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Poca neve sulle Alpi, sul seracco Whymper si fanno rilievi inediti

Perché non sfruttare un inverno anomalo, scarso di precipitazioni nevose sul versante italiano delle Alpi, per ricavare qualche dato scientifico altrimenti non reperibile? Deve essere stato questo il pensiero degli esperti dell’Area Ghiacciai di Fondazione Montagna sicura che, nei giorni scorsi, sono saliti in quota sulle Grandes Jorasses, nel massiccio del Monte Bianco, per dare uno sguardo al seracco Whymper.

Il seracco, che incombe sul couloir centrale delle Grandes Jorasses, mostra da tempo segni di instabilità, ed è pertanto attenzionato dagli scienziati. Nel settembre 2019 Fondazione Montagna Sicura aveva evidenziato una anomala accelerazione del movimento rispetto al suo trend attuale. Campanello d’allarme cui è conseguita la interdizione della via di salita e del sentiero di accesso al rifugio Boccalatte, fino al maggio 2020, quando gli  esperti hanno escluso la possibilità di crolli significativi a breve termine. Non potendo conoscere il comportamento della massa glaciale su più vasta scala temporale, il Whymper resta un sorvegliato speciale, un po’ come il ghiacciaio Planpincieux.

Accompagnati dalle Guide Alpine dii Coumayeur Gianluca Marra e Edoardo Saccaro, lo scorso 27 gennaio i tecnici della Fondazione hanno realizzato rilievi mai effettuati prima d’ora in inverno, complice per l’appunto lo scarso innevamento.

Come si legge sulla pagina della Fondazione, è stato eseguito un “intervento per la finalizzazione delle misure di temperatura alla base del seracco Whymper alle Grandes Jorasses, a 4100 metri di quota. Lo scarico dei dati aggiornati servirà a validare le misure rilevate durante la campagna di settembre 2021.”

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