Cronaca

Bloccati dal temporale per tutta la notte sul Civetta, due alpinisti recuperati dal Soccorso Alpino

Un intervento impegnativo per il Soccorso Alpino quello per il recupero questa mattina di due alpinisti bloccati da tutta la notte in parete dopo essere stati colpiti dal temporale sul 24° tiro della Via Colonne d’Ercole alla Punta Tissi sul Civetta, in Veneto. L’allarme era scattato attorno all’una di notte quando i due scalatori avevano contattato il 118, fradici e infreddoliti.

La missione si soccorso è riuscita a partire in mattinata: alle 6:20 il Pelikan di Bolzano ha imbarcato il Tecnico di elisoccorso di base a Pieve di Cadore ed è volato verso la parete nord ovest del Civetta. Purtroppo, la nebbia non ha permesso l’avvicinamento dell’eliambulanza fino alle 8:30 circa, quando è stato possibile salire in volo sopra la cengia, dove i due alpinisti avevano bivaccato, e calare il tecnico con un verricello di 50 metri. Le nubi si sono richiuse appena il soccorritore e uno dei due scalatori si stavano allontanando con il verricello e, grazie alla bravura di pilota e tecnico aeronautico, il Pelikan è rientrato al Rifugio Tissi. Poiché la nebbia si alzava e richiudeva in tempi brevissimi, l’equipaggio ha atteso una ventina di minuti, finché si è presentata un’apertura tale da permettere il decollo e il recupero del secondo alpinista, avvenuto con le stesse modalità.

Ai due scalatori, che stavano bene, il gestore del Tissi ha fornito abbigliamento asciutto e dato bevande calde. Il Pelikan è rientrato alla base e, passato un altro breve temporale, l’elicottero di Pieve di Cadore è atterrato al Rifugio per recuperare il proprio Tecnico di elisoccorso.

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Un commento

  1. Credo che adesso stiamo esagerando: praticamente tutti gli incidenti delle ultime settimane sono conseguenza di maltempo ampiamente previsto da tutti i bollettini. Ma è giusto che gli operatori del soccorso alpino debbano rischiare la vita per gente che deliberatamente va a cacciarsi nei guai, tanto poi qualcuno arriva a salvarli?
    Sono dei volontari che lo fanno per passione, la loro disponibilità va riservata a chi è vittima di disgrazie difficilmente prevedibili e non per futili leggerezze.

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