Cronaca

Dolomiti, in due incidenti perdono la vita due alpinisti

È stato recuperato poco dopo il tramonto il corpo senza vita di un alpinista precipitato sul Lagazuoi. L’uomo, 48 anni di Milano, stava scalando con la sorella la Via del buco quando è caduto. I soccorsi sono stati allertati attorno alle 17.20 dalla donna non riuscendo a vedere il compagno.

Dalle prime informazioni, i due alpinisti in salita erano finiti fuori tracciato e l’uomo accortosi dello sbaglio si stava facendo calare dalla sorella quando all’improvviso è precipitato per una cinquantina di metri finendo su un piccolo terrazzino erboso.

Non potendo avvicinarsi per il troppo vento alla parete, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha trasportato in quota una squadra del Soccorso alpino di Cortina d’Ampezzo. Alcuni soccorritori hanno raggiunto la donna, ferma in sosta, dall’alto e l’hanno sollevata sulla cima, mentre un altro tecnico si è calato fino dall’alpinista caduto, che era privo di vita. Appena il vento lo ha permesso, l’eliambulanza ha recuperato la scalatrice per affidarla all’equipe medica a seguito dei possibili traumi e abrasioni alle mani. L’elicottero è poi tornato in parete in una seconda rotazione per provvedere al recupero della salma e del soccorritore.

Incidente mortale in Val di Fassa

Sempre ieri, in Dolomiti, ha perso la vita un alpinista di 25 anni precipitato per una quarantina di metri mentre si trovava sulla parte finale della via Nixverdruss nel gruppo Roda di Vaè, in Val di Fassa.

Il ragazzo, di Roma, procedeva da primo di cordata quando è caduto probabilmente per il cedimento di un ancoraggio. L’allarme è scattato alle 18.45, a intervenire l’elisoccorso che ha verricellato in parete due operatori della Stazione Centro Fassa. Putroppo, per l’alpinista non c’è stato nulla da fare. La salma è stata recuperata alle 20.

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2 Commenti

  1. È un bollettino di guerra, però bisogna considerare che gli alpinisti sono tanti.
    Mi piacerebbe sapere quanti sono in percentuale gli incidenti nell’alpinismo.

  2. La triste lista …forse non risce ad autoaggiornarsi in tempo reale..Anche un altro caduto nel gruppo del Civetta, torre Trieste, per una discesa in doppia il cui ancoraggio, chiodo con cordino collocato da tempo e noto a tutti i percorritori della via , col tempo si era indebolito.Sostituire con ancoraggio inox cementato sarebbe stato un sacrilegio?
    Purtroppo se nel primo caso non si vuole far perdere un tracciato classico, bisognerebbe usare pennello e colore o uno spray..escamotage non accettati.

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