Sicurezza in montagna

Rete Radio Montana. Siglato accordo con CNSAS Puglia

Rete Radio Montana, iniziativa su scala nazionale che mette in contatto radio tra loro amatori e professionisti della montagna allo scopo di incrementare la sicurezza reciproca, continua la sua espansione su Alpi e Appennini. Aumentano gli utenti e gli accordi definiti su scala regionale con il Soccorso Alpino e Speleologico. Alla Rete si è aggiunto di recente il CNSAS Puglia.

“Da oggi è attivo uno strumento in più per la sicurezza degli escursionisti pugliesi – scrive in data 31 marzo 2021 il Soccorso Alpino Pugliese sui canali social, aggiungendo che “l’iniziativa non sostituisce i sistemi istituzionali di allertamento degli organi deputati al soccorso tuttavia potrebbe rivelarsi un supporto potenzialmente utile in determinate circostanze. Gli utenti potranno segnalare, in tempo reale, informazioni che possano contribuire a limitare i fattori di rischio col fine di evitare situazioni di emergenza”.

I dettagli di Rete Radio Montana

Scendendo nel dettaglio, per comprendere al meglio come funzioni la RRM, partiamo da chi vi possa aderire. Come si legge sul sito ufficiale www.reteradiomontana.it, accanto alle organizzazioni di soccorso come il CNSAS, possono utilizzare la rete amatori e professionisti della montagna nonché i rifugi alpini.

Gli utenti

Per entrare a far parte della rete bisogna diventare utenti. “Consideriamo “utenti” gli amatori e i professionisti della montagna che hanno aderito alla RRM – si legge ancora sul sito – ovvero ai quali il Gruppo di Lavoro, per il tramite del Responsabile Regionale competente, ha convalidato l’iscrizione (effettuata esclusivamente online su questo sito) e assegnato un Identificativo Radio (strettamente personale) con il quale qualificarsi nelle comunicazioni radio che avvengono sul CANALE 8-16 e sul canale RRM VHF/DMR“.

L’iscrizione può essere effettuata esclusivamente se si pratica almeno una delle seguenti attività outdoor:

Attività amatoriali

  • escursionismo (anche con attrezzature), trekking, hiking, trail running
  • alpinismo, sci alpinismo, arrampicata (roccia e ghiaccio)
  • mountain biking
  • ricerca funghi, survival, bushcraft
  • volo libero (parapendio o deltaplano)

Attività professionali

  • guida alpina
  • accompagnatore di media montagna
  • guida ambientale escursionistica

I due canali radio

Come anticipato, sono due i canali radio a disposizione per le comunicazioni.

“Il “CANALE 8-16” è la frequenza radio principale della RRM. Esso è sintonizzabile da qualsiasi apparato radio rice-trasmittente del tipo PMR-446, selezionando il canale 8 e impostando allo stesso il codice CTCSS 16 (chiamato anche “tono”, “subtono”, “tono subaudio” o erroneamente “sottocanale”). Gli aderenti alla RRM dovranno utilizzarlo esclusivamente per scopi di sicurezza in montagna, quali prevenzione ed emergenza. Qualsiasi utilizzatore della banda PMR-446, compresi gli utenti della RRM, sono tenuti ad utilizzare apparati radio omologati (dispositivo portatile con antenna fissa non sostituibile e potenza in trasmissione di max 0.5 Watt), come previsto dalle normative vigenti”.

Il canale “RRM VHF/DMR” è invece “la frequenza radio sperimentale della RRM. Esso è sintonizzabile da specifici apparati professionali digitali del tipo DMR Tier II, operanti in banda VHF e dotati di GPS. Gli aderenti alla RRM dovranno utilizzarlo esclusivamente per scopi di sicurezza in montagna, quali prevenzione ed emergenza”.

Prevenzione ed emergenza

La Rete Radio Montana non nasce dunque soltanto per segnalare emergenze ma anche per prevenire.

“Prevenire significa mettere in atto azioni e applicare conoscenze che possano contribuire a limitare i fattori di rischio in montagna, col fine di evitare situazioni di emergenza. Con la RRM si vuol dare l’opportunità ai suoi utenti di segnalare in tempo reale informazioni che potrebbero tornare utili a chi, da lì a poco, passerà nella medesima zona (pericoli oggettivi individuati lungo un itinerario; condizioni meteorologiche avverse; stato di agibilità di sentieri e vie ferrate; supporto da parte dei rifugi aderenti)”.

Per emergenza in montagna si intende invece “una situazione in cui la vita umana è compromessa”, ovvero:

  • smarrimento (perdita dell’orientamento, che potrebbe evolvere anche in problematiche di tipo medico-sanitario);
  • malore (come il colpo di calore, l’infarto, un calo improvviso della pressione arteriosa, etc.);
  • lesione traumatica (una frattura o una ferita a seguito di un incidente, come la caduta).

“A tali situazioni (che possono coinvolgere direttamente se stessi, il nostro compagno di avventure o una qualsiasi altra persona che incontriamo durante la nostra attività outdoor) deve far seguito, senza indugio, l’allertamento degli organi di soccorso”.

Sul sito di Rete Radio Montana è anche disponibile un elenco in continuo aggiornamento degli interventi di soccorso che hanno visto la Rete giocare un ruolo chiave.

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