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L’ultima sfida. Gli Ottomila d’inverno

Alpinismo invernale. È la ricerca del limite definitivo, nelle condizioni più estreme per il corpo e per lo spirito. Solo una manciata di alpinisti è abbastanza forte da salire a più di ottomila metri di altitudine con temperature che scendono a 50 gradi sotto zero e venti che soffiano a 150 chilometri l’ora. È la prova suprema, l’ultima frontiera, l’ultima sfida.

Il recupero spettacolare di Elisabeth Revol sul Nanga Parbat nel gennaio 2018 da parte di Denis Urubko e Adam Bielecki, così come il tentativo di salvataggio di Daniele Nardi e Tom Ballard del 2019, hanno portato alla ribalta mediatica una pratica ancora poco conosciuta: l’himalaysmo invernale. Ma chi sono gli alpinisti che si dedicano a questa disciplina oltre ogni limite? Quali sono le motivazioni che li spingono e qual è la storia di questo modo di fare alpinismo? Pochi osano avventurarsi in Himalaya durante la stagione più ostile. E moltissime, per contro, sono le tragedie avvenute. Grandissimi alpinisti, come Anatolij Boukreev e Jean-Christophe Lafaille non sono mai più tornati indietro. Eloquente è la testimonianza dell’italiano Simone Moro, una delle figure di punta dell’alpinismo invernale, così come affascinanti sono i dialoghi con la Revol e i suoi soccorritori, instancabili “Guerrieri del ghiaccio”, come sono stati definiti gli alpinisti polacchi, specialisti dell’inverno.
Attraverso una minuziosa ricerca e interviste ai protagonisti diretti (come, ad esempio, Krzysztof Wielicki e Leszek Cichy, che per primi hanno salito un Ottomila in inverno, l’Everest, ma anche la stessa Revol, Moro, e altri ancora), le autrici di “L’ultima sfida. Gli Ottomila d’inverno” (Corbaccio, 2020) hanno deciso di entrare in questo universo insensato, restituendo un libro che si rivolge a tutti coloro che sono affascinati da questi “conquistatori dell’inutile”.

Le autrici

Émilie Brouze è nata nel 1988 nell’Alta Savoia, vicino a quelle montagne che ha presto imparato a conoscere nelle sue passeggiate domenicali. Laureata in giornalismo a Grenoble, lavora nella redazione parigina di Rue89 e dell’ObsBérénice Rocfort-Giovanni è nata nel 1984 a Enghien-les-Bains (Val d’Oise). Laureata in giornalismo alla Sorbonne, lavora dal 2006 al Nouvel Observateur. La sua passione per la montagna è nata dopo aver letto il bestseller di Jon Krakauer, Aria sottile.

Titolo: L’ultima Sfida. Gli Ottomila d’inverno
Autori: Émilie Brouze e Bérénice Rocfort-Giovanni
Editore: Corbaccio
Pagine: 162
Prezzo: 18 €

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