Località di montagna

Gran San Bernardo, sci da novembre a giugno

Un polo scialpinistico dove appassionati, neofiti ed esperti possano trovare il loro spazio di divertimento. Una nuova economia della neve, che guarda alla valorizzazione del territorio naturale puntando sulla creazione di servizi, percorsi e opportunità turistiche. Questa la filosofia che sta dietro all’innovativo comprensorio Skialp Gran San Bernardo. Un’idea sviluppata dall’amministrazione comunale di Saint-Rhémy-En-Bosses, concretizzata in un progetto di cooperazione trasfrontaliera Interreg Italia-Svizzera che vede la valle del Gran San Bernardo cooperare con quella svizzera di Bagnes (Verbier).

“Qui lo sci alpinismo si è sempre praticato” svela Ettore Personnettaz, che queste montagne le conosce a menadito. Snowboarder, ama risalire i pendii con la splitboard prima di lanciarsi in adrenaliniche discese nella neve fresca. “Ci troviamo in uno degli ambienti più selvaggi della Valle d’Aosta, con una forte connotazione sci alpinistica”. Un territorio ricco di opportunità, dove si può sciare quasi ogni giorno grazie alle diverse esposizioni dei versanti e dove, negli ultimi anni, sono nati servizi capaci pensati e studiati secondo le esigenze degli sci alpinisti. Oltre 30 itinerari censiti e mappati, discese per i freerider, un avveniristico bivacco e un’app per essere sempre aggiornati sulle condizioni della neve. Ma anche un servizio navetta e la possibilità di scoprire le migliori discese con l’aiuto di guide alpine e maestri di sci.

Ettore, cosa offre la Valle del Gran San Bernardo in inverno?

“Un territorio che non ho remore a definire magico, nella misura in cui sembra cucito addosso agli sci alpinisti. In poco spazio si concentra una grande varietà di itinerari, con esposizioni e caratteristiche differenti che permettono, potenzialmente, di sciare tutti i giorni fino a stagione inoltrata. Addirittura fino a giugno, su alcuni pendii.”

Gli sci alpinisti devono amare un territorio con queste caratteristiche…

“Assolutamente! Alcune gite fanno ormai parte delle grandi classiche della Valle d’Aosta, come quelle che risalgono i valloni di Serena, Citrin e Flassin. Questo senza poi dimenticare il Colle del Gran San Bernardo, con la possibilità di fare tappa all’accogliente Ospizio sempre aperto e molto ben organizzato per gli sci alpinisti.”

Un’area che offre molte opportunità. Quali sono le mete più ambite e affascinanti?

“Grande classica, e introduzione allo sci alpinismo nella zona, è la salita al Col Serena. Si tratta della meta più celebre e sicuramente la più frequentata. Se invece vogliamo vivere un’immersione nell’ambiente non posso che consigliare il Col de Flassin o il Mont flassin risalendo l’omonimo vallone. Dalla cima si gode di uno dei panorami più belli che, partendo dalla valle del Gran San Bernardo, si apre sulle Grandes Jorasses e sul Monte Bianco, arrivando ad abbracciare tutta la parte nord occidentale della Valle d’Aosta.”

Dopo la salita viene la discesa. Cosa ci consigli?

“Dal Mont Flassin, monitorando le condizioni, di guardare al suo versante nord. Si arriva in un’altra valle, ma merita per le emozioni che ogni curva sa regalare.

Parlando in generale le opportunità per divertirsi in discesa sono davvero molte e, cosa non scontata, offrono possibilità a tutti i livelli di preparazione. I novizi possono sperimentare le loro prime discese nella polvere con la facile Cima di Monteret, anticima del Monte Paglietta. La salita si sviluppa quasi interamente nel bosco, e può essere una valida alternativa per le giornate dove le condizioni non sono perfette.”

Per chi invece cerca discese adrenaliniche?

“Oltre alla nord del Monte Flassin direi Punta Valletta, salita dal Vallone di Citrin. Parte nel bosco, poi continua in un ambiente sospeso fino a raggiungere la base della montagna. Si tratta di una gita impegnativa, per il lungo avvicinamento, ma che in discesa offre grandi possibilità e divertimento. Un’alta bella gita è quella che porta ai quasi 2800 metri di Costa Serena; oppure il Grand Creton, oltre i 3000 metri, con discese adatte anche a chi cerca il ripido; e ancora l’Aiguille de Leisasse, dove merita il panorama a 360 gradi che si può ammirare dalle vetta. Tante discese, che si possono concatenare nella stessa giornata grazie al servizio SkiAlp Bus.”

… continua a leggere sullo Speciale Outdoor inverno allegato al numero 114 di Meridiani Montagne.

L’escursione consigliata

Col Serena

Località: Saint-Rhémy-en-Bosses

Partenza: parcheggio di Crévacol [Saint-Rhémy-en-Bosses]

Arrivo: Col Serena [2547 m]

Dislivello: 890 m

Durata: 2 h 30 min (salita)

Lunghezza: 4,9 km

Difficoltà: MS

Informazioni: www.gulliver.it

Descrizione: dal parcheggio procedere in direzione ovest transitando sotto il viadotto del tunnel del Gran San Bernardo e, seguendo la traccia della strada interpoderale, affrontare il primo tratto di percorso in leggerissima salita. Attraversato il torrente di Belle Combe si raggiungono rapidamente i caseggiati di Farettes e Ponty. Costeggiate quindi le prominenze boschive si incontra l’alpeggio di Eteley. Qui virare a sinistra mantenendo il margine del bosco mentre la pendenza aumenta sensibilmente. Si risale lo spoglio pendio sino a raggiungere i casolari di Arp du Bois dessous (1950 m). Tenendo i casolari a destra si prosegue mantenendo inalterata la direzione di marcia. Si supera quindi un nuovo strappo oltre il quale si intravede per la prima volta il colle. Da qui in avanti si susseguono una serie di dossi che anticipano il tratto finale del vallone. Affrontare il primo dei dossi andando dapprima a destra per poi virare a sinistra con una diagonale, mantenendo questo lato anche nel superamento dei dossi successivi. Superato l’ultimo si entra nella parte conclusiva con il colle ormai in vista. Spesso sferzato dal vento sul colle è possibile trovare una cornice da superare. Discesa per l’itinerario di salita.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close