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Monte Vinson

Quello del Vinson è un grande massiccio montuoso appartenente al continente antartico. Ha una lunghezza di 21 chilometri e una larghezza di 13. È la cima più alta della catena del Sentinel Range, ed è una delle sette vette più alte di ogni continente (Seven Summits). Si trova a circa 1200 chilometri a est rispetto al Polo Sud e affaccia sulla banchisa di Ronne.

Scoperto nel 1958 dalla U.S. Navy durante un sorvolo aereo il suo nome è un omaggio a Carl Vinson, membro del congresso degli Stati Uniti, grande sostenitore dell’esplorazione antartica.

Non è una vetta estremamente difficile dal punto di vista tecnico, ma l’inospitalità del territorio in cui si trova unitamente alla difficoltosa organizzazione logistica la rendono una cima per pochi. A oggi solo poche migliaia di persone sono riuscite nel loro intento di scalare i 4892 metri del Vinson.

Geografia

Circondato dai ghiacci il monte Vinson rappresenta un unicum sul Pianeta. A nord-ovest si trova il ghiacciaio di Branscomb; a sud-ovest e sud quelli di Nimitz e Gildea; infine, a est, i ghiacciai Dater Hinkley.

Il massiccio comprende sia l’altopiano principale del monte Vinson con le sue piche cime oltre i quattromila metri, che diverse creste laterali orientate in direzione sud-ovest e nord-est.

La prima salita

Scoperto nel 1958 il Vinson ha fin da subito suscitato curiosità e desiderio esplorativo. Passarono infatti solo cinque anni tra il suo primo avvistamento e le prime richieste di poter scalare la montagna. Furono due gruppi alpinistici appartenenti all’American Alpine Club (AAC) a fare le prime pressioni sulla National Science Foundation allo scopo di organizzare una spedizione diretta alla più alta cima dell’Antartide. Nella primavera del 1966 i due proponenti si fusero insieme su pressione della National Science Foundation, quindi venne scelto un capospedizione. Unanimemente si propose il vittorioso leader che per primo riuscì a violare il Gasherbrum I nel 1958 (Pete Schoening e Andy Kauffman in vetta): Nicholas Clinch.

La spedizione, denominata American Antarctic Mountaineering Expedition (AAME) 1966/67, poté quindi partire alla volta del plateau antartico con il sostegno economico dell’American Alpine Club e della National Geographic Society. Per la logistica ebbero invece il supporto della U.S. Navy e della National Science Foundation. Per la parte alpinistica venne costituito un team formato da alpinisti e ricercatori, in tutto dieci uomini.

La parte più corposa e difficile della spedizione fu la gestione logistica di uomini e avvicinamento. Il viaggio di avvicinamento fu infatti spezzato in più parti: gli uomini raggiunsero prima la Nuova Zelanda; quindi vennero trasportati alla base americana di McMurdo Sound, in Antartide; da qui, con un C-130 Hercules, raggiunsero la base della montagna. La salita alla vetta (dal versante ovest) fu rapida e veloce, senza particolari problemi. Gli alpinisti raggiunsero tutti la cima del Vinson, i primi il 18 dicembre, gli altri tra il 19 e il 20.

Salite degne di nota

Guida al Vinson

La scalata del monte Vinson non presenta particolari problemi tecnici e non è molto difficile. Le complicazioni maggiori sono date dall’inospitalità del territorio antartico con le sue temperature che raggiungono i parecchi gradi sotto lo zero, il forte vento e la generale desolazione che offre questo immenso deserto bianco. Inoltre, il Vinson non è affatto economico. Una spedizione può arrivare a costare (includendo tutti i trasferimenti aerei) circa 35mila Euro.

Per raggiungere il Vinson dall’Italia è necessario volare prima su Punta Arenas (Cile). Da qui partono i voli diretti al campo di Union Glacier, sul plateau antartico. Già questa esperienza vale tutto il viaggio. Il volo dura 4 ore e 15 minuti permettendo ai viaggiatori di osservare dall’alto la Terra del Fuoco, il temuto stretto di Drake e poi la vasta pianura antartica. Già dall’aereo sarà possibile, nelle giornate di cielo terso, osservare in lontananza la meta finale innalzarsi monolitica sul piattume circostante. L’ultimo trasferimento aereo è quello che porta gli alpinisti da Union Glacier al campo base del Vinson. Da qui in quattro giorni, meteo permettendo, si raggiunge la cima.

Se si è ottimi alpinisti e, soprattutto, logisti è possibile organizzare la spedizione al monte Vinson in autonomia. Altrimenti è consigliabile rivolgersi alle poche e affidabili agenzie specializzate nei viaggi in questo continente, in modo da assicurarvi che tutto vada nella giusta direzione. La più nota. e maggiormente specializzata, è la Antarctic Logistics & Expeditions (ALE).

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