Lo spettacolo delle Tre Cime di Lavaredo grazie a due nuove webcam
Con le loro webcam ci hanno permesso rimanendo a casa di osservare i tramonti e le albe sul Monte Rosa dal rifugio più alto d’Europa, Capanna Margherita, e dalla Gnifetti; ma anche sbirciare i colori delle fioriture della piana di Castelluccio di Norcia e le nuvole danzare tra cime delle Dolomiti.
Stiamo parlando di Scenari Digitali, startup tutta umbra di Foligno che si occupa di information technology, con una particolare esperienza in sistemi webcam stand alone in ambienti montani. I loro sistemi webcam sono integrati con applicazioni software proprie, che consentono di generare timelapse daily, brevi filmati che riepilogano in pochi minuti l’intera giornata, evidenziando la dinamica delle nubi, l’innevamento, i fenomeni atmosferici, valorizzando il paesaggio, l’evoluzione dei colori nelle stagioni. Una vera e propria finestra virtuale sulle montagne e i panorami più belli.
Lo scorso weekend la squadra di Scenari Digitali, composta da Leonardo, Luciano, Massimiliano e Jessica, è partita da Foligno per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo e attivare due nuove webcam. Una “spedizione” di tre giorni, che ci hanno raccontato.
Diario di viaggio
Venerdì 3 luglio 2020
Lasciamo l’Umbria per la prima volta dopo il periodo Covid, un po’ arrugginiti dal lungo periodo di inattività per il lockdown, ma entusiasti per questa spedizione in uno dei luoghi più spettacolari delle Dolomiti, le Tre Cime di Lavaredo. Il nostro progetto “webcam & timelapse” consiste nell’attivazione di due punti di ripresa webcam stand alone, entrambi alimentati con energia solare e connettività internet wireless, appositamente realizzata nei due punti di attivazione, il rifugio Locatelli – Innerkofler a 2450m del CAI di Padova e alla Langalm proprio a ridosso delle imponenti pareti di roccia verticale.
La piattaforma web da noi sviluppata consente di generare timelapse daily da punti di ripresa webcam, brevi filmati dall’alba al tramonto, che riepilogano l’intera giornata, la dinamica delle nubi, esaltano il paesaggio e mostrano elementi della Natura che spesso sfuggono all’occhio distratto…
Siamo nel regno di Emilio Comici che conquistò la Cima Grande nel 1933 fino ad allora ritenuta inaccessibile, ma ancor prima zona di battaglia tra austriaci e italiani durante la prima guerra mondiale, ci piace ricordare Viktoria Savs, la prima soldatessa eroina dell’esercito austriaco che si finse uomo per potersi arruolare, o ancora l’aviatore Antonio Locatelli e la guida alpina Sepp Innerkofler ai quali è intitolato il Dreizinnenhütte, in qualche modo ci piace pensare che stessero lì, curiosi ad osservare il nostro intento di attivare webcam e poter mostrare la straordinaria bellezza di questo luogo dolomitico nel web.
La strada scorre veloce, un temporale ci accoglie in trentino, il pensiero è già all’indomani, al trasporto dei materiali, all’attivazione. Facciamo tappa a Trento.
Sabato 4 luglio 2020 – rifugio Locatelli Innerkofler 2450m
Raggiungiamo il rifugio Auronzo in mattinata, un po’ in ritardo rispetto al programma, la strada di accesso al parcheggio è infatti chiusa, il parcheggio è infatti completo, la coda di automobili ci impediscono di raggiungere la sbarra per salire, non riesco bene a comprendere come si possa rinunciare a salire per sentieri e scoprire le Tre Cime passo dopo passo e preferire la salita in macchina!
Abbiamo molto materiale da trasportare fino al rifugio, il pickup del gestore Hugo Reider ci porta in poco tempo alla meta, la vista sulle Tre Cime ti conquista in pochi istanti, il lavoro ci attende, il primo step sono l’istallazione di due moduli solari per 550wp, necessari per alimentare la strumentazione e rendere il sistema energeticamente indipendente, con una autonomia sufficiente a garantire il funzionamento anche nelle corte e gelide giornate invernali. Sarà una webcam alimentata ad energia solare, CO2 free.
Con l’aiuto di Florian procediamo veloci, i pannelli solari sono già fissati alla parete, predisponiamo i cablaggi, terminiamo la configurazione degli apparati, fissiamo la webcam ed una parabola per completare la tratta wireless fino alla Langalm, che ci consentirà di attivare il secondo punto di ripresa il giorno successivo. La giornata è splendida, le Tre Cime ci scrutano…
In serata ecco le prime immagini, le Tre Cime sono conquistate nel web!
Si cena in rifugio, distanziati, cibo buonissimo e abbondante secondo tradizione tirolese. Si va in branda con un occhio allo smartphone per visualizzare il primo timelapse e l’altro fuori della piccola finestra della nostra stanza che ci regala una vista splendida con la luna che sorge dietro la Cima Grande.
Domenica 5 luglio 2020 – Langalm 2283m
Sveglia di prima mattina, qualche scatto rubato alle prime luci dell’alba e siamo già sul sentiero per raggiungere la Langalm. Attraversiamo il pianoro proprio sotto le Tre Cime, ci accolgono Josep e Khati, una meravigliosa torta al grano saraceno con mirtilli ed un delizioso succo di lampone, una splendida ospitalità , questo è l’Alto Adige!
La Langalm, è una piccola malga con una vista strepitosa a ridosso delle pareti nord delle Tre Cime Lavaredo, le bandierine colorate animate dal vento ci salutano come un giorno di festa, si attiva per la prima volta una webcam. La connessione internet è già attiva, la tratta wireless è a vista con il rifugio Locatelli, l’impianto fotovoltaico della malga ci fornisce energia, la webcam è già ben salda alla trave in legno di abete del tetto, i cavi sono già dentro, colleghiamo il router e siamo online.
Ripartiamo, consapevoli di aver fatto una piccola impresa, un’attivazione in montagna nasconde sempre insidie ed imprevisti, come salire una via di arrampicata, serve tenacia e senso di avventura, tecnologia e montagna, le nostre passioni che ci hanno condotto alla vetta.
Il progetto Webcam “Tre Cime di Lavaredo” è realizzato in collaborazione con Dreizinnenhütte 2450m rifugio A.Locatelli S.Innerkofler, Langalm e grazie al contributo dell’associazione turistica Sexten, Drei Zinnen Dolomites. Ringraziamo in particolare il gestore e lo staff del rifugio Locatelli Hugo Reider ed i gestori della Langalm Josep e Khati per la splendida accoglienza ed il supporto logistico.
Scusate se noto una piccola incongruenza:
– “non riesco bene a comprendere come si possa rinunciare a salire per sentieri e scoprire le Tre Cime passo dopo passo e preferire la salita in macchina!”
– “Abbiamo molto materiale da trasportare fino al rifugio, il pickup del gestore Hugo Reider ci porta in poco tempo alla meta”
Premesso che ABOLIREI le macchine in montagna in generale, la domanda è: per voi (professionisti) va bene salire con le jeep del gestore per fare foto e filmati, mentre un non-professionista che vuole salire cmqe a farsi le sue, deve per forza salire a piedi? Mah. Forse sarebbe meglio che TUTTI evitassero di salire con le macchine (gestori a parte) e, se volete fare i timelapse con attrezzatura complicata, uste portatori come in Himalaya.