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Piemonte, quasi 700 mila euro di aiuti alle scuole di montagna

Per favorire il ripopolamento e la rivitalizzazione delle aree montane è importante assicurare ai più giovani la possibilità di studiare nelle Terre Alte. Diventa essenziale impegnare fondi per salvare le scuole di montagna, sempre più a rischio chiusura, ed equiparare l’offerta formativa “montana” a quella del resto del territorio italiano. A tale scopo la Regione Piemonte ha deciso di stanziare quasi 700 mila euro.

La Giunta regionale ha approvato di recente, su proposta del Vice Presidente ed Assessore alla Montagna, Fabio Carosso, di aggiungere 132mila di contributi a sostegno dei servizi scolastici nei territori montani alla somma pari a 540mila euro stanziata con analoga finalità nel mese di giugno, con la predisposizione da parte della Direzione regionale ambiente, energia e territorio del bando che prevedeva contributi da assegnare alle Unioni Montane.

Le scuole, cuore pulsante della comunità

“Abbiamo deciso di integrare la somma tenendo conto che il fabbisogno complessivo ammontava a 672mila euro. In questo modo, riusciamo a soddisfare tutte le richieste delle Unioni Montane, dando una risposta concreta alle esigenze dei territori montani e delle famiglie che vivono in queste aree – affermano il Presidente della Giunta Alberto Cirio, il Vice Presidente Fabio Carosso, e l’Assessore all’Istruzione Elena Chiorino – . Le scuole rappresentano il cuore pulsante di una comunità e garantirne il mantenimento del servizio è la dimostrazione tangibile di come la Giunta regionale sia attenta e fortemente orientata alla tutela delle realtà montane.”

Una iniziativa che denota l’impegno della Regione per la montagna, che si va ad affiancare al bando sulla residenzialità in montagna (10 milioni a favore di chi si trasferisce dalla città alla montagna), al riparto dei fondi destinati alle Unioni Montane (10 milioni e 700 mila euro) ed al bando sulle botteghe dei servizi.

Obiettivo comune ai diversi bandi è ridare nuova linfa alle zone montane, per evitare la desertificazione del territorio e valorizzarlo non solo dal punto di vista ambientale ma anche sociale ed economico.

Come aiutare le scuole di montagna

La decisione di destinare una somma così significativa al comparto scolastico deriva da un confronto con gli istituti scolastici e gli enti locali presenti sul territorio montano che nei mesi scorsi ha portato all’emergere di una necessità di salvaguardare la situazione esistente nelle scuole del primo ciclo, con particolare riguardo alle scuole in maggiori difficoltà a causa di una insufficienza di personale docente e della esigenza di valutare le realtà di pluriclasse in situazione di particolare disagio.

La Regione chiarisce che il contributo erogato per le scuole in montagna ha la finalità di sostenere:

  • iniziative volte al mantenimento del servizio scolastico per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, ubicate in contesti montani di particolare marginalità che renderebbero disagevole la frequenza scolastica in caso di cessazione del servizio, nell’importo massimo di 18.000 euro per ciascuna iniziativa e relativamente alla copertura dei costi sostenuti per l’impiego di personale; per le sole scuole primarie di primo grado con più di 10 alunni e con situazione di pluriclasse con più di tre gruppi classe potrà essere riconosciuto un contributo massimo di 36.000 euro;
  • la razionalizzazione di particolari realtà di pluriclasse per un importo massimo di 5.000 euro per ciascuna iniziativa nella scuola primaria e di 8.000 per ciascuna iniziativa nella scuola secondaria di primo grado.
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