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Mauro Corona a Cartabianca e la fake news della reintroduzione del lupo nelle Alpi

La questione della convivenza sulle nostre montagne tra lupo e uomo è sempre molto dibattuta e si gioca su un delicato bilanciamento tra gli interessi della biodiversità e di coloro che sulle terre alte vivono e hanno le proprie attività economiche, che posso essere danneggiate dalle azioni predatorie. A volte questo equilibrio si rompe, come dimostra la cronaca che riporta di uccisioni di lupi, anche efferate. Affinché la convivenza sia possibile sono fondamentali alcune cose: ristori veloci ed effettivi a sostengo di chi subisce danni a causa del lupo (ma anche dell’orso), aiuti economici per mettere in sicurezza le stalle e i recinti e non ultima una corretta informazione.

La fake news di Mauro Corona sul lupo a Cartabianca

Proprio relativamente a quest’ultimo punto è stato molto criticato nelle ultime ore Mauro Corona, che nella scorsa puntata di Cartabianca in prima serata su Rai3 ha affermato di sapere per certo che il lupo è stato reintrodotto da qualcuno sulle Alpi. Quanto detto è un’informazione falsa.

Come abbiamo avuto già modo di spiegare in passato, grazie anche al professore emerito di zoologia Luigi Boitani, il lupo dopo essersi estinto sulle Alpi nel 1920-21 è tornato a popolare le montagne del nord Italia riappropriandosi autonomamente dei propri aerali senza alcun intervento dell’uomo. Dapprima arrivando dall’Appennino sino alla Liguria a fine anni ’80 e poi espedendosi sulle Alpi occidentali a inizio anni ’90. Nel 2012, grazie a un radiocollare, si è poi assistito all’arrivo di esemplare da Est, che dalla Slovenia è entrato in Austria per poi arrivare sui Monti Lessini, nel veronese. Lì ha incontrato una lupa proveniente dalle Alpi occidentali che ha dato vita a una fusione dei due nuclei, entrambi in espansione.

È pertanto errato parlare di reintroduzione o ripopolamento del lupo, perché tale pratica significa che l’uomo attivamente ha prelevato alcuni esemplari per portarli in una certa zona dove è la specie è assente. Ciò non è mai stato fatto nelle Alpi a dispetto di quello che dice Mauro Corona.

Le reazioni delle associazioni animaliste

Ovviamente, le parole dello scultore e scrittore di Erto hanno generato le reazione delle associazioni ambientaliste che si occupano di lupi.

Questo tipo di notizie, senza alcun fondamento scientifico, distruggono in primis il lavoro degli allevatori che da anni coesistono con il lupo nel nostro paese, così come il lavoro di alcuni pastori Alpini che, con grande impegno, stanno adottando le misure di prevenzione necessarie a garantire un futuro in montagna all’uomo e ai grandi predatori come orso e lupo, specie fondamentali per i nostri ecosistemi, continuamente messe a rischio, bracconate, uccise o umiliate, come nel caso della testa di lupo appesa ad un cartello stradale in Valchiavenna, rinvenuta esattamente nello stesso giorno in cui tu parlavi in TV” scrive l’associazione Io non ho paura del lupo sui propri social rivolgendosi direttamente a Corona. “Ci auguriamo fermamente che tu, insieme a Bianca Berlinguer e a tutta la redazione di Cartabianca, così come al direttore di Rai3 Franco Di Mare vogliate informare correttamente i telespettatori, raccontando come il lupo abbia fatto tutto da solo, tornando a popolare le nostre montagne in maniera naturale senza l’aiuto dell’uomo e di come questa specie, ancora oggi, sia un simbolo del nostro paese da salvaguardare e sul quale creare cultura e conoscenza tra gli italiani”.

A intervenire anche LIFE WolfAlps EU, progetto dell’Unione Europea, che ha richiesto alla trasmissione Cartabianca una rettifica, affermando anche: “Non ci stanchiamo di ricordare che la correttezza dell’informazione è fondamentale per migliorare la coesistenza fra il lupo e le persone che vivono e lavorano nei territori dove la specie è presente, in qualche modo impattate dalla presenza del predatore.Il confronto tra idee, il dialogo diretto e continuo ci porta a risolvere i problemi. Il confronto tra idee, il dialogo diretto e continuo ci porta a risolvere i problemi. È fondamentale, però, per portare avanti qualsiasi ragionamento in modo concreto, che questi scambi siano basati su dati reali e oggettivi. L’informazione corretta aiuta la conoscenza e aiuta le persone a farsi una propria idea sulle cose. Proprio per questo LIFE WolfAlps EU ha predisposto, con la collaborazione di Facta il manuale Lupus in bufala. Tra le fake news è riportata anche la fantomatica introduzione dei lupi, dura da sradicare”.

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4 Commenti

  1. Gentile Francesca Cortinovis, la sua affermazione secondo la quale il lupo nelle alpi si sarebbe estinto, non corrisponde al vero: il lupo nelle alpi è stato sterminato dall’uomo. Per quanto riguarda le affermazioni di Corona possiamo solo stenderci sopra un pietoso velo. Cordiali saluti.

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