Due notevoli salite francesi sulle Ande peruviane
La squadra Nazionale di Eccellenza dell’Alpinismo supportata dal Club Alpino Francese ha aperto una nuova linea sul Nevado Copa (6188 m) ed effettuato la ripetizione della via Fowler-Watts sul Taulliraju
L’inverno in Perù è quasi arrivato: nonostante questo, molte cordate sono ancora impegnate sulle Ande. Tra queste, la squadra Nazionale di Eccellenza dell’Alpinismo francese guidata da Stephane Benoist e Mathieu Detrie, che ha avuto successo nell’apertura di una nuova via sul Nevado Copa (6188 m), oltre che nella ripetizione di un itinerario sul Taullijaru (5830 m).
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Benoist ha dichiarato a Montagnes Magazine che, dal momento che il Perù non richiede permessi agli alpinisti, la squadra è arrivata sulle Ande senza avere un obiettivo prefissato. “Questo è sia un vantaggio che uno svantaggio. Essendo meno legati ad un obiettivo, abbiamo passato molto tempo ad osservare il massiccio e le linee, per cercare di vedere cosa soddisfaceva i desideri di ognuno”.
Gli alpinisti si sono dunque divisi in cordate per l’acclimatamento su alcune cime oltre i 5000 metri, per poi formare due soli gruppi per gli obiettivi più importanti.
Taulliraju e Nevado Copa
Mathieu Detrie, Amaury Fouillade, Clovis Paulin e Annabelle Bouchardon si sono diretti sul Taulliraju per
realizzare la terza ripetizione della via Fowler-Watts (1982).
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Nel frattempo Stephane Benoist, Manu Brechignac, Victor Garcin e Martin de Truchis hanno puntato la parete Sud del Nevado Copa. Su questa montagna era stata tracciata solo un’altra via, aperta nel 2007 dalla cordata spagnola composta da Jordi Corominas, Oriol Baro ed Enrique Munoz.
I francesi erano incerti su quali sarebbero state le condizioni, dato che c’era molta neve sul ghiacciaio. Le pareti Sud sulle Ande sono simili alle Nord del nostro emisfero, fredde e quasi sempre all’ombra. La copertura nevosa sulla parete era infatti buona, con uno strato di ghiaccio al di sotto della nuova neve che ha permesso agli alpinisti di assicurarsi sui tiri. La lunghezza più dura è stata l’ultima, anche per la difficoltà dovuta ai 6150 metri di quota.