High Summit Cop26

Si è aperta la conferenza High Summit Cop26

Ha preso il via questa mattina a Minoprio l’High Summit Cop26, la conferenza internazionale dedicata alle montagne, ai cambiamenti climatici e allo sviluppo sostenibile organizzata da Mountain Genius.

L’High Summit Cop26 è il primo evento ad ampio respiro organizzato da EvK2Minoprio” ha detto il presidente di EvK2Minoprio, Maurizio Gallo ad apertura dei lavori. “Un’iniziativa che unisce le due anime di EvK2, scienza e avventura, con la formazione degli studenti presso la scuola di Minoprio. Il coinvolgimento dei giovani è fondamentale in questa fase, per far sì che la ricerca di una soluzione al problema dei cambiamenti climatici diventi un loro ideale da perseguire, per far sì che diventino portabandiera di un ideale. Questo senza dimenticare la dovuta attenzione da conferire alle genti di montagna, assolutamente da coinvolgere all’interno del tavolo di dibattito in quanto sono i primi a sperimentare il problema sulla propria pelle.”

“Si tratta di un evento che si colloca tra ciò che accade alle Nazioni Unite e gli allarmi preoccupanti che arrivano da tutti i grandi della Terra sulla necessità di fronteggiare i cambiamenti climatici e ritrovare un equilibro ambientale” l’affermazione di Agostino Da Polenza, ideatore e promotore dell’iniziativa. “Incredibilmente, in questo momento storico, i maggiori conflitti interessano zone montane e questo ci fa alzare gli occhi verso l’alto e ci porta a riflettere sulla necessità di intavolare discorsi multilaterali di carattere internazionale. Bisogna che tutti i Paesi si sforzino nella logica della mitigazione dei cambiamenti climatici e nell’adattamento della comunità umana ai cambiamenti climatici. Il nostro piccolo convegno trae ispirazione dal grande lavoro svolto negli anni dalla comunità internazionale, dalle Nazioni Unite e dalle agenzie della Nazioni Unite, ma vuole essere una scintilla per riprendere in mano il tema della montagna e riportarlo all’interno dei dialoghi internazionali che si stanno svolgendo tra New York e Roma.”

Presente anche il Presidente Generale del CAI, Vincenzo Torti, che si rivolge direttamente ai giovani: “Ci si rivolge spesso ai giovani con captatio benevolentiae. Noi, di un’altra generazione, siamo comunque protagonisti oggi di questa fase delicatissima a livello mondiale. Voi giovani siete invece protagonisti di oggi e, speriamo, portatori di una soluzione che noi oggi intravediamo appena.

I territori montani rivestono un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell’ambiente montano” il messaggio lanciato da Maria Stella Gelmini, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. “Per questo è fondamentale riportare le montagne al centro del dibattito scientifico e politico, da qui lo scopo di High Summit. Si tratta di una sfida che attende di conciliare esigenze di sviluppo con quelle di salvaguardia e gestione di ambienti complessi la cui valorizzazione è fondamentale per la crescita economica”.

Le mostre

Insieme alle sessioni di lavoro dell’High Summit Cop 26, presso la sede della Fondazione Minoprio e di EvK2Minoprio si sono inaugurate le mostre del ciclo “LE MONTAGNE A FONDAZIONE MINOPRIO”.

8 mostre fotografiche dedicate alle montagne e alle tematiche della Conferenza internazionale High Summit Cop26. Rimarranno allestite presso gli spazi di Villa Raimondi e delle Serre di Fondazione Minoprio.

THE MOUNTAIN GENIUS CHALLENGE

a cura di Agostino Da Polenza e Pietro Coerezza, EvK2Minoprio, Minoprio, Como

Un lungo racconto fotografico che parte dai primissimi viaggi di Ardito Desio alla scoperta delle grandi catene montuose dell’Asia, passa per la costruzione del Piramid International Laboratory e arriva fino a oggi con la nascita di Mountain Genius Hub delle Montagne, un progetto nato per raccogliere il know how relativo alla ricerca, alla gestione e alla salvaguardia dei territori montani. Il desiderio profondo che ha guidato uomini e ricercatori lungo questi anni resta in fondo il medesimo: vivere e prendersi cura attraverso la ricerca, la gestione, i progetti di cooperazione dei territori montani e delle popolazioni che li abitano.

SIAMO IN CIMA! LA VETTA DEL K2 E I VOLTI DI UN POPOLO

a cura di Michele Cucchi e Agostino Da Polenza

È il 31 luglio 1954: due italiani, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, conquistano il K2. Erano 30 gli alpinisti che componevano quella spedizione pionieristica, 10 i portatori di alta quota e 5 i ricercatori. Il 26 luglio del 2014, a 60 anni da quella impresa straordinaria, una spedizione composta da scalatori italiani e pakistani raggiunge nuovamente la vetta del K2; gli scalatori italiani, Michele Cucchi e Simone Origone, guidati da Agostino Da Polenza, sono al servizio della prima spedizione pakistana con il compito di onorare la memoria dell’epica impresa del ‘54, spingendo simbolicamente alla conquista della “montagna selvaggia” il popolo pakistano, portando all’attenzione del mondo il Parco del Karakorum cuore naturalistico ed economico di quella parte di mondo. Da quella conquista rinasce anche il popolo pakistano, il legame con la propria tradizione, l’amore per la natura e una nuova possibilità di sviluppo. Attraverso la narrazione di questa impresa la mostra desidera mettere in luce come l’uomo sia sempre mosso da un’attrattiva verso il bello che lo spinge ad affrontare anche le fatiche per ritrovare s stesso.

La mostra è visitabile esclusivamente in versione digitale e si snoda attraverso cinque ambienti che accompagnano i visitatori verso la cima del K2 riproponendo le tappe che hanno percorso gli scalatori. Partendo dalla tenda ci si muove attraverso i campi base fino alla vetta circondati dai paesaggi mozzafiato del parco del Karakorum. Questa mostra è stata realizzata in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anno 2020. Fino al 12 novembre è possibile accedere alla mostra dal sito mountaingenius.org.

2000 METRI SOPRA LE COSE UMANE. I RIFUGI ALPINI: STORIA, TIPOLOGIA, FUNZIONI

di Luca Gibello, Cantieri d’Alta Quota – Minoprio, Como

Una mostra dedicata ai rifugi alpini che ripercorre nel tempo e nello spazio alcune tappe fondamentali della storia della costruzione di rifugi e bivacchi. Una mostra ricca di contenuti tecnici, di grande interesse anche per un pubblico di professionisti. 12 totem prismatici a base triangolare per un totale di 36 teli propongono un’introduzione storica, cui seguono 5 sezioni tematiche (riparo, bivacco, comfort, tecnologia, paesaggio), ciascuna illustrata attraverso 5 realizzazioni ritenute, nel corso della vicenda, emblematiche. Una sequenza di suggestive immagini d’epoca e disegni, affiancati da recenti foto a colori d’autore riprodotte in grande formato.

RIPROGETTARE CAPANNA MARGHERITA

a cura di Graziano Salvalai, Politecnico di Milano – Minoprio, Como

Prosecuzione ideale della mostra dedicata ai rifugi alpini, un focus

tecnico sulla progettazione della ristrutturazione del rifugio più alto d’Europa. Capanna Regina Margherita rifugio per antonomasia, localizzato sulla Punta Gnifetti (4556 m), sul massiccio del Monte Rosa. Questa mostra, di grande interesse tecnico-architettonico, illustra alcuni degli scenari possibili di una ristrutturazione resa particolarmente complessa dalla quota e dal luogo in cui l’edificio è situato.

ENERGIA AD ALTA QUOTA

estratto della mostra fotografica di Cobat, Minoprio, Como

Una mostra fotografica realizzata al termine del progetto TOP RECYCLING MISSION, l’impresa realizzata dal Cobat, in collaborazione con il Comitato EvK2CNR, per sostituire le batterie esauste e i pannelli fotovoltaici del Laboratorio Osservatorio Piramide ai piedi dell’Everest, voluto nel 1987 da Ardito Desio. L’estratto di questa mostra fotografica andrà ad allestire la sala conferenze della Conferenza Internazionale High Summit COP26.

PULIZIE D’ALTA QUOTA

di Paolo Petrignani, Minoprio, Como

“Keep K2 Clean” è una campagna di pulizia condotta per molti anni nel cuore della catena montuosa del Karakorum. Dal 2005 sono state raccolte circa 85 tonnellate di rifiuti sui ghiacciai e ai campi base degli “ottomila” del Karakorum. La spazzatura, raccolta da personale pakistano dipendente dal Central Karakorum National Park, costituitosi per iniziativa del governo del Pakistan e della Cooperazione allo Sviluppo dell’Italia, o volontario specificatamente formato, viene trasportata ad Askole, ultimo villaggio della valle, dove si trova Earth, uno smaltitore di rifiuti installato da EvK2Cnr nel 2007.

La spazzatura proviene dai camp-site lungo il trekking del Karakorum (da Askole al Circo Concordia) e ai campi base dislocati lungo il ghiacciaio del Baltoro: K2, Broad Peak, Gasherbrum 1 e 2, ma anche sulle stesse montagne. Si tratta in prevalenza di rifiuti lasciati dai trekkers e dalle spedizioni alpinistiche a cui si sommano i rifiuti umani, raccolti tramite le toilets installate ai campi e trasportati fuori dal ghiacciaio. Nel corso degli ultimi 6 anni, EVK2CNR-PK  e il Central Karakorum National Park, hanno potuto godere del supporto concreto di MONCLER, azienda particolarmente sensibile nella  salvaguardia dell’ambiente e dei ghiacciai. MONCLER ha anche supportato campagne di sensibilizzazione inviando esperti e fotografi per documentare queste operazioni di Pulizia dei Ghiacciai e facendo campagne di sensibilizzazione nelle scuole del Gilgit-Baltistan. Il fotografo Paolo Petrignani, accompagnato dalla guida alpina Michele Cucchi, ci ha regalato le splendide e umane immagini di questa mostra.

ARCHITETTURE CONTEMPORANEE SULLE ALPI OCCIDENTALI ITALIANE

di Antonio De Rossi e Roberto Dini – Minoprio, Como. Con la collaborazione di Eleonora Gabbarini, Matteo Tempestini, Federica Serra

Architetture contemporanee sulle Alpi occidentali italiane presenta una rassegna di opere che parlano di montagna come territorio da abitare, in cui la progettazione architettonica gioca un ruolo strategico di primo piano, in termini di traduzione di istanze collettive complesse i cui temi ricorrenti sono rigenerazione dei luoghi a base culturale, green economy, valorizzazione e il riuso del patrimonio, turismo sostenibile, riarticolazione e diversificazione degli spazi e delle attività del turismo. Approcci e pratiche che si stanno consolidando e diffondendo grazie a un cambiamento di visione culturale.

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