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“Vado a vivere in montagna”: finanziate 300 domande di trasferimento tra le vette del Piemonte

Ad averne la possibilità, la voglia di andare a vivere in montagna c’è. Questa la conclusione cui si può giungere di fronte alla ben 571 domande presentate alla Regione Piemonte nell’ambito nel bando “Vado a vivere in montagna”, nato per offrire incentivi a chi scelga di trasferirsi da una città italiana in uno dei piccoli comuni delle montagne piemontesi. Nei giorni scorsi è stata approvata la graduatoria definitiva. Gli uffici della Direzione Ambiente, Energia e Territorio, settore “Sviluppo della montagna” che hanno esaminato la documentazione, hanno giudicato ammissibili al finanziamento 302 domande per un contributo assegnato pari ad oltre 10 milioni di euro.

Un successo per la Regione

Per il presidente della Regione Alberto Cirio e per il vicepresidente ed assessore alla Montagna Fabio Carosso, il bando si è rivelato un grande successo, con una forte adesione da parte dei cittadini non solo del Piemonte ma anche di altre regioni confinanti come la Lombardia e la Liguria: richieste sono arrivate anche da Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Sardegna, Puglia, Calabria, Sicilia ed Abruzzo.

Il vicepresidente sottolinea che chi ha presentato la domanda ha colto lo spirito dell’iniziativa introdotta dalla Regione (lo slogan della campagna di comunicazione era “La montagna del Piemonte ti offre una nuova vita”) per contrastare lo spopolamento delle vallate alpine e per agevolare le persone o le famiglie alla ricerca di una vita dai ritmi più lenti, a contatto con la natura, in cui magari iniziare una nuova attività o continuare il proprio lavoro in smart. Coloro che sono stati ammessi al finanziamento riceveranno un contributo che varia da un minimo di 10.000 ad un massimo di 40.000 euro.

Alcuni dati statistici sulle domande ammesse al finanziamento: per quanto riguarda le province di destinazione, 116 domande sono relative a comuni in provincia di Torino, 79 Cuneo, 42 Biella, 25 Alessandria, 21 Vco, 11 Vercelli, 5 Novara, 3 Asti. La maggior parte delle domande ammesse arrivano da cittadini del Piemonte (249), seguiti da Lombardia (38) e Liguria (10).

Per quanto riguarda le età, la maggior parte dei richiedenti ammessi è nella fascia di anni tra il 1980 ed il 1989 (164), seguita dalla fascia tra il 1990 ed il 1999 (75).

La soddisfazione dell’Uncem

“Uncem ha apprezzato l’impegno della Regione per sostenere nuovi residenti nelle zone montane. Lo aveva proposto proprio Uncem, dopo la prima azione fatta da Regione Emilia-Romagna – il commento di Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte . Il Piemonte ha accolto l’istanza positivamente, nella piena collaborazione con il sistema degli Enti locali, e oggi apprendiamo che è stata approvata la graduatoria definitiva del bando della Regione che offre incentivi per chi sceglie di trasferirsi da una città italiana in uno dei piccoli Comuni delle montagne piemontesi. È certamente positivo. Ed è un segnale di attenzione importante, della Giunta, del Consiglio, del Vicepresidente Carosso. Attenzione che ora prosegue con il potenziamento dei servizi pubblici, a chi già ci vive e a chi ci vuole vivere, al rafforzamento degli Enti locali montani, a partire dalle Unioni montane di Comuni, con una importante Strategia di sviluppo sociale ed economico che stiamo costruendo, con la Regione in testa, anche grazie all’Osservatorio Montagna composto pure da Atenei e Centri di ricerca. Il percorso prosegue e Uncem farà la sua parte per rafforzare politiche inclusive, che generino coesione, crescita, comunità”.

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2 Commenti

  1. Anche con 40mila euro fai poco, meglio avere una famiglia ricca alle spalle o aver messo parecchio fieno in cascina con precedenti professioni(magari aver giocato bene in borsa)

    1. Proprio così Albert. E poi un continuo su e giù con 2 macchine per:
      -andare a lavorare in ufficio.
      -portare i bambini a scuola.
      -la spesa al centrocommerciale.
      -fare yoga.
      – ecc. ecc.

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