Cronaca

Ingerisce fiori velenosi: rumena in gravi condizioni

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PASSO DELLA PRESOLANA, Bergamo — Era una classica gita in tenda, una delle tante che era solita fare nei pressi del Passo della Presolana, ai piedi del massiccio omonimo. Ma stavolta l’escursione di una donna rumena di 50 anni, residente a Milano, si trasformata in un incubo. La donna ha ingerito alcuni fiori di una pianta erbacea velenosa e si è sentita male. Ora è ricoverata in gravi condizioni agli Ospedali riuniti di Bergamo.

Era convinta che quei fiori avessero proprietà benefiche per la salute. Ma si sbagliava. Il Colchico autunnale – Colchicum autumnalis – è una pianta erbacea molto diffusa sulle vallate alpine. Chiamata anche "freddolina" o "zafferano bastardo" presenta delle foglie eleganti di colore violaceo, simili a quelle del tulipano. E queste affascinanti caratteristiche hanno ingannato la povera vittima.
 
"Ha mangiato i fiori velenosi con del miele", ha affermato Luigia Visini, la titolare del bar che la romena ha raggiunto dopo essersi sentita male. La donna, dopo aver ingerito la pianta erbacea, è stata male tutta notte con nausea e dolori al torace. Poi è riuscita a incamminarsi e a raggiungere il bar. Qui la titolare le ha offerto un tè caldo, ma poi ha avvertito subito il 118.
 
Una squadra del Corpo volontari Presolana ha trasportato la donna all’Ospedale San Biagio di Clusone. Da lì, i medici hanno deciso di trasferirla agli Ospedali riuniti di Bergamo. Ora la romena è in gravi condizioni, ma sotto lo stretto controllo dei medici del centro antiveleni. Del caso si stanno occupando anche i carabinieri di Vilminore.
 
Greta Consoli

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