CronacaNews

Rischiare la vita per ipotermia in primavera, due incidenti che invitano a riflettere

Il Ponte del 25 aprile ha regalato ulteriore neve tardiva alle vette italiane. Una manna dal cielo contro la siccità, una limitazione per l’avvio di escursioni di stampo prettamente primaverile. Nonostante i bollettini meteo poco promettenti, c’è chi ha deciso di cimentarsi in uscite in quota, ritrovandosi a sfidare neve e vento sferzante. Due in particolare gli incidenti verificatisi nel weekend, con vittime recuperate in condizioni di ipotermia lieve o grave: il primo con protagonista un gruppo di scout bloccati da una bufera di neve sull’Appennino bolognese, il secondo ai danni di un alpinista sul Gran Sasso. Due episodi che invitano a riflettere sull’importanza della programmazione delle escursioni. Sulla necessità di andare oltre il calendario, coscienti di essere ancora in una fase stagionale intermedia e fortemente variabile, di consultare attentamente i bollettini meteorologici e dotarsi dell’equipaggiamento adeguato alle circostanze.

15 boyscout bloccati da una bufera di neve nel Bolognese

Domenica 24 aprile un gruppo di boyscout è stato colto da una bufera di neve al P.sso dello Strofinatoio sul crinale spartiacque che divide la Toscana dall’Emilia Romagna, nel comprensorio del Corno alle Scale. 15 ragazzi, tutti residenti nella provincia di Firenze, fra loro anche una minore e tutti indossavano la tipica divisa con calzoncini corti. Con loro una accompagnatrice. Sono partiti dal Rifugio Montanaro che si trova nel comune di San Marcello Pistoiese (Pt) diretti al Rifugio Duca degli Abruzzi. Sono partiti nonostante il meteo fosse in peggioramento e il gestore del Rifugio lo avesse sconsigliato.

Giunti al P.sso dello Strofinatoio sono stati colti da una bufera di neve. Costretti a fermarsi per la scarsa visibilità, per il freddo e per il timore di finire su dei salti di roccia hanno chiesto aiuto al 112. Sono circa le 13 e due squadre del Soccorso Alpino e Speleologico delle stazioni Corno alle Scale con una unità cinofila e la stazione M.te Cimone, iniziano ad avvicinarsi alla zona indicata. Le condizioni del terreno e il forte vento non consentivano l’uso degli sci e i tecnici hanno proseguito a piedi.

Nel frattempo il 118 inviava due ambulanze, l’automedica e un pulmino presso l’ambulatorio delle Polle. Il gruppo di Boy Scout viene raggiunto dal personale e riaccompagnato presso la sede del CNSAS dove il medico li ha visitati. Tre di loro, tre donne due di 18 anni e una di 17 anni sono state portate all’ospedale di Porretta per una ipotermia severa. Gli altri ragazzi sono stati caricati dal pulmino delle Croce Rossa e dai mezzi del Soccorso Alpino e portati presso la sede della CRI di Lizzano in attesa dei loro genitori. Presenti sul posto anche i Carabinieri di Lizzano.

Alpinista recuperato in ipotermia sul Gran Sasso

Tra sabato e domenica, gli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo sono stati chiamati a gestire un complesso intervento di soccorso per sul Gran Sasso. Un ragazzo di 27 anni di Torre dei Passeri, in provincia di Pescara, era uscito sabato per un’escursione e aveva pensando di trascorrere la notte al bivacco Bafile, che ha regolarmente raggiunto. A causa delle raffiche di vento che sferzavano la struttura, verso le 2:00 di notte il ragazzo ha deciso di lasciare il bivacco e si messo in cammino per rientrare rimanendo però bloccato dalla bufera di vento e nevischio. Una decisone errata quella di lasciare il rifugio, spiega il Soccorso Alpino sui social, probabilmente presa in un momento di panico.

Il ragazzo ha trovato riparo tra le rocce del canale Moriggia-Acitelli, a quota 2900 metri, sul Corno Grande, dove ha trascorso tutta la notte. Il giovane escursionista, che aveva un principio di ipotermia è stato soccorso e riportato a casa dalle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, dopo una complessa operazione a causa delle avverse condizioni meteorologiche. All’attività di recupero hanno partecipato 24 tecnici, tra questi 17 del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese e 7 della Guardia di Finanza.

Il Soccorso Alpino è stato allertato stamattina dal 118 di L’Aquila, a sua volta avvisato dai Carabinieri di Sulmona. I soccorritori sono subito partiti per recuperare l’escursionista, ma non è stato possibile effettuare il recupero con l’elicottero che ha tentato il decollo da L’Aquila, a causa delle forti raffiche di vento. Difficoltoso per i 24 tecnici e sanitari raggiungere canale Moriggia-Acitelli, anche salendo con la funivia, sempre a causa del vento. Le squadre di soccorso sono arrivate sul canale Moriggia-Acitelli e hanno recuperato il giovane, visitato subito dai sanitari, che hanno riscontrato un principio di ipotermia. Il ragazzo è stato riportato a valle, in buone condizioni di salute.

Tags

Articoli correlati

6 Commenti

  1. Qualcuno spieghi una volta per tutte a sti scout che in montagna si va equipaggiati adeguatamente in base al tipo di escursione, leggendo ed interpretando i bollettini meteo e sopratutto non con i tradizionali e folkloristici calzoni corti e calzettoni!!! Purtroppo ne vedremo ancora una sfilza di situazioni simili.

  2. Gli scout colpiscono ancora! Aspettavo con trepidazione il caso di quest’anno.:-)
    Ma anche l’altro che abbandona il rifugio in piena tormenta è notevole; forse è stato una scout in passato?

  3. Scout sempre con pantaloni corti e mega zaini. Freddo e zecche consigliano pantaloni lunghi. Poi imparare a valutare bene i pesi non è male, zaini con quello che serve e bando ai pesi inutili. Meno fatica e più divertimento nonché maggior energia per togliersi dall’impaccio.

  4. Soluzione:calzamaglia termica color pelle e poi sopra i pantaloni corti! sotto il classico cappello una cuffia di lana o tessuto tecnico.Personalmente ho vecchia giacca di piumino compressa ,un paio di sovrapanntaloni con cerniere laterali e telo alluminato termico.. son venuti utili anche in pieno agosto..con raffiche di vento e mevischio fitto. Zona dolomitica vicina alla pianura veneta…altitudine sopra i 2000.

  5. Abbigliamento invernale ??? Alla fine di Aprile ??? Col riscaldamento del pianeta ??? Dopo l’ inverno più caldo degli ultimi 600 anni ??? Che si è sciolto il polo Nord ??? E in lapponia fanno il bagno d mesi ???
    Scherzate ???!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close