Cronaca

Recupero in notturna di tre cordate sulla Grande delle Tre Cime di Lavaredo

Si è concluso verso le 2 di notte di domenica 14 giugno l’intervento del Soccorso alpino di Auronzo in supporto a tre cordate in difficoltà nella scalata dello Spigolo Dibona sulla Grande delle Tre Cime di Lavaredo.

Alle 19 circa di sabato 13 giugno, la Centrale del 118 era stata contattata da due cordate di amici che chiedevano informazioni. I quattro alpinisti avevano terminato la via sbagliando uscita e si erano ritrovati, anziché sull’ampia Cengia Grande a 2.800 metri di quota, su un terrazzamento sottostante, dove alcune chiodature possono trarre in inganno. Era stato quindi loro detto di salire più sopra per ritrovare il percorso corretto.

Una terza cordata di due rocciatori, che si era invece attardata nella progressione e si trovava ancora a un paio di tiri dalla Cengia Grande, ha successivamente chiesto il supporto di una squadra, vista la presenza di nebbia e le previsioni di maltempo per le ore successive.

Avvio dei soccorsi

L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha quindi imbarcato due soccorritori e li ha calati con un verricello di 15 metri sulla vetta della Cima Grande. Da lì i tecnici hanno raggiunto i primi quattro scalatori, L.B., 32 anni, di Seveso (MB), A.M., 32 anni di Riva del Garda (TN), F.L., 48 anni, di Lainate (MI), e J.K., 32 anni, austriaco – risaliti sulla Cengia Grande e fermatisi lì come loro consigliato – attrezzando con corde un tratto innevato e scavando degli scalini per agevolare il passaggio a ritroso.

Uno dei soccorritori è quindi andato incontro alla terza cordata, allestendo una sosta sulla verticale e aiutando il primo rocciatore uscito in cengia a recuperare il compagno: Insieme ai due, F.P., 64 anni, di Lainate (MI) e G.F., 36 anni, di Darfo (BS), si è poi ricongiunto al resto del gruppo. I soccorritori e i sei alpinisti si sono spostati sulla normale e hanno iniziato la discesa dalla Grande arrivando alla Chiesetta alla base della parete alle 2.

Alle 20.30 era inoltre scattato l’allarme per una turista di origini cinesi di 51 anni, che si era separata dal marito durante il giro delle Tre Cime e non era più rientrata. La donna è stata ritrovata da una squadra del Soccorso alpino di Auronzo portatasi in fuoristrada nella Zona di Forcella Lavaredo e poi scesa a piedi per controllare nella nebbia, ed è stata riaccompagnata al Rifugio Auronzo.

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5 Commenti

  1. Non capisco perchè con una giornata incerta dal punto di vista meteo e così presto in stagione così tanta gente vada ad impelagarsi su una via che non nè breve nè semplice, nonostante il grado di difficoltà non elevato. Meno male che è andato tutto bene.

  2. Siamo passati sotto alle 17.00 circa e abbiamo visto una cordata che era circa a metà dello spigolo.. mi piacerebbe sapere a che ora hanno attaccato la via..

  3. Da casa è sempre facile, però in questa stagione è l’unica via dove di sicuro si può trovare neve sui terrazzamenti e anfratti che possono rallentare cordate non allenate, visto la via con difficoltà basse. Tutti possiamo sbagliare ma la scelta della via ed il meteo incerto fanno pensare.

  4. Penso sia molto probabile che queste persone avessero scelto la via allegramente in base alle relazioni di difficoltà e non avessero la minima idea di dove fossero e dove salissero.
    Magari adesso hanno capito qualcosa, si informeranno e cercheranno di imparare cosa sia l’andare in montagna.
    Ma vista l’età sono dubbioso.

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