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Marzo, tempo di risveglio per gli orsi. In Trentino aumentano gli avvistamenti

La primavera è alle porte, in termini di calendario. Ma per gli orsi, complici soprattutto le temperature elevate delle scorse settimane, dai toni più che primaverili, è già tempo di risveglio. Come si legge nel report di febbraio del Rapporto Orso e Grandi Carnivori del Trentino, nella seconda metà di febbraio hanno iniziato infatti ad aumentare gli avvistamenti degli esemplari.

C’è chi in letargo non è andato affatto

Alcuni orsi, come avevamo avuto modo di raccontare nel mese di gennaio, in letargo non sono proprio andati. Un fenomeno nella norma, che non deve destare preoccupazione. “Nel mese in oggetto la grande maggioranza degli orsi si trova in ibernazione – riportava l’aggiornamento di dicembre del Rapporto – . Tuttavia, come spesso accade anche in altre popolazioni di orsi bruni del sud dell’Europa, anche quest’anno alcuni orsi sono rimasti in attività nonostante le abbondanti precipitazioni nevose, favoriti dalla notevole presenza di faggiola, il seme del faggio che, in alcuni casi, cercano anche sulla pianta”.

Febbraio. Temperature primaverili favoriscono il risveglio

Gli esemplari in letargo, come riporta il report, nel mese di febbraio hanno proseguito quasi tutti il periodo di ibernazione invernale. In merito agli orsi mai andati in letargo, risulta che “almeno tre nuclei famigliari composto da femmine con i relativi cuccioloni del 2020 sono rimasti in attività, pur limitandosi a piccoli spostamenti in aree ristrette, in zone impervie e tranquille. Un ulteriore esemplare, a dicembre e gennaio già autore, in Val di Sole e Val di Rabbi, di ripetute incursioni ai danni di apiari non difesi dalle recinzioni elettrificate a causa della molta neve presente al suolo, è risultato essere attivo anche nella prima parte del mese di febbraio, con una ulteriore visita (senza danni di rilievo) a un apiario precedentemente e più volte visitato”.

“Nella seconda parte del mese – prosegue il report -, come accade in genere, ma quest’anno probabilmente anche in conseguenza di temperature improvvisamente e nettamente sopra media, gli indici di presenza riferiti alla specie sono via via aumentati: segnalazioni relative ad avvistamenti, piste su neve o fototrappolaggi provengono dalla zona Comano, Fiavé e Bleggio Superiore, dalla Val d’Algone, da Castel Condino, da Avio, Villa Lagarina e Nago Torbole, da Tuenno e dall’altopiano della Predaia in Val di Non. A livello di danni, al di là di un paio di visite ad apiari in zona Daone, si registra la predazione di 3 asini a Roncone, avvenuta nel corso di un unico evento”.

E mentre gli orsi si risvegliano, risulta quasi pronto alla divulgazione il Rapporto Grandi Carnivori 2020, che sarà reso disponibile sul sito istituzionale www.grandicarnivori.provincia.tn.it.

Chi chiamare in caso di emergenza

La Provincia ricorda che, come ogni anno, dal 1 marzo è tornata in attività la Squadra di emergenza, costituita da due operatori del CFT (Corpo Forestale Trentino) e eventualmente dal veterinario di riferimento. Servizio attivo h24 tutti i giorni dal 1 marzo al 30 novembre di ogni anno e, in circostanze particolari, attivabile anche al di fuori di tale periodo.

Il numero di riferimento da contattare per richiedere l’intervento della Squadra è il 335 770 5966. Il numero delle emergenze legate ai Grandi Carnirovi (orso e lupo), attivo nella Provincia Autonoma di Trento 365 giorni l’anno e h24.

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