AlpinismoAlta quota

Gelje Sherpa questo inverno al Cho Oyu a caccia del record e di una via nuova nepalese

Di Gelje Sherpa avevamo parlato l’ultima volta lo scorso ottobre dando la notizia della vetta del Kanchenjunga con la cliente Grace Tseng (che sarà al K2 questo inverno) e del suo sogno di diventare il più giovane alpinista a chiudere la corona dei 14 8000. Lo deve fare in 11 mesi per superare il primato di 30 anni e 5 mesi di Mingma David Sherpa, amico e compagno di cordata di Gelje durante l’invernale al K2.

Al momento gli mancano il Broad Peak e il Cho Oyu. Come vi avevamo raccontato, tra i due giganti il più complicato è il secondo e non per ragioni alpinistiche, ma burocratiche. Infatti, la via normale del Cho Oyu è in Cina, la quale non concede permessi facilmente, men che meno ora con la pandemia, tanto che gli 8000 tibetani non sono mai più stati riaperti agli stranieri da inizio 2020. Il Cho Oyu ha però anche un versante sud-est che appartiene al Nepal, dove sono state aperte alcune vie, ma molto tecniche e difficili. La volontà degli scalatori nepalesi è quella di aprire una nuova via che possa diventare una normale non più dipendente dagli umori cinesi, una volontà espressa lo scorso ottobre da Nirmal Purja, che aveva fissato l’obiettivo per l’autunno 2022.

Gelje Sherpa non sembra però voler attendere e nei giorni scorsi ha annunciato di voler tentare questo inverno di aprire una nuova via sul versante nepalese della montagna. Con lui dovrebbero esserci Nima Dorji Sherpa, Tenging Gyaljen, Pemba Sherpa, Mingma Sherpa, Karma Sherpa e Vinayak Malla. Alpinisti tutti con grande esperienza, anche invernale. L’obiettivo è però allargare la squadra ad altri tre scalatori e per far questo è stata aperta una raccolta fondi. Non faranno parte della squadra Mingma G. Sherpa, che ha dichiarato che la sua famiglia non vuole, e nemmeno Nirmal Purja, che è in ha come piani invernali il Vinson e l’Aconcagua.

La via Gelje Sherpa ce l’ha già in mente e l’ha verificata durante un volo in elicottero lo scorso anno, spiega al portale Explorerweb. Le modalità di salita non sono state specificate, ma probabilmente seguiranno quelle della spedizione nepalese al K2 l’anno scorso; quindi, stile tradizionale e uso di ossigeno. Sarà comunque una bella sfida invernale da seguire.

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