Mykyta Balabanov e Mykhailo Fomin aprono una nuova via sulla parete ovest dell’Ama Dablam
I due scalatori ucraini, già vincitori del Piolet d’Or, hanno individuato una linea che solo nell’ultimissimo tratto ricalca la via aperta dagli inglesi nel 2021. Quattro giorni di scalata in un’unica spinta
Anche sull’affollatissimo Ama Dablam si possono ancora effettuare salite che lasciano il segno. E’ quanto hanno fatto Mykyta Balabanov e Mykhailo Fomin, che anno aperto una nuova via sulla parete Ovest della montagna, dopo ben quattro complicatissimi giorni di arrampicata. E dire che i due scalatori ucraini, già vincitori del Piolet d’Or per la loro ascesa della dorsale sud-est dell’Annapurna III nel 2021, dovevano andare altrove. La loro meta originale era il Makalu, ma hanno dovuto rinunciare per le pessime condizioni della montagna. Da qui il piano B. Raggiunta la base dell’Ama Dablam hanno individuato una via di salita interessante: “È una nuova linea fino alla spalla a 6.250 m”, ha detto Fomin. “Da quel punto in poi segue fino alla vettala linea britannica del 2001. Abbiamo scalato in una singola spinta di quattro giorni”. L’’80% della loro linea è dunque nuova. Gli scalatori propongono una difficoltà di ED, M5, AI4 per il percorso di 1.600m.
La parte più dura e pericolosa del percorso si trovava sopra l’evidente barriera rocciosa ce attraversa la parete. “Questa parte del percorso era coperta di neve zuccherata e instabile, ed era semplicemente impossibile mettere qualsiasi tipo di protezione”, ha spiegato Balabanov a Explorerweb. “Ci è voluto un giorno in più per passare quella sezione di neve non consolidata”, ha aggiunto Fomin. “Per qualche centinaio di metri tutto ciò che potevamo fare era arrampicarci senza protezione”.
La nuova via è stata chiamata Chegi, ovvero con il soprannome di un loro comune amico da poco morto sul fronte di guerra in Ucraina.