AlpinismoAlta quota

I polacchi con Bielecki puntano alla tripletta nell’Himalaya indiano. Gli spagnoli guardano invece all’inviolato Jannu East

Come oramai siamo stati abituati, per assistere a un alpinismo tecnico nelle stagioni himalayane bisogna rivolgere la propria attenzione lontano dagli 8000 metri (fanno eccezione i francesi che vogliono aprire una nuova via al Manaslu). Questo autunno sono due le aree dove trovare spedizioni da seguire con attenzione.

Due squadre nel massiccio dello Jannu

Mikel Zabalza, Ekaitz Maiz, Iker Madoz e Mikel Inoriza hanno come obiettivo la salita dello Jannu East, cima secondaria di 250 metri più bassa della principale nel massiccio dello Jannu. Parliamo comunque di una montagna di 7468 metri ancora inviolata. Un sogno di Zabalza che coltiva da 16 anni, quando durante la salita del Kangchenjunga ha visto “questa montagna impressionante”. Questo autunno è arrivato finalmente l’occasione per provarci. Con lui una squadra di alto livello e ben rodata avendo realizzato insieme alcune interessanti salite.

L’intenzione è quella di scalare in stile alpino la Est, una parete di 2000 metri già tentata due volte dagli sloveni che hanno avvertito Zabalza e compagni di alcuni tiri di ghiaccio a 90° e della presenza di terreno misto fino a M5. Insomma, una grande sfida. Le decisioni finali però verranno prese una volta sotto la montagna e verificate le condizioni della parete, step che sarà utile anche per capire quale sarà la via di discesa.

Punta invece alla cima principale dello Jannu (7711m) una squadra statunitense guidata da Alan Rousseau. La linea di salita prescelta dovrebbe salire lungo parete nord-ovest. 

I polacchi con Adam Bielecki cercano la tripletta

Lasciamo il Nepal per spostarci nell’Himalaya indiano, che ospiterà fino alla fine di ottobre gli alpinisti polacchi Wadim Jabłoński, Jakub Radziejowski, Adam Bielecki, Damian Granowski, Kacper Kłoda, Mateusz Grobel, Mateusz Więckowski e lo slovacco Ondrej Húserka.

Il gruppo è diretto nell’Himalaya Garhwal, tra le valli di Kedar e Gangotri, con l’obiettivo di portarsi a casa la salita di tre montagne: Thalay Sagar (6904m), Bhagirathi II e Swachhand (6721m). Per farlo gli alpinisti si divideranno in più squadre: Wadim Jabłoński, Jakub Radziejowski e Ondrej Húserka proveranno ad aprire una nuova via sul Thalay Sagar; Adam Bielecki, Damian Granowski e Kacper Kłoda tenteranno lo Swachhand; mentre Mateusz Grobel e Mateusz Więckowski punteranno al Bhagirathi II (6512 m).

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