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Quanto acquistiamo cose superflue e che non ci servono in montagna?

A volte è difficile resistere ai richiami delle vetrine. Ma più spesso vogliamo soltanto auto gratificarci, o sentirci più bravi perché indossiamo un certo capo. Non che sia un male, basta esserne consapevoli

I frequentatori della montagna non sfuggono all’acquisto compulsivo di abbigliamento tecnico e attrezzature superflui rispetto alle reali necessità d’utilizzo.

Così accade che, quando acquistiamo qualche nuovo capo tecnico o attrezzo, quelli che già possediamo ci appaiono istantaneamente vecchi e consunti, sino a spingerci a rinnovare altri vestiti o accessori in sostituzione di quelli vecchi.

La possibilità di acquistare un’infinità di prodotti dai negozi di tutto il mondo, in tempo reale e comodamente da casa attraverso un clic, favorisce l’impulso morboso agli acquisti di ogni tipo, dai capi di vestiario ultra-tecnici ai gingilli tecnologici più sofisticati.

Non di rado usiamo gli oggetti nuovi fiammanti per costruire la nostra identità alpestre, senza mettere a fuoco la reale utilità di quel che acquistiamo in funzione dei terreni e delle difficoltà che andiamo ad affrontare.

Quando siamo ben sintonizzati con la montagna, in buon stato di forma e ben allenati, riusciamo a scalare e sciare con naturalezza ed efficacia anche se non utilizziamo l’ultimo modello di scarpe, piccozze, friends o sci high tech.

In sostanza quel che abbiamo indosso non definisce quel che siamo.

La rincorsa della leggerezza ad esempio, che ci fa inseguire costosi prodotti super-light per levarci di dosso qualche etto, fa un po’ sorridere se pensiamo a quanto potremmo risparmiare, in termini di peso ed esborso, perdendo ad esempio qualche kg…

Forse possiamo chiederci meglio quali sono i motivi per cui stiamo facendo un nuovo acquisto, se ci occorre davvero perché ci protegge meglio o perché va semplicemente di moda?

Ma in verità sappiamo che non compriamo solo dei prodotti funzionali alle nostre passioni, ma pure qualche miraggio per rappresentarci per quel che abbiamo, al posto di quel che siamo.

In fondo ci fanno sentire più adatti alle nostre salite e sfide in montagna, anche se in fondo si tratta solo di un’illusione.

 “Ero il padrone assoluto del mio vecchio cappotto, e sono diventato lo schiavo di questo nuovo”. Denise Diderot

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