Pareti

Cazzanelli e compagni aprono 3 nuove vie di misto moderno sulla nord della Gran Sommetta

Ci sono tre nuove vie sulla parete nord della Gran Sommetta. Una cima di 3166 metri sullo spartiacque tra la Valtournenche e la Val d’Ayas. Struttura molto particolare, soprattutto per la sua roccia calcarea che la differenzia notevolmente dal contesto. La sua parete nord è uno dei panorami quotidiani della guida del Cervino François Cazzanelli, “sta proprio di fronte al ristorante che gestisce mia mamma. L’ho osservata a lungo e penso che possa diventare un buon sito per il misto moderno”. Secondo il ragazzo ha del potenziale che aspetta solo la giusta occasione per essere scoperto. Ecco allora che i primi freddi giorni di dicembre diventano una buona occasione per andare a verificare concretamente le possibilità. Il gruppo è vario, ne fanno parte François, Emrik Favre, Jerome Perruquet e Stefano Stradelli. In tutto vengono aperte tre vie, due più impegnative e una più facile.

Quelle più dure presentano quattro tiri e difficoltà massime di M7. “Mentre Sali sembra di scalare in Dolomiti, su questo calcare che senza il freddo e il ghiaccio sarebbe impraticabile e pericoloso. Veramente interessante per il misto moderno. Particolare lo stile scelto, “abbiamo voluto arrampicare in stile trad, quindi soste fatte con chiodi classici mentre il resto va protetto con protezione veloci”. “Mi ha fatto piacere condividere questa esperienza con dei giovani alpinisti local che stanno crescendo dimostrando di avere dell’ottimo potenziale” conclude Cazzanelli. A vedere la foto della parete un po’ di spazio per fare qualcosa di interessante rimane ancora. Come sempre una bella storia di esplorazione sulle montagne di casa.

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