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Giornata di chiusura del Trento Film Festival. É tempo di premiazioni!

Consegna delle Genziane e dei Premi ITAS

Il Trento Film Festival corre veloce e domani, mercoledì 2 settembre, andrà in scena la giornata conclusiva di questa speciale 68esima edizione post lockdown. Tanti gli eventi in programma. Scopriamoli insieme.

Consegna delle Genziane e premi ITAS

Iniziamo con il Gala di Premiazione che vedrà la proclamazione dei film vincitori delle Genziane e la consegna dei premi ITAS del Libro di Montagna, concorso giunto alla sua 46esima edizione. Evento che sarà fruibile SOLO in streaming alle ore 19.30 sui canali Facebook e Youtube del Trento Film Festival, con la presentazione di Michelangelo Felicetti e le musiche di Nicola Segatta, Riccardo Barba e Federico Negri.

Il film vincitore della Genziana d’Oro – Grand Prix Città di Trento sarà poi proiettato alle 21.15 nell’Arena di Piazza Fiera, mentre la proiezione del vincitore della Genziana d’Oro CAI – Club Alpino Italiano verrà proiettato alle 21.00 al Cinema Nuovo Roma.

“Nomad”, una proiezione speciale per chiudere il Festival

Il 68° Trento Film Festival si chiuderà con una serata evento, la Proiezione speciale di “Nomad: in the Footsteps of Bruce Chatwin” (Regno Unito / 2019 / 89′) alle ore 21.30 al Supercinema Vittoria. Il film, diretto da un maestro caro al festival come Werner Herzog, è dedicato al grande scrittore inglese Bruce Chatwin. Protagonista immancabile nella libreria di ogni appassionato di viaggi e avventure. Nell’occasione verrà assegnato a Herzog il Gran Premio 2020 dell’International Alliance for Mountain Film. Prossimamente nelle sale italiane grazie a Wanted, “Nomad” ricordiamo non essere disponibile sulla piattaforma del Trento Film Festival online.

Dai Ragni di Lecco a Roberto Mantovani. Gli incontri da non perdere!

Tra i numerosi incontri in programma da mattina a sera a Trento e ulteriori località del Trentino, vi consigliamo di segnare in agenda l’appuntamento con “Una storia di uomini e montagne: i Ragni di Lecco” alle 11.00 a Palazzo Roccabruna, con la presentazione del libro di Serafino Ripamonti I Ragni di Lecco” (Rizzoli), che ripercorre le tappe più importanti della storica associazione di alpinisti.

Alle 14.00 a Passo Rolle (Tonadico) andrà invece in scena “La sfida di ghiaccio: esplorare il mondo arrampicando su ghiaccio, roccia e drytooling”. Story trekking con Angelika Rainer, più volte campionessa mondiale di arrampicata su ghiaccio, e prima e unica donna al mondo ad avere scalato una via di Drytooling di grado D15. Considerate le previsioni meteo che annunciano maltempo al Rolle, Angelika Rainer farà una diretta Instagram sulla pagina delle Donne di Montagna.

Alle 17.00 prenderà il via online (pagina Facebook @satcentrale) il convegno di estrema attualità “Covid e montagna”, in collaborazione con la Società Italiana di Medicina di Montagna e la Commissione Medica della Sat, che propongono una serie di riflessioni su come la pandemia abbia modificato il nostro vivere la montagna, e come la montagna stessa possa aiutarci ad adattarci ad una situazione difficile, passando per le analogie e le differenze con la spagnola, il legame tra il covid, la salute e l’ambiente e l’impatto della malattia sulla psicologia di chi vive la montagna.

Al Giardino del MUSE, alle 17.30 Ester Armanino e Nicola Magrin presenteranno “Una balena va in montagna” (Salani Editore e CAI), vincitore della sezione “Libri per ragazzi” del Premio ITAS 2020: la storia di un incontro tra un bambino che non ha mai visto il mare e una balena che sogna le montagne, per raccontare attraverso le illustrazioni il rapporto tra uomini e animali. Evento a cura del CAI, in collaborazione con ITAS Mutua, consigliato dai 6 anni in su.

Alle 18.00 alla Sala Conferenze del MUSE, Roberto Mantovani – in dialogo con con Marco Ribetti – presenterà poi il suo Ciak! Si Scala. Storia del film di alpinismo e arrampicata”, una piccola enciclopedia che ripercorre la storia del cinema d’alpinismo dalle origini fino a oggi. Un viaggio affascinante alla scoperta degli inizi pionieristici del muto e del bianco e nero, passando per il Cervino del 1901 fino ad arrivare agli exploit estremi riprodotti in digitale nel terzo millennio. Evento a cura del CAI, con la collaborazione dell’International Alliance for Mountain Film e del Museo Nazionale della Montagna di Torino.

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