del Gran Sasso. La cresta è piacevole anche se percorsa solo in parte.
L’itinerario: dalla piana di Campo Felice al Monte Orsello
Punto di partenza: Rocca di Cambio (AQ), rotatoria di Campo Felice (1542 m)
Dislivello: + 530 m
Tempo: 3.30 ore a/r
Attrezzatura: ciaspole con neve abbondante, ramponi se c’è ghiaccio
Difficoltà: WT1/WT2 (itinerario invernale facile)
L’itinerario inizia dalla rotatoria all’ingresso di Campo Felice, accanto alla quale sono l’Hotel La Vecchia Miniera (1542 m) e una enorme e vistosa pista artificiale per lo snowboard.
Dal posteggio a sinistra dell’albergo si imbocca una strada sterrata, ben riconoscibile anche con la montagna innevata, che passa ai piedi di due antenne per cellulari e poi piega a destra in piano. Qui si può proseguire sulla strada, comoda ma più lungo, o salire direttamente per un largo crinale dal quale ci si affaccia sul Monte Puzzillo e sulla strada che sale dalla A24.
Lasciato in basso a sinistra un piccolo rifugio, si costeggia una faggeta e ci si riaffaccia sulla strada sterrata. Si scende sul crinale, si traversa una sella, e si sale ancora sulla cresta fino a ritrovare la strada (1650 m) dopo un nuovo tornante. La si segue verso sinistra per poche decine di metri, poi si piega a destra in un ampio vallone che sale in direzione della cresta del Monte Orsello. Si traversa un pianoro e si raggiunge la base di una capanna in pietra (1750 m, 0.45 ore) visibile anche con la neve, all’inizio di un pianoro chiuso da muri a secco. Si sale a sinistra (ancora ometti e segnavia) fino in cresta, e la si segue sul filo o alla sua destra, con percorso panoramico e non ripido, in vista dei Monti della Laga e del Gran Sasso.
Si punta a uno spuntone roccioso con a destra dei faggi che da qui sembra il punto culminante del crinale. Prima di raggiungerlo si va a sinistra (ancora ometti), si sale in diagonale sul versante di Campo Felice, poi si torna in cresta a un ometto ben visibile (1966 m, 0.30 ore) che può segnare la conclusione della gita. Da qui il percorso evidentissimo. Si continua più o meno sul filo della larghissima cresta, in vista anche del Velino e della conca aquilana. Dopo aver toccato un vecchio cippo di confine si scavalca un’anticima (2004 m), si scende a una larga sella e si risale alla cima del Monte Orsello (2043 m, 0.45 ore). La discesa richiede 1.30 ore.
Da vedere: Il Bosco di Cerasolo
Chi sale dalla A24 verso Campo Felice, sulla destra della strada, costeggia dal basso e poi dall’alto una delle più belle e vaste faggete d’Abruzzo. Il Bosco di Cerasolo, che si estende nei territori comunali di Tornimparte e di Lucoli dominato dai monti Puzzillo, Ginepro, Morrone e San Rocco. L’esposizione a nord fa sì che l’innevamento sia normalmente abbondante. Non a caso, la passeggiata sugli sci da fondo o le ciaspole che conduce nella faggeta è tra le più frequentate dell’Appennino centrale. Dal posteggio, basta meno di un’ora per raggiungere il vasto Piano di Cerasolo. Un percorso più lungo, tenendosi a sinistra al primo bivio, porta nella Valle del Morretano, al termine della quale si può salire a sinistra (con ramponi e piccozza!) verso il Monte Puzzillo. Dall’inizio dei Piano di Cerasolo, una vecchia carrareccia che sale a sinistra permette di raggiungere il solitario rifugio di Campitello. E’ una rudimentale baracca, che la passione di un gruppo di appassionati tiene in discrete condizioni.
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