Le tradizioni sono importanti, soprattutto a Natale. E da qualche anno la tradizione natalizia per chi segue le cronache alpinistiche è la spedizione di Simone Moro al Manalsu.

Quindi, eccoci qui alla vigilia dell’Immacolata 2022 ancora una volta tra lucine, ghirlande, ansia da regali e Simone che parte per il Nepal. Le informazioni non sono moltissime, ma non è che ne servano granché. Quel che è stato annunciato è che partirà il 16 dicembre, si acclimaterà su qualche cima nella valle del Khumbu (l’anno scorso la prescelta è stata l’Ama Dablam) e poi si dirigerà al campo base. L’arrivo al Manaslu è previsto dopo il 21 dicembre, data che sancisce l’inizio dell’inverno astronomico, il vero inverno per Moro, non quello che inizia il 1° dicembre e che piace ai “furbetti”, come recentemente affermato in una story Instagram dall’alpinista bergamasco (la stoccata è al vecchio compagno di cordata Denis Urubko che da anni insiste nel considerare i limiti dell’inverno quelli metereologici, ossia inizio dicembre e fine febbraio).
Chi lo accompagnerà? Come nelle ultime due esperienze con lui ci sarà Alex Txikon, che è in giro per il Nepal nell’area del Makalu già da una decina di giorni per un progetto umanitario con SOS Himalaya.
Per Simone Moro questo è il quinto tentativo di scalare il Manalsu in invernale, che è già stato salito nella stagione fredda dai polacchi Maciej Berbeka e Ryszard Gajewsk nel 1984. La prima volta per il bergamasco è stata con Tamara Lunger nel 2015. Dopo una breve distrazione di qualche anno sui Gasherbrum, nel 2019 ci ritorna con Pemba Gyalje Sherpa. Seguono gli inverni 2020-21 e 2021-22 con Alex Txikon. A fermarlo ogni volta il maltempo, la neve, le valanghe, i crepacci. Speriamo che questa sia la volta buona.