Cronaca

Fase 2: dal 4 maggio sentieri e montagne ancora chiusi, che errore professor Conte!

Domenica 26 aprile il Presidente del Consiglio ha spiegato agli italiani le regole che entreranno in vigore il 4 maggio. Grazie alle sue parole sappiamo quando riprenderanno a lavorare baristi e creativi della moda, calciatori e toelettatori di cani. Commercialisti, gestori di supermercati e operai di molti settori non si sono mai fermati. 

Nelle parole di Giuseppe Conte, e nel decreto, che le segue manca una cosa. La libertà di camminare su un sentiero o di pedalare su una strada di campagna, così importante per le abitudini e la salute fisica e mentale di migliaia di italiani, non è stata rinviata. Non se ne parla proprio, semplicemente non esiste. 

Confesso che me lo aspettavo. Da quando mi occupo per mestiere di montagne e sentieri, ho spiegato decine di volte ad amministratori pubblici, direttori di giornale e funzionari della RAI che centinaia di migliaia di italiani frequentano vette, pareti e sentieri. Aggiungendo il mondo ci si avvicina al milione. Qualcuno dei miei interlocutori mi ha ascoltato e capito, altrimenti avrei dovuto cambiare lavoro. La maggioranza, invece, mi ha lasciato educatamente finire, e ha continuato a ignorare quelle cifre. 

L’attenzione per un singolo professionista come me conta poco. Ma decine di leggi nazionali e regionali, a iniziare da quelle che contrappongono le guide ambientali agli accompagnatori di media montagna, dimostrano che chi ci governa, dalle Alpi fino all’Etna, s’interessa poco o nulla della montagna e di chi la pratica.   

Nelle scorse settimane, anche grazie alle interviste pubblicate da Montagna.tv, la questione di se e come potranno aprire i rifugi è arrivata su Repubblica, sul Corriere della Sera e sulla Stampa. In televisione, invece, si è parlato solamente di spiagge. 

Dopo questi interventi, mi sono illuso che il Governo Conte avrebbe fatto una scelta diversa, consentendo la pratica della montagna all’interno della propria Regione. Invece no, ed è una dura sconfitta per il CAI e per le altre associazioni del nostro mondo, e che il Governo si era impegnato a consultare. 

Non è andata così dappertutto. In Val d’Aosta, grazie all’appello (sacrosanto, ma perché solo i valdostani?) di Paolo Cognetti e tanti altri, il permesso di tornare sui sentieri è stato dato. Lo stesso è accaduto in Provincia di Bolzano. L’Alto Adige, il Trentino e la Vallée, com’è giusto, operano nell’interesse dei loro cittadini-albergatori, e si preoccupano di chi vive in città solo nella prospettiva dell’estate, che inizia tra due mesi. Invece migliaia di escursionisti e ciclisti che risiedono in città come Firenze e Roma, dove l’incidenza del Coronavirus è stata molto bassa, devono restare rinchiusi. 

Nei giorni scorsi il sindacato, Confindustria e Confcommercio, decine di associazioni professionali hanno fatto il loro mestiere, hanno chiesto una riapertura controllata, e sono state ascoltate. Il mondo di chi ama e pratica l’aria aperta, invece, non è riuscito a pesare, e rimane dietro le sbarre. 

Credo che, per riaprirle (con le dovute precauzioni!) serva un appello a livello nazionale, da diffondere attraverso i media specializzati e non. Magari ripartendo dai colleghi come Giampaolo Visetti, Max Cassani e Lorenzo Cremonesi, che nei giorni scorsi si sono occupati della montagna. 

Anche se speravo in decisioni diverse, mi aspettavo quello che è accaduto. In Germania, dove la politica sa quanto è importante l’outdoor per la vita e la salute dei cittadini, i sentieri, le ciclabili e le falesie sono già state riaperte, con poche regole ispirate dal buonsenso. Dieci giorni fa, le foto dei cittadini di Monaco di Baviera e Berlino nei parchi e sulle rive dei fiumi hanno indicato una via ben diversa. A nord delle Alpi i cittadini sono trattati come adulti capaci di regolarsi, e non come studenti discoli da tenere sottochiave e bacchettare. In Italia, dopo gli inseguimenti con elicotteri e droni di runner e cittadini che portavano a spasso i loro cani, l’atteggiamento verso i cittadini è l’opposto. Multe e divieti a tappeto sembrano l’unica soluzione. 

Il Governo Conte 2, che da febbraio ha gestito in maniera dignitosa una crisi di dimensione spaventosa, è formato da avvocati, professori, funzionari pubblici e politici di mestiere. Al suo interno, hanno ruoli fondamentali delle persone nate in Regioni dove il libero sport all’aria aperta è molto meno diffuso che altrove. A scanso di equivoci, preciso che vengo da generazioni di professori di diritto e avvocati, e che mia madre era nata a Napoli. Ma so bene che storie e radici diverse causano sensibilità e attenzioni diverse.  

Sul destino di escursionisti, climber e appassionati della bici pesa anche l’orribile figura fatta due mesi fa dal mondo dello sci di pista, l’unica pratica della montagna che la politica italiana sa immaginare, che invece di chiudere subito ha contribuito a diffondere il virus. 

Ma dobbiamo ricordare a chi ci governa che, al contrario che nelle cabinovie e sulle spiagge, la montagna primaverile ed estiva permette di sparpagliarsi. Su carrarecce, sentieri e pareti, mantenere le distanze di sicurezza è più facile che sui marciapiedi o nei bus cittadini. 

Nell’estate di qualche anno fa ero a Chamonix, e due ministri del governo di Nicolas Sarkozy hanno celebrato il 14 luglio, la festa nazionale francese, salendo l’Aiguille de la République, una elegante guglia del massiccio del Bianco. Qualche decennio fa, per i politici che hanno rimesso in piedi l’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, la pratica della montagna era importante, un simbolo di spirito di sacrificio e modestia in grado di richiamare l’ascetismo cristiano e la guerra di liberazione. L’elenco comprende Palmiro Togliatti, Sandro Pertini e Alcide De Gasperi. Poi, su posizioni politiche diverse, abbiamo conosciuto Guido Rossa, Bruno Trentin, e dall’altra parte Franco Frattini e Gianni Alemanno. Vorrei sbagliarmi, ma le abitudini e le attenzioni di chi ci governa in questi mesi mi sembrano lontani dalle Dolomiti e dal Cervino. 

A Palazzo Chigi e negli altri luoghi del potere, si fa riferimento piuttosto alle Maldive, oppure ai bagni Mariuccia. Con tutto il rispetto per la signora Mariuccia, che questa estate dovrà spendere molti soldi per separare gli ombrelloni con il plexiglas. 

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122 Commenti

  1. Ci sono delle incongruenze pazzesche. C’è un sacco di gente in giro, che lavora, che si muove. Ma noi (io) che abito a tre passi dai prati e boschi, non ci posso andare, prenderei la multa. E chi troverei in bosco ? Nessuno. E anche se trovassi qualcuno, non sarebbe un problema mantenere la distanza di sicurezza (anche di 10 metri). Ma qua ci sono più controlli nei prati e boschi, (con povere donne che prendono la multa solo perché magari sono nel prato di proprietà, con nessun altro nel raggio di centinaia di metri, a raccogliere tarassaco) che non in città. Robe da matti.

    1. A quanto pare dal 4 Maggio sarà concesso praticare attività fisica nel proprio comune, quindi chi abita in montagna potrà andare nei boschi (del suo comune) liberamente. Rimangono impossibilitati invece quelli che abitano in pianura. Spero di non aver capito male

      1. Non è così. Sarà consentito andare in montagna anche al di fuori del proprio comune purché non più di 2 persone e mantenendo la distanza di un metro.

        1. Non mi risulta sia così… dove avrebbe trovato questa informazione? In lombardia mi risulta invece non sarà possibile uscire dalla provincia di residenza (ergo, se sono della provincia di Milano, Pavia o MB le montagne posso al massimo guardarle da …). Sarei ben lieto se avesse ragione lei..

    2. Su change.org sono molte le petizioni perchè si ridia libertà al moto cosciente e responsabile in montagna,oltre quella valdostana..Per il cuneese ,Enrica Carmagnola; per il VCO, Dario Varini e Filippo Pirazzi, ne è stata fatta un’altra in Valtellina.Bisogna firmarle tutte e procedere cercando di unificare il messaggio!

    3. Su change.org sono molte le petizioni per la libertà di trekking. Per il cuneese (Enrica Carmagola), per il VCO (Dario Varini, Fillpo Pirazzi),per la Vltellina; forse altre. Bisogna sostenerle, firmandole tutte e insistere!

  2. Buongiorno, una precisazione in Valle D’Aosta è stata fatta la petizione che ha raggiunto ad oggi 8000 firme, ma non è stato ancora dato alcun permesso da parte del Governo Regionale, purtroppo.

  3. Concordo con l’articolo , ma il problema è cosa possiamo fare per cambiare la situazione.
    Ci sono petizioni da firmare ?
    Azioni che possiamo fare anche di protesta sapendo che qualcuno ancora muore ma non per colpa di chi va in montagna ?
    Sono stanco di delegare ad altri la gestione del mio tempo e sentirmi dire che lo fanno per il mio bene !
    Ricordiamoci quando e se andremo di nuovo a votare di quelle persone che hanno dimostrato competenza e correttezza (poche ) e dei “barlafuss” che ci stanno governando o all’opposizione . Purtroppo il sistema non ci permette di sceglierli !! Caro CAI fatti sentire perchè rappresenti oltre 300000 persone .

    1. Il CAI in effetti a mio parere sta un pò dormendo in questa situazione mentre il calcio è sempre in prima linea.
      CAI svegliati: sarebbe ora!!!!!!

  4. Da una parte siamo dovuti diventare esperti informatici in due giorni per fare lavoro da casa e consentire ai nostri figli di seguire le video-lezioni. Dall’altra invece siamo (e dobbiamo restare) dei silenziosi idioti che non sanno gestire le cosiddette distanze di sicurezza e quindi devono stare chiusi in casa a fare la pizza.
    Dal 4/5 potrò andare da Monza a Sondrio in bici, ma non potrò fare due passi in solitaria sul Resegone.
    Mi tocca quasi essere d’accordo con Facci…

    1. Non credo che la bici sia concessa al di fuori del comune di residenza…è una mia idea sia chiaro leggendo il decreto che dice tutto ma sopratutto tutto il contrario di modo che il primo SS in divisa che incontra può interpretare a modo suo la legge

      1. Beh, se cade la regola della “prossimità alla propria abitazione per fare sport”, non vedo perchè non potrò andare a Sondrio. Ti farò sapere 🙂

  5. Caro dott. Ardito, non solo la montagna è lontana anni luce dal pensiero della nostra classe dirigente (che purtroppo mandiamo al potere noi stessi votandoli) ma per essa l’attività sportiva si riduce alla passeggiata della sig. Mariuccia nel boschetto dietro casa per cogliere i mughetti oppure nella corsetta del vecchietto (come me) nei prati sempre dietro casa.
    Io invece da vecchietto non amo correre ma andare in montagna oppure fare lunghe pagaiate sul kayak al lago che ho a 10 km di distanza ma non posso
    Vede Dott Ardito purtroppo il pressapochismo ormai regna padrone nella società italiana ed è più importante il campionato di calcio della salute dei cittadini, la salute fisica che ti da fare sport (quello che si pratica, non quello che vogliono farti praticare) e anche la salute mentale che, dal praticare sport, deriva
    Mala tempora currunt…

  6. Scusate ma io ho capito diversamente, e di seguito vi scrivo il perchè:
    Il decreto consta di 70 pagine, ma a noi riguarda solo l’articolo 1.
    Alla lettera “f” dice che <>
    Un’interpretazione restrittiva potrebbe far pensare che sia proibito allenarsi all’aperto ma consentito in palestra, se non fosse che la successiva lettera “u” dice <>
    L’autocertificazione resta, e sempre l’art. 1 lettera “a” dice <>.
    Ergo, secondo me (e sottolineo SECONDO ME) ci si può spostare in montagna per fare sport, da soli (andate con 2 macchine) o massimo in 2 (se conviventi), tenendosi a distanza. Noi facciamo attività sportiva (arrampicata) o motoria (passeggiate), non ludica o ricreativa (andare a mare a prendere il sole è ancora proibito). Non si parla da nessuna parte di limitazioni tra comune e comune, e non si citano distanze, ma solo proibizioni da regione a regione. La lettera “f” si riferisce alle attività all’aperto. Quindi se ne proibisce alcune e ne consente altre, vuol dire che si può scalare, e in autocertificazione va messo “stato di necessità”. Perchè se è necessità andare a trovare i parenti lo è pure fare sport.

    1. Il problema credo riguardi gli spostamenti. Se abito in montagna e ci sono falesie sul territorio comunale posso frequentarle( mantenendo le distanze e indossando la mascherina, visto che durante un arrampicata “alitiamo” direttamente sulla roccia, creando un potenziale rischio per chi sale dopo). Viceversa, se parto da Milano in direzione val di Mello e mi fermano a Lecco, non posso dichiarare che mi sto muovendo secondo stato di necessità, perché arrampicare (a differenza dei parenti) non è considerato necessità (si può essere d accordo o meno, ma tant è)

      1. Ma non è citato il limite del Comune, si parla solo di confini regionali. E’ restata l’autocertificazione, è vero, ma come “spiegazione” del motivo del proprio spostamento: vado a fare attività motoria in montagna. Se nel mio giro in montagna sconfino nel comune limitrofo come faccio a saperlo? Mica mi ricordo a memoria tutti i confini. Dai è stata fatta grande confusione. Io in montagna ci andrò, da solo o in compagnia, rispettando le distanze. Scalare presuppone che, ad esempio in sosta, le distanze non siano rispettate… Ciao

    2. io l’ho intesa come te Vincenzo. Forse mi sono perso qualche passaggio del decreto ma non trovo il divieto di allontanarsi dal Comune, e anche io considero l’andare per sentieri attività motoria e non ludico/ricreativa. Comprendo quello che dice Stefano Ardito ma semmai si parla di Regione e non Comune…probabilmente mi sbaglierò ma la interpreto così

    3. Ciao Vincenzo
      purtroppo hai capito male.
      In questa fase 2 è proibito lo spostamento con qualsiasi mezzo pubblico o privato. Ti è data la possibilità di fare visita ad un congiunto…… Dovrai ancora sempre uscire con l’autocetificazione.
      Per quanto riguarda le attività sportive all’aperto puoi fare quello che vuoi ma non puoi prendere la tua auto eda andare afarti una berlla scialpinistica. se abiti a Bardonecchia si ma se abiti a Torino puoi solo andare a correre, in bicicletta e camminare…..
      In più la regione Piemonte molto probabilmente aggiungerà ulteriori restrizioni: detto da Cirio ieri in conferenza!!!
      In compenso però dal 4 maggio sarai abile e arruolato per andare al lavoro ed utilizzare i mezzi pubblici dagli autobus ai treni e metropolitane (in effetti lì il virus non c’è più, mentre se vai a farti una passeggiata fra i boschi potresti ammalare le piante!!!

    4. Concordo con Vincenzo in parte e mi spiace che un articolo autorevole non riporti comunque notizie complete. Condivito anche il dispiacere e l’opinione negativa. Ma resta una opinione.
      Il DPCM dice:
      L’art1 limita gli spostamenti.
      a) sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate
      esigenze lavorative o situazioni di necessita’ ovvero per motivi di
      salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare
      congiunti…..; in ogni caso, e’ fatto divieto a
      tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di
      trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a
      quella in cui attualmente si trovano, salvo che …..;
      Questo impedisce di muoversi con i mezzi per fare “sport”. Tralasciamo che possiamo considerarlo “necessità” fare sport… Il DPCM non lo elenca quindi non c’é.
      f) …… e’ consentito svolgere individualmente, …….., attivita’ sportiva o attivita’ motoria, purche’ comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di
      almeno due metri per l’attivita’ sportiva e di almeno un metro per
      ogni altra attivita’;
      Ma se non uso mezzi di trasporto, posso fare attività motoria, sport.
      Quindi, la legge limita gli spostamenti con i mezzi, il movimento delle masse, non il trekking ecc. Se giusto o sbagliato sono solo opinioni più che condivisibili, ma pur sempre opinioni. Se parti per un trekking da casa e vai in montagna lo puoi fare. Ovviamente entro la tua Regione.

      1. ciao
        io lunedi mattina prendo la mountain bike e vado da bergamo a milano via stradine e sentieri lungo il Brembo e poi Adda
        da solo come sempre da un po’ di anni
        sono stufo e idrofobo di marcire in casa

    5. Noi siamo 2 adulti e due bimbi piccoli, che usciamo a fare i sentieri due volte al mese, siamo lo stesso nucleo famigliare, dovrei prendere due macchine? Mio marito con un figlio e io l’altra con l’altro figlio? Così potrei? Mi sembra assurdo non potere andare insieme, visto che a casa siamo insieme. Io interpreto che si può andare ma da soli!

  7. Caro Ardito, concordo solo in parte sulle sue riflessioni.

    Se a nord delle Alpi i cittadini sono trattati come adulti capaci di regolarsi, è perchè sono adulti capaci di regolarsi.

    I pruriti di camminatori e arrampicatori ritengo vadano messi secondo priorità rispetto a problemi primari inerenti la tragedia umana, occupazionale, sociale, economica e finanziaria che sta vivendo questo paese. Tragedia che nella fase 2 si sarebbe amplificata – con effetti opposti ma ugualmente disastrosi e irreversibili – sia con un divieto assoluto a qualsiasi spostamento e ripresa economica, sia con un liberi tutti fate quello che vi pare ma sappiate regolarvi.
    Aver cercato una via di mezzo non avrà fatto contento nessuno, come sempre in italia, ma non dimentichiamo che il governo fa scelte anche secondo quello che scienziati e istituto di sanità dicono di fare, e soprattutto ricordiamoci che il nostro mondo, pur con queste temporanee limitazioni, non è rimasto dietro le sbarre. Dietro le sbarre o peggio, ci sono stati i nostri nonni e bisnonni, per chi ne ha memoria.

    1. Caro Paolo,
      il problema che alla montagna non pensa mai nessuno, e nessuno considera che sia il luogo per elezione in cui si può stare distanti, ben diversamente dal mare….e comunque ii benefici dello sport sono tali e tanti che io lo avrei liberato fin da subito, ben inteso quello individuale, senza limitare gli spostamenti necessari a farlo….

    2. Caro paolo.r, e chi lo dice che oltralpe sanno regolarsi e qui no?
      Barbara D’urso con l’elicottero, il sindaco cialtrone che manda a casa il vecchietto seduto sulla panchina ma non dice niente al runner che gli passa di fianco o il giornalista che fa l’interrogatorio a quello che fuma una sigaretta sotto casa?
      Questa non è una via di mezzo, questo è stare seduti e sperare che il virus se ne vada di suo…E intanto ce ne stiamo passivi ad ascoltare gli scienziati che ci dicono: “SCORDATEVI di fare questo e quello”.
      Era da qualche annetto che nessuno mi diceva più di scordarmi qualcosa..e era mia mamma. Adesso me lo devo sentir dire dallo scienziato…

      1. Vede il problema é che oltre le Alpi la gente rispetta le leggi, la gente rispetta le regole, la gente é responsabilizzata, non come da noi dove ci sono sempre state persone che ci hanno detto cosa fare e cosa non fare (il prete, il capitano dei carabinieri, Mussolini, il dottore del villaggio, il padrone, il mafioso ed evidentemente la mamma, ma almeno questa ne aveva pieno diritto) per il semplice fatto che la maggioranza degli italiani le leggi non le rispetta, da sempre, é culturale. Oltre le Alpi le società sono più mature più « adulte», sono società nelle quali si ascoltano di più gli scienziati, che le D’Urso varie.
        Cordialmente
        (Ps. oltre le Alpi ci abito da tantissimo tempo)

        1. Temo che ci viva da un po’ troppo tempo oltralpe e abbia perso un po’ il polso della situazione italiana. Però noto che le è rimasto un po’ di sano qualunquismo Italiano quando dice: “la maggioranza degli italiani la legge non la rispetta”.
          Per restare nella traccia qualunquista, meno male che ci sono (per esempio) i Francesi maturi e “adulti” che combattono il virus vestiti da puffi…
          Cordialità

        2. D’accordo con il suo discorso al 98%, ma potrebbe citare gentilmente il paese in cui abita?…non vorrei che abitasse in quello dell’amico di Mussolini (visto che lo ha citato), perchè posso garantirle che quel popolo in particolare appena varca il confine ed entra in Italia in quanto al rispetto delle regole fa impallidire chiunque, a partire dai limiti autostradali fino alla maleducazione di chi crede di poter fare tutto e passare impunito…..

    3. Caro Paolo R. se nella fase due, come credo, la tragedia si amplificherà sarà dovuto al fatto che si sono riaperte tutte le attività industriali principale e non certo per quelli che avrebbero potuto andare in montagna o al lago in kayak, lago che dista 10 km da casa
      In quanto agli scienziati da te citati, ricordo solo un certo Burioni che ancora imperversa in tv come fosse la Sibilla Cumana che da Fazio qualche settimana fa sorridendo come un deficiente escludeva assolutamente che in Italia sarebbe avvenuto quello successo in Cina….il risultato è sotto gli occhi di tutti ma il burioni intanto ha scritto un bel libro che magari qualche deficiente come lui avrà comprato…

  8. Tu che abiti a 3 passi dal bosco, il 4 maggio puoi andarci. Basta leggere il nuovo dpcm. Cala il rancore e Buone passeggiate!

  9. Da ieri sera non riconosco più questo governo e i suoi decreti come autorevoli per quanto mi riguarda in Italia non esiste più un governo. Da lunedì 4 maggio io vado sui sentieri,a scalare in falesia e a fare alpinismo come e quando voglio. Possono mandare droni elicotteri militari dovranno correre piu veloce di me per prendermi. Invito tutti a disubbidire a questa dittatura

    1. Secondo me non è grave se si va in montagna, anche spostandosi dal proprio comune, perché i contatti fra persone sui sentieri sono veramente minimi.

  10. Buongiorno, sono d accordo su molti punti di questo discorso. Trovo però fuorviante il confronto diretto con la Germania: loro dispongono di circa 5 volte il numero di terapie intensive italiane, hanno una sanità di base molto più efficiente (non sto parlando di eccellenze ospedaliere, ma di organizzazione, funzionamento e competenze di quelloche da noi sono i medici di base e le varie ats), hanno fatto più scorte di reagenti chimici nei mesi precedenti la pandemia potendo mettere in atto fin da subito un strategia di tamponi “di massa” (cosa che purtroppo noi non riusciamo a fare nemmeno ora).
    Possono quindi permettersi di rischiare qualcosa in più a livello di riaperture(ad esempio stanno riaprendo anche le scuole). In più il tedesco medio è più disciplinato dell italiano medio(al 20 aprile le sanzioni in Italia hanno superato le 340000,oltre alle 4650 denunce e ai 740 positivi che non hanno rispettato lo stato di quarantena)
    Infine mi chiedo:quanto l immagine degli sport di montagna, agli occhi dell opinione pubblica, è stata infangata dai pochi che le settimane scorse, in piena crisi, se ne sono bellamente fregati e hanno fatto i loro giri come se nulla fosse? Fortunatamente erano pochi casi, ma hanno fatto giustamente molto scalpore, e di certo non ci hanno fatto una bella pubblicità.

    1. Guardi che i casi delle tre guide alpine che hanno disobbedito alle restrizioni e pochissimi altri casi, li ho visti scritti qui e al massimo in un trafiletto nell’ultima pagina web dell’Ansa…

  11. Capisco perche’ il Sig. Conte le montagne neanche le cita, al suo paese
    non ci sono e magari non sa cosa esattamente siano. Io vado in montagna
    da una vita, ho frequentato le grandi montagne del mondo e lo faro’
    finche’ saro’ in grado di camminare. Vicino a casa mia ci sono bellissimi
    boschi, dove fino a 2-3 anni correvo per allenarmi e attualmente, in eta’
    avanzata, faccio camminate da 2 a 4 ore senza che nessuno me lo impedisca.
    Io sono si ancora e sempre Italiano ma la differenza e’: io vivo in un paese
    libero, non in Italia.

  12. Andrà a finire che le città e i parchi si riempiranno…quindi si ritroveranno tutti lì accalcati, come già in certe province sta succedendo (l’Alto Adige è già partito e oggi parte il Friuli Venezia Giulia). Mi rendo conto che introdurre troppe deroghe potrebbe rendere la cosa difficile da controllare, ma non ditemi che così si tutela efficacemente la salute fisica (e soprattutto mentale) dei cittadini…evidentemente per lo stato il CONTROLLO conta molto di più, intanto non hanno ancora un piano sensato per le riaperture e per sostenere chi sta perdendo anni e anni di sacrificio…

  13. Ma qualcuno l’ha letto il decreto?

    Art 1
    comma A
    Sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni
    di necessità ovvero per motivi di salute ecc….

    Comma F
    È consentito svolgere
    individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente
    autosufficienti, attività sportiva o attività motoria ecc…

    Trekking, la bici, o quel che volete è considerato attivita sportiva o motoria…. Fino a prova contraria.

    Nel decreto non si parla di auto, biciclette, altri mezzi di trasporto.
    La possibilità di svolgere, tale attività, è legittima.
    Sia se vivo in montagna, sia se devo prendere l’auto per raggiungere il sentiero.
    Per lo stesso principio il 18 maggio, quando aprirà la vendita al dettaglio, sarà possibile recarsi ad acquistare qualunque bene di non prima necessità.

    Io la vedo così, e non mi sembra assolutamente una forzatura.

    Cordiali saluti
    Alessio

    1. Purtroppo non è così; non ci si può spostare con mezzi come l’auto o la bici per andare a fare attività motoria ma in teoria potrei partire da Novara a piedi e andare ad Alagna e salire alla Margherita…con la mascherina però…dell’ossigeno visto l’allenamento che mi è rimasto

    2. @Alessio, Premetto che vorrei che tu avessi ragione…

      Magari qualche lettore esperto in diritto ci potrà aiutare, ma quando si scrive:

      al punto A: “Sono consentiti SOLO gli spostamenti motivati da…” e tra le motivazioni non vi è l’attività motoria/ricreativa, allora la macchina (o un mezzo) per andare in montagna non la puoi prendere.

      al punto F ometti di riportare che: “Non è consentito svolgere attività ludica o RICREATIVA all’aperto; è consentito svolgere…”.

      Il che, secondo me, conferma che non solo non puoi muoverti con un mezzo pubblico o privato per raggiungere la montagna (o al lago, al mare etc.), ma in teoria che non puoi nemmeno svolgere attività ricreativa (quindi caccia/pesca/arrampicata/scialpinismo..) la sola attività motoria è contemplata (corsa/camminata)…

      Non ho studiato diritto ma temo sia così, se qualcuno può smentirmi…Grazie!

      1. Io da lunedì tornerò alla mia vita di prima senza nessuna limitazione perché ho rispettato fin ad ora ma adesso penso alla mia salute fisico mentale visto che vivo una sola votla

    3. anche io l’ho capita cosi, mi sposto in auto da Milano alle montagne di Lecco o Sondrio per fare trekking da solo, quindi attività sportiva.
      Ma secondo me se becchi il poliziotto pignolo ti multa lo stesso.

    4. <>

      Non penso sia proprio così.

      Se prendi l’auto non stai facendo attività motoria, ma uno spostamento e uno spostamento è giustificabile solo con uno dei 4 motivi identificati nel comma a). Spostarsi per andare a fare attività motoria non è ammesso.

      L’attività motoria (a piedi, in bici), deducendolo dal fatto che non può essere motivazione di spostamento, è invece ammessa se ha come partenza e arrivo la propria abitazione; come adesso, con l’unica differenza che è stato abolito l’obbligo di rimanere entro i famosi 200 metri, senza però poter uscire dalla regione.

      Quindi:
      se abiti in montagna, puoi uscire di casa a piedi o in bici e andare a passeggiare/arrampicare, in quanto tutte attività motorie/sportive;

      se abiti sulla costa, puoi uscire di casa a piedi o in bici e andare a fare il bagno in mare;

      se abiti a Milano e pensi di riuscire a tornare in giornata, puoi saltare sulla bici e andare a Madesimo a passeggiare nei boschi, in quanto stai facendo attività motoria;

      in qualunque posto tu abiti, non puoi prendere l’auto o la moto per andare a passeggiare, arrampicare o fare il bagno in mare o nei laghi, perché è uno spostamento non consentito.

      Però, e questa potrebbe essere una zona grigia del decreto e quindi intrepretabile, essendo ammesso nel comma a) lo spostamento per incontrare congiunti e non essendo esplicitamente dichiarato nel comma f) che l’attività sportiva o motoria debba partire dalla propria abitazione, non è allora espicitamente ammesso nè vietato che tu possa compiere uno spostamento in montagna per incontrare un tuo congiunto che viva là e poi andare per sentieri o pareti.

    5. Non penso sia proprio così.

      Se prendi l’auto non stai facendo attività motoria, ma uno spostamento e uno spostamento è giustificabile solo con uno dei 4 motivi identificati nel comma a). Spostarsi per andare a fare attività motoria non è ammesso.

      L’attività motoria (a piedi, in bici), deducendolo dal fatto che non può essere motivazione di spostamento, è invece ammessa se ha come partenza e arrivo la propria abitazione; come adesso, con l’unica differenza che è stato abolito l’obbligo di rimanere entro i famosi 200 metri, senza però poter uscire dalla regione.

      Quindi:
      se abiti in montagna puoi uscire di casa a piedi o in bici e andare a passeggiare/arrampicare, in quanto tutte attività motorie/sportive;

      se abiti al mare puoi uscire di casa a piedi o in bici e andare a fare il bagno in mare;

      se abiti a Milano e pensi di riuscire a tornare in giornata, puoi saltare sulla bici e andare a Madesimo a passeggiare nei boschi, in quanto stai facendo attività motoria;

      in qualunque posto tu abiti, non puoi prendere l’auto o la moto per andare a passeggiare, arrampicare o fare il bagno in mare o nei laghi, perché è uno spostamento non consentito.

      Però, e questa potrebbe essere una zona grigia del decreto e quindi interpretabile, essendo ammesso nel comma a) lo spostamento per incontrare congiunti e non essendo esplicitamente dichiarato nel comma f) che l’attività sportiva o motoria debba partire dalla propria abitazione, non è allora espicitamente ammesso nè vietato che tu possa compiere uno spostamento in montagna per incontrare un tuo congiunto che viva là e poi andare per sentieri o pareti.

    6. Caro Alessio
      hai detto bene Articolo 1 comma a)
      a) sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni
      di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie; in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;

      Non puoi andare in giro con la tua auto su tutto il tuo territorio italiano!!! quindi non pensare di andare a fare un asclata in giro per la tua regione dove è consentito però praticare dello sport: ma parti da casa a piedi o in bicicletta.
      Ci sono varie trasmissioni su LA7 che hanno già chiarito molto bene tutto questo!!!

  14. A gente come lei servirebbe davvero la dittatura per saper cogliere qualche differenza. E faccia pure come meglio ritiene (proprio perchè non viviamo in dittatura), ma l’invito se lo tenga per lei.

    1. Gentile sig. Paolo R. la dittatura è quella che ci sta vietando una libertà personale innocua come andare in montagna, con regole facilmente rispettabili, visti gli spazi esistenti.
      L’arroganza che hanno usato per chiuderci in casa avrebbero dovuto usarla per garantire a medici e personale sanitario le adeguate protezioni dal virus, non dopo definirli “eroi”
      Poi, mi scusi, paragonarci ai popoli del nord che oggi stanno dando una dimostrazione di generosità ed un altruismo esemplare……. o no ?,
      Se noi Italiani non fossimo i migliori difficilmente avremmo resistito a questa banda di…..

  15. Io abito in mezzo alle montagne.
    Anche oggi ero in giro con il mio cane e ho dovuto richiamarlo perchè stava inseguemdo 4 cervi…. (a 200 m da casa, sia ben inteso)
    “Caro” Conte, visto che qua in Bergamasca di cavolate ne ha fatte e anche tante, si ricorda a fine febbraio, solo per seguire il Dio denaro….., non ci ha fatto riventare zona rossa? si ricorda?
    “forse” a causa di questo, sono morte più di 3000 persone !!!
    ma come cavolo fa a dormire? come cavolo fa a presentarsi ancora davanti agli schermi televisivi?
    ma non ha un bricciolo di rimorso???
    per me ha chiuso, lei e tutti i personaggi che la seguono e la votano….
    Quindi, io in montagna ci vado, solo, col mio cane, ma ci vado, e ben oltre i 200 m da casa.
    E poi… arrestatemi pure. (se mi prendete…)

    1. Libero di pensare quel che vuoi su Conte e sul Governo, che non sarà forse esente da colpe, ma deve esserti sfuggito, forse perchè eri in giro con il tuo cane, che a metà febbraio, sempre a proposito del Dio denaro, gli imprenditori della Bergamasca e Confindustria Lombardia realizzavano e inviavano a clienti e fornitori in italia e all’estero il video promo “Bergamo is running” vantandosi di non aver mai smesso di produrre nonostante il virus, ed eri in montagna anche quando le imprese più strategiche e potenti di Nembro e dintorni, come Persico e Brembo, premevano su politici locali, Regione Lombardia e Governo per evitare che l’area divenisse zona rossa. E anche quando gli amministratori locali dei Comuni, il presidente della Regione e il suo assessore alla sanità, spingevano per evitare la zona rossa. Forse è anche a causa di questo che sono morte migliaia di persone, non solo perchè “piove, governo ladro”.

  16. Il Cai è le altre associazioni di camminatori si facciano sentire, spieghino cosa vuol dire andare a camminare in montagna, ove vi sono posti nei quali puoi camminare ore senza incontrare altre persone. Fino a quando si limiteranno a strombazzare il mantra #iorestoacasa e quell’altro andratuttobene non otterranno nulla. Non va bene per niente, protestate, altrimenti occorre disdire le tessere, tanto non servono più a nulla. La montagna é finita. Aspettiamo la fine sul divano di casa.

  17. Nel decreto non c’è scritto che non si può andare espressamente in montagna, anzi c’è scritto chiaramente che si può uscire, rimanendo in regione e praticare sport all’aperto, con le dovute distanze e precauzioni. questo vuol dire che magari un abruzzese non può andare sul Monte Bianco, ma sul suo Gran Sasso si; e cosi via per le altre regioni. Niente panico!

    1. L attività sportiva deve avere come punto di partenza la propria abitazione. Un abruzzese potrà andare sul gran sasso solo se abita abbastanza vicino da partire a piedi(o in bici) , ma non potrà spostarsi in macchina per raggiungere la partenza del sentiero

  18. Manca un solo tassello per la comprensione finale ultima OK…
    Ci si può spostare per fare attività motoria in un altro posto (in auto) o si deve partire e tornare a casa a piedi/corsa/bici/cavallo ecc?

  19. i commenti che leggo ultimamente mi fanno vergognare di essere un alpinista.

    Tutta questa gente che impazzisce e sbrocca perchè per tre mesi (TRE MESI! non tre anni) non può andare in montagna è ben peggio dei fanatici di calcio.
    c’è un’emergenza mondiale mai vista prima con duecentomila morti in un mese e la gente urla alla dittatura perché deve stare a casa due mesi e sbrocca sui social in faccia a tutti coloro che hanno perso parenti, genitori e amici, firmando petizioni e inneggiando a rivolte popolari (sulla base di quello che hanno consigliato 450 scienziati peraltro)
    premessa: non sono un sostenitore di questo governo, non sono di parte. Ma con tutti i problemi che ci sono adesso secondo voi ha tempo di pensare concretamente ai vostri piaceri di andare in montagna?

    Siete tutti davvero viziati e nessuno pare avere idea di cosa voglia dire sacrificio. vi auguro di vivere una dittatura vera prima o poi. Stare a casa vi farà davvero bene, spero

  20. Ma chiudessero le montagne per sempre, che tanto è diventato tutto un brulichio di gente che va solo per mettere foto sui social o per mangarci su. Sta manica di esaltati si trova un altro passatempo e si fa pulizia.

  21. letto l’articolo..un solo commento: chi scrive predica bene ma a parere mio razzola male….non deve essere il cittadino “normale” a proporre e sottoscrivere petizioni! Se i “piani alti” per così dire del CAI&ASS. GUIDE..e simili hanno così a cuore il benessere dei fruitori della montagna, oltre che del loro portafoglio – come letto nei giorni scorsi anche su questo portale -, bene che URLINO ALGOVERNO A VIVA VOCE UN’ESIGENZA CHE MAGARI CHI LEGIFERA HA IGNORATO PERCHE’ SEMPLICEMENTE NON LA CONOSCE E PENSA CHE TUTTI GLI ITALIANI VADANO AL MARE….viceversa sono solo articoli scritti per fare “girare i siti” e le pubblicità annesse!
    Grazie….di cuore se lo farete!

  22. Vogliono nostri soldi, non la nostra salute, solo ed esclusivamente i nostri soldi, a colpi di sanzioni. E li avranno!!!

  23. Dobbiamo fare i bravi bambini. Scaricare un 20 milioni di app immuni e poi come d’incanto sparirà il virus. E potremo tornare in montagna.

  24. Perdonatemi signor Ardito. L’amore per la montagna ci accomuna tutti non ci sono dubbi. Siamo stati dimenticati? Non credo. Per esserlo dovremmo prima essere stati presi in considerazione. Probabilmente ero distratto. Precisazione, vivo in pianura, per cui mai mi sognerei di paragonarmi a chi vive invece le terre alte. Ma perche nob approfittare di questa dimenticanza per pensare ad un futuro invece di avere smania per rimettersi scarpone, scarpette, ramponi ai piedi prima che le decisioni ci cadano sulla testa come al solito? Come la volete la montagna? Chi volete in montagna? COS’È LA MONTAGNA? non ci capiterà piu SPERO un momento simile.

  25. In certe regioni non hanno limitato il prelievo di acqua speciale microfltrata o gassata,,,con gente in viavai ad un litro per volta.Visti poi alcuni digitare le relative tastiere e riempire a mani e faccia nude come li facette mammeta.Nettamente visibili manate unte sull’acciaio inox nella finestra dispensatrice.
    Pero’stagati i ciclisti solitari..o tartassati per decine diminuti…con estenuanti controlli di documenti e pure terzo grado di persona.Particolarmente controllate giovani e piacenti pulzelle in tutine aderenti da corsa.
    Quanto alla salubrita’ e sicurezza di passeggiate e biciclettate, il maggior pericolo diventeranno gli altri ugualmente ansiosi di darsi da fare.Spesso in strade strette o ciclabili larghe all’osso sfrecciano autoproclamanti cronometristi con bici in carbon-titanio , che manco avvisano con un pesantissimo volgare campanello anti aereodinamico neppure sprecano fiato a fischire o gridare “attenti”.Sempre strada soggetta al Codice e’, ma per certi e’pista riservata.Gli escursionisti camminatori..a volte scaricano sassi o corrono con cane facendo ingamberare col lunghissimo guinzaglio gli altri ,.Gia’, il probelem del solitario sono sempre gli ALTRI, sogna l’uso esclusivo. come l’autonuovo modello che negli spot si dirige su strada diritta verso montagne e tramonti, senza incrociare alcunche’.

  26. Dal 4 Maggio si può fare attività fisica dovunque all’interno della regione.
    Ovviamente non si può usare l’auto per raggiungere le montagne.
    Bici + piedi come i nonni!

  27. Salve a tutti,
    comprendo e in parte condivido il malumore, ma mi chiedo invece se come suggeriva il Sig. Carlo (post 24/04 13.40) non proviamo a mettere insieme una petizione che faccia sentire in quanti siamo?
    Quindi chiedo … perchè il Sig. Ardito, visto che è dell’ambiente e probabilmente ha contatti “pesanti” nel CAI non chiede/suggerisce a chi ci dovrebbe rappresentare, siamo 327.391 iscritti CAI al 2019, di organizzare una petizione da presentare a Roma? Se organizzata, credo che in poco tempo si raggiunga un bel numero di firme, e dato che modifiche, rettifiche e chiarimenti di pre-DCPM e DCPM di questi tempi hanno pubblicazione giornaliera, forse giunti al 4 Maggio qualcosa cambia.
    Saluti Enrico

  28. Non se ne può più. Ci stanno facendo impazzire. Leggo adesso che in Piemonte le fase 2 sarà molto simile alla fase1. Chi frequenta la montagna, sa che le distanze possono essere mantenute o che in alcuni casi non si incontra mai nessuno. Ma come stiamo permettendo tutto ciò. Una limitazione simile delle nostre libertà?

  29. Citare Alemanno come “politoco-alpinista” mi sembra fuori luogo …
    In una intervista di alcuni anni fa ammise lui stesso che la sua “scalata al Monte Rosa” termino’ a quota 3820 o giu di li. Sappiamo tutti a che quota è la Capanna Gniffetti, quindi … evitiamo, grazie
    Saluti
    G

  30. Confermo, come già rilevato da qualcuno, che pur essendo stata sottoscritta la petizione nulla cambia in Valle d’Aosta rispetto al resto d’Italia (nessun provvedimento normativo è infatti stato assunto in merito).
    Come altri hanno notato, non è poi vero che non si possa andare in montagna dopo il 4 maggio. Rientrando questo nell’attività sportiva di cui alla lettera f) dell’art. 1 del decreto, se fatta in forma individuale non sussistono problemi (a questo punto rimane però ad esempio vietata l’arrampicata in falesia con il socio).
    Quello su cui secondo me continuano ad esserci dubbi è se sia possibile o meno recarsi in montagna previo spostamento, perché la lettera a) dell’art. 1 del decreto vieta gli spostamenti se non per le ragioni espressamente indicate.
    A mio parere, è consentito andare in montagna partendo dalla propria abitazione direttamente a piedi (fortunatamente per quanto mi riguarda se da Aosta esco di casa a piedi posso arrivare a raggiungere in poco tempo sentieri che mi portano in quota), a prescindere dai Comuni che vado ad attraversare con la mia passeggiata (sto facendo attività sportiva e nessuno mi può contestare dove la sto facendo).
    Certo, non ci sarebbe nulla di male a prendere la macchina e, da soli, spostarsi in una vallata e poi iniziare la camminata, ma credo che il divieto sia dovuto all’impossibilità di controllo, perché altrimenti tutti i fermati al controllo in macchina potrebbero eccepire che si stanno recando in qualche vallata per andare a camminare.
    Io quindi, per evitar grane, dal 4 maggio riprenderò a camminare partendo da casa a piedi, poi ognuno faccia ovviamente come ritiene (mal che vada in caso di sanzione si prova a fare ricorso…).
    Confido ovviamente che dal 18 ci sia molta più libertà di circolazione e che anche la montagna sia presa nella dovuta considerazione che merita

  31. vorrei precisare che oltre ai politici ,in montagna c’è stato anche Sua Santità Giovanni Paolo II papa Woitila qui nella meravigliosa valle camonica sull’Adamello

  32. Sono concorde con il tuo articolo caro Stefano, come amante della montagna e praticante di alpinismo e arrampicata sono fermo dal primo giorno rispettando le regole che rispettero’ fino in fondo soprattutto per buonsenso e rispetto di tutti coloro che le rispettano e che in tutto questo grigio periodo hanno “patito” questi divieti imposti anche se come me non ne erano ne entusiasti ne concordi, visto che molte cose potevano essere gestite in modo più intelligente. Faccio l’infermiere da quasi 25 anni in una rianimazione, e sia ben chiaro non l’eroe che è un appellativo che rifiuto e respingo al mittente ( ci bastava, non solo oggi, il rispetto per il nostro lavoro!) e vorrei chiedere a coloro che emettono le disposizioni che limitano la libertà delle persone perché investiti della carica di esperti o presunti tali ( per carità condivido la prevenzione, le protezioni e le molte precauzioni imposte visto che lo faccio anche per lavoro e so perfettamente che cosa significa tutto ciò), se ritengono davvero che tutti quelli che hanno lavorato e continueranno a farlo come me in un reparto per 10 -11 ore al giorno, cosi come coloro che nei supermercati ci hanno garantito di poter mangiare, i trasportatori, le farmacie ed ogni attività di assoluta necessità rimasta sempre aperta e disponibile per tutti, rischierebbero davvero molto di più facendo una camminata in un sentiero all’aria aperta, in un bosco, ai piedi di una falesia, senza affollamento e con le distanze che sono già proprie di tali luoghi? Forse gli “esperti” presunti tali e tutti coloro che chiusi in casa pendono dalle loro labbra, farebbero meglio a pensare e ragionare un po’ di più, appena un po’.

  33. Questo articolo è l’ennesimo che leggo in questi giorni pieno di inesattezze, luoghi comuni, mistificazioni e, soprattutto, fastidioso rancore con l’obiettivo di portare acqua al proprio mulino. Comincia citando una lista di altri “mestieri più fortunati” che, tanto per definire da subito il tenore, altro non fa che aizzare gli uni contro gli altri. Chissà perché le danno così fastidio baristi o toelettatori. Poi, con buona pace di chi diceva LE PAROLE SONO IMPORTANTI!!! paventa una “inesistenza” dell’attenzione del governo verso i micro interessi personali ma visto che un giornalista dovrebbe sapere, appunto, quanto sia importante l’utilizzo corretto e responsabile dello strumento proprio del giornalismo e considerando che non c’è differenza sostanziale tra il dire “non se ne parla proprio” e “semplicemente non esiste”, questa “inesistenza della montagna” è solo uno stratagemma acchiappa emozioni. Per continuare, un bel paragone buttato a casaccio con Confindustria e confcommercio che, come la CEI, la LegaSeriaA e tutti gli altri, tengono alle “dovute precauzioni” fin quanto non intralciano i loro interessi particolari e piagnucolano – o piangono disperatamente – accusando il governo di indicibili colpe, gridando di responsabilità criminali e paventando inimmaginabili conseguenze. Poi ecco che subentra la terminologia guerresco/carceraria tanto di moda ed altrettanto sbagliata: chi ama l’aria aperta sta “dietro le sbarre”. Ma lei c’è mai stato dietro le sbarre? Poi il sempreverde paragone con i tedeschi, carico di pregiudizi, luoghi comuni e un tocco di invidia che non fa mai male: I tedeschi non sono trattati come “adulti capaci di regolarsi” da un governo saggio e lungimirante in opposizione agli italiani “studenti discoli da bacchettare” da parte di un governo despota ed illiberale: i tedeschi hanno una maggiore capacità di considerare il bene comune e regolarsi di conseguenza, noi italiani no ed il governo sa bene che alla concessione di un unghia, tantissimi cittadini si prenderebbero gomito, spalla e tutto il resto. Tra l’altro, per dovere di cronaca, in Germania ad eccezione di un paio di länder le falesie sono tutte chiuse. Signor Ardito, oggi abbiamo bisogno a tutti i livelli di comunicazione pacata, rispettosa della gravità del momento e, soprattutto, capace di caricarsi in prima persona il peso delle responsabilità invece che accusare, aggredire, minacciare, buttare benzina sul fuoco. Questa è stata un’occasione persa.

    1. Mi associo ai complimenti a Riccardo x aver espresso molto meglio di me quanto volevo intendere in precedenza. Concordo su tutto.

  34. Buongiorno, frequento la montagna da più di 40 anni…la politica un po meno. Ho una figlia infermeria in casa
    tutta la famiglia è stata coinvolta da questa emergenza sanitaria, alcune cose continuano a non tornarmi scusi…
    i tabaccai sono sempre rimasti aperti, la polizia e guardia di finanza dietro al runner che corre e canale 5 ad
    inseguire gli spacciatori( sono sole alcune delle incongruenze che noto),commercianti da mesi chiusi senza
    entrate (ma le tasse continuano a pagarle),ULTIMA chicca …riaprono le slot machine ma NON SI PUO ANDARE
    A CAMMINARE IN MONTAGNA !!! Guardi a me nella peggiore delle ipotesi se incontro tre o quattro persone
    durante l’escursione è tanta roba,non frequentando le RIMINI montane, nel VCO abbiamo firmato una petizione
    per tornare alle nostre montagne ma…MANCA IL BUON SENSO !!!!!

  35. Caro Stefano
    sono pienamente d’accordo con te.
    Purtroppo in Italia il calcio è lo sport più importante di tutti.
    Anche il nostro amato professor Conte è un grande appassionato di calcio e si è dimenticato di noi appassionati di montagna!!!!
    Il problema è cosa possiamo fare invece per farci sentire?

    1. Buongiorno,
      cosa poter fare? Semplice, scrivere al presidente Conte e suggerirgli di usare il buon senso. Spiegargli la realtà, vale a dire che una passeggiata in montagna non può creare contagi, tutt’altro. Non dico di riaprire i rifugi, purtroppo è presto , ma consentire agli appassionati della montagna di potersi svagare quello si. Come? Raggiungere il luogo stabilito se in auto da soli e poi le solite prescrizioni quindi mascherina quando incontriamo altre persone e la distanza di un metro. Che problema c’è? E’ molto più rischioso andare a fare la spesa o recarsi alla farmacia.

  36. Ma perchè fate disinformazione? Se non sapete interpretare la legge tacete almeno, cosi facendo date più limitazioni di quelle che già ci sono
    Il decreto vieta determinate attività ma consente attività all’aperto anche fuori la propria residenza
    Quindi le passeggiate in montagna se vivete in zona le potete fare ovviamente in famiglia e non con terzi estranei
    Non c’è l’autorizzazione perchè non serve e la montagna è aperta e non c’è rischio di contagi
    Poi ci stupiamo della burocrazia quando ragioniamo peggio dei burocrati

    1. Mi scusi signora Sofia,
      quello che di ce Lei è vero per una persona che abita in montagna, ma se uno abita in città, come la raggiunge la montagna?

      1. ritengo che se non devi fari due ore di auto per raggiungerla ma sei “prossimo” sia normale farci attività sportiva.
        In auto non contagi nessuno e neppure in montagna
        Io ci andrò e se mi multano farò un bel ricorso

  37. Cari commentatori tutti
    Le libertà non sono mai state regalate: o sono state conquistate con la forza, o pagate a caro prezzo.
    Vedete voi che modalità scegliere.

  38. Comprendo senz’altro che si devono prendere le dovute precauzioni per evitare la diffusione del contagio, però vietare una passeggiata/escursione in solitaria è una chiara violazione dell’art. 13 della costituzione, della montagna a parte le persone che la frequentano abitualmente, alla maggior parte della popolazione non importa per niente, sono molto contrariato di questa totale cecità nei confronti del mondo degli appassionati di montagna

  39. Noi pensiamo ad andare in montagna e loro stanno facendo prove di schiavitù..
    Troppo tardi quando ci sveglieremo..

  40. Sono perfettamente d’accordo con Stefano.
    E’ ora che ci facciamo sentire, non siamo scolari da bacchettare!
    Organizziamo una petizione.

  41. Ma come, continuiamo a ripetere che in montagna si passeggerà senza incontrare quasi nessuno e vogliamo presentare una petizione per “far sentire quanti siamo”? Non so quanto convenga. E poi, dopo la petizione degli amanti della montagna, ci sarà quella dei pescatori? E a seguire quella dei canottieri e dei canoisti? E i golfisti, i sub, i windsurfer, si sentiranno mica meno deprivati dei montanari, no?

    Capisco anch’io quanto l’inazione sia un sacrificio, ma davvero stiamo impazzendo, ci sentiamo in gabbia, ci sentiamo privati della nostra libertà, invitiamo alla disobbedienza civile e invochiamo sommosse popolari per 3 mesi di limitazioni, oltretutto in fase di allentamento? Un po’ di pazienza, santa pazienza!

    E, per gli esperti in diritto costituzionale, la contingenza attuale non è in violazione dell’articolo 13, ma è invece legittimata dall’articolo 16.

  42. Perché non si può camminare in montagna???
    La camminata in montagna é attività motoria? Per me si.
    Quindi:
    Si può fare attività motoria❓SI lett. f) dell’ultimo D.P.C.M. del 26 aprile;
    Si può uscire dalla Regione per fare attività motoria❓NO , perché si può uscire dalla Regione solo per i motivi specificati lett. a) secondo periodo;
    Si può fare attività motoria nell’ambito della Regione❓SI, in quanto attività che va ad aggiungersi a quelle elencate alla lett. a) primo periodo, ma [si ribadisce] no fuori Regione in quanto non compresa in quelle della lett. a) secondo periodo.
    ⚠️PROBLEMA ⛰⚠️
    Il problema è che se si vuole fare una camminata in montagna bisogna andare dov’è il sentiero ‍♂️.
    E qua viene il bello
    Come ci arrivo da casa❓
    In macchina ‍♂️‼️
    No , perché gli spostamenti consentiti nell’ambito della Regione sono solo quelli della lettera a) primo periodo.
    QUINDI ⁉️
    O parti a piedi ‍♂️da casa …… seh 30 km minimo per me ‍♂️
    O ci arrivi con un’altra delle attività motorie consentite.
    LA BICI‍♂️❓
    Siiii‍♂️
    Beh, non mi sono spostato, ho fatto semplicemente attività motoria da casa alla cima della montagna

  43. Sono da poco un over 60.
    Pratico la montagna da una vita quasi sttimanalmente. Come tanti tanti sono “in Prigione” da due mesi.
    Per i rifugi ci dovranno essere delle regole ma in montagna il rischio contatto sociale è quasi inesistente.
    Sui sentieri si è praticamente soli. Non c’è contatto sociale e se proprio si incrociasse qualcuno avremo la mascherina a portata di mano. Nulla a che vedere con cassoiere di supermercato,personale di uffici pubblici,negozi supermercati ,mezzi pubblici stazioni ecc. ecc.
    E’ incomprensibile!!! Al Governo : Fateci respirare … e ridateci la nostra libertà di camminare in montagna. Non vediamo l’ora.
    Il DPCM del 26 Apr. parla di attività motoria anche lontano da casa senza limitazione di distanze.
    Si può interpretare che possiamo recarci con l’auto fino al sentiero e poi goderci una sana camminata ?
    Non è chiaro! o sono io che interpreto male serve un chiarimento per attenersi alle regole come fatto finora e non rischiare di prendere multe.

  44. PS.
    Se non ci ha ascoltato il Governo speriamo che lo faccia la Regione Lombardia con un provvedimento regionale , dando la possibilità al Popolo degli Escursionisti di respirare l’aria delle montagne di Lombardia.

  45. Siamo un paese in buona parte fatto di persone infantili, che pensano ognuno al proprio interesse, senza guardare obbiettivamente i problemi. Lungi da me voler difendere questo governo, come nemmeno i precedenti, però bisogna riconoscere che questa è un situazione grave, nuova, dove anche nel resto del mondo si è detto tutto e il contrario di tutto, e spesso a pagare sono i cittadini che sono morti. Io non ho paura di ammalarmi, penso però a chi a vicino degli anziani e la fretta potrebbe farne morire altri. Una legge che preveda le situazioni di tutti è impossibile scriverla, ci vuole un po’ di buon senso e alcune cose all’aria aperta, anche in montagna si possono fare dal 4 maggio, certo non partire da Milano per andare in Dolomiti. Infine vorrei ribadire che le scelte del governo sono dettate da consultazione con gli scienziati. Sentire gente come Salvini che un giorno vuole sigillare il paese e due giorni dopo che bisogna riaprire tutto, solo perché potrebbe avere dei vantaggi politici, mi fa venire da vomitare. Questa è una prova, vediamo di superarla insieme, lasciando perdere il proprio interesse per una volta.

  46. Ciao a tutti,
    Purtroppo di chiaro non c’è niente, ognuno interpreta in maniera personale, proprio come succederà con le forze dell’ordine che faranno i controlli!
    Quindi è come giocare alla roulette!
    Il personale è sempre impreparato e la legge se la inventa al momento, questa è la realtà!
    La cosa certa invece, è che siamo governati da Topolino, e che un decreto così assurdo, dimostra l’intelligenza che possiedono….

  47. Anche a me manca tantissimo la montagna e mi piange il cuore non poter andare anche x le prossime settimane… Ma io trovo sensata la direttiva del ministero…abito in provincia di Lecco e ho ben presente le lunghe code del fine settimana, gente che da Milano e provincia si sposta per cercare un po’ di verde nelle montagne della Valsassina… Ecco, penso che questi spostamenti di massa il governo voglia evitare… perché é indiscutibile che andrebbe in questo modo. Però ciò provocherebbe un aumento di possibilità di contagio, e torneremmo alla fase 1. Quindi se ancora x un mese nn potrò andare in montagna, pazienza! E lo dico con tutto il rammarico di una vera amante della montagna. Ma dobbiamo rinunciare ancora un po’ per il benessere collettivo…

  48. Durante tutto il periodo di segregazione ho tranquillamente continuato ad andare in montagna, però armato. Hanno avuto fortuna nel non fermarmi.

  49. Articolo veramente pessimo che nuoce alla causa che vorrebbe difendere. È di stampo corporativo, non considera la situazione sanitaria ed economica complessiva e non tiene conto che tra i frequentatori della montagna l’inciviltà è diffusa come altrove. Spiace dirlo ma come popolo siamo ancora lontani dal possedere un diffuso senso civico. Il mio pensiero va a chi, in montagna, vive del turismo ma non possiamo risolvere il problema liberando orde di scalmanati per i pendii; dovranno essere tutelati con sussidi statali (non si sente più parlare di autonomia regionale adesso, chissà perchè…). Ma il peggio arriva alla fine con quel ridicolo paragone tra i politici amanti della montagna e quelli che preferiscono il mare: ma dai! Amici montanari, spero non vogliate seriamente mettere le vostre istanze in mano a costui: è uno che mentre gli altri indicano la luna lui guarda ar…dito.

  50. Lorenzo, non è stato Conte, ma altra gente a riaprire.
    Penso che fra poco verranno fatti i nomi, puoi capire anche da come parte dell’opposizione sia in trambusto.
    Ma bisogna aspettare la magistratura, o giornalisti coraggiosi.

    Le tre guide “incivili” non erano state reclamizzate solo qui, ma anche su l’Adige, La Stampa, Repubblica e sempre prima lì che qui.

    Penso che ciò che stia facendo Conte sia studiato molto bene per tenere a freno l’indisciplinato popolo italiano.
    Comunque in questo trambusto nessuno mi sembra si sia accorto di cosa sia successo al Montepaschi: sarà il nuovo carrozzone stile Alitalia ?

    Nelle prossime due settimane vedremo fino a che punta riuscirà a giungere la “stupidità umana”.
    Cerco di restare ottimista, ma vedendo quello che succede dovunque abbiano riaperto, anche la Germania, spero solo che, tornino ad aumentare solo di poco i contagi e ci siano molti meno morti di prima.

    Devo dire che una previsione di sei mesi senza fare ciò che facevo sempre comincia a piacermi.

  51. Riflessioni ad ampio respiro dentro le mura di casa.
    Siamo ancora cittadini liberi ?.
    Elicotteri e droni ci controllano dall’alto e forze dell’ordine ci controllano sulla strade .
    La morte ha colpito numerose famiglie e siamo rinchiusi nelle nostre abitazioni.
    Ci piovono sulla testa decreti legge e ordinanze tutti i giorni. Il clima è pesante e si vive sotto stress e ansia.
    Tu puoi fare questo , tu non lo puoi fare! Tu poi lavorare e tu no! Tu puoi aprire e tu devi rimanere chiuso! tu puoi fare il bagno al mare e tu no! tu puoi camminare in montagna e tu no! ecc.ecc.
    Una tragedia economica è alle porte del nostro futuro e forse della prossima generazione( anche per il turismo montano).
    Certo abbiamo paura del Covid 19. Ma è per questo che saremo responsabili verso noi stessi e verso gli altri. Solo un pazzo si comporterebbe a discapito della propria vita.
    C’è confusione estrema ma serve in questi frangenti la massima lucidità e soprattutto fiducia nei cittadini.
    Con la repressione e il controllo asfissiante si ottiene sempre l’effetto contrario.
    Per ora il Covid 19 non lo cacceremo, ma dobbiamo vivere e sopravvivere senza che la nostra società sia falcidiata da disoccupazione, fame, rivolte, lotte sociali , disuguaglianze e depressione.
    Vorremmo poter respirare “un po’ di tranquillità e di aria pulita”.
    L’augurio è che da subito, tutti tornino al lavoro con decaloghi operativi per la riapertura delle loro attività e si torni alla libera circolazione se pur con guanti, mascherine e distanze di sicurezza.
    Solo cosi potremo uscirne convivendo con il virus e limitando i danni.

  52. Nel nostro posto del cuore, non c’e’quasi frequentazione neppure nei mesi estivi…esclusa la stretta strada di un passo secondario ,,che si concatena con altri ancora …a partire da Austria, che chiama al cimento i motociclisti del Nord Europa.Te li trovi a volte nella tua corsia che fanno pieghe da campioni nei tornanti.. . a volte si spiaccicano contro altri mezzi o muretti imprevisti..
    Comunque qualche bontempone si e’ dato da fare , ricercando per ogni ministro e sottosegratario la zona di origine..quella che dette i natali..o dove risiedono…e quindi si possono trarre illazioni circa la considerazione sulla montagna.. sulperche’ pare esistano i solo le spiagge ..
    Eppure in passato le casermette dei vari Corpi Militari erano molto ambite da uomini politici , cosi’ “Evitavano di dare problemi di sicurezza “alla localita’.Anzi, facevano da richiamo..come pure alte gerarchie della Ecclesia.

  53. Chi risiede in Alto Adige può andare a visitare un congiunto che abita in Trentino e viceversa ? È pur vero che il Trentino / Alto Adige è una regione e ci si può spostare nell’ambito della Regione, ma qui ci sono due Province autonome, che possono fra di loro decidere diversamente

  54. Aggiornamenti:
    – il CAI ha chiesto di chiarire la questione, e mi pare un punto importante!

    – Pare abbastanza assodato che per fare attività motoria sia consentito spostarsi dal proprio comune entro i confini regionali (ad esempio sul sito ufficiale della Regione Veneto c’è questa FAQ:
    6 )Si può andare a cavallo o a fare canotaggio o altra attività sportiva fuori comune?Sì, dal 4 maggio. L’ordinanza regionale n. 43 lo ammette nel comune, il DPCM 26.4.2020 consente l’attività sportiva e motoria senza limitazioni di spazio, avendo tolto il riferimento alla prossimità dall’abitazione. Deve peraltro ritenersi che l’attività motoria debba rimanere all’interno della Regione. Il DPCM richiede due metri di distanziamento per l’attività sportiva. Il luogo per lo svolgimento di tali pratiche sportive potrà essere raggiunto in auto, moto, bicicletta o altro mezzo.

    – Occorre solo capire se camminare in montagna sia attività sportiva…certo se fai trail running invece non dovrebbero esserci dubbi!

  55. Anche le FAQ governative confermano la possibilità di spostarsi entro la regione per attività sportiva e motoria !!!!!
    Era ora, le attività all’aperto sono le meno problematiche per il contagio, come già dimostrato da alcuni lavori scientifici cinesi….

  56. Nella pagina dedicata ai chiarimenti sulle nuove regole a partire dal 4 maggio, pubblicate dal governo all’indirizzo
    http://www.governo.it/it/faq-fasedue
    è riportato chiaramente che l’attività sportiva “non è consentita al di fuori della propria Regione”. Quindi non vedo nessun obbligo a svolgerla solo all’interno del mio Comune. E nessun divieto ad andare sulle montagne della mia Regione. Inoltre viene precisato che sarà possibile raggiungere il luogo scelto con mezzi pubblici o propri, e che si potrà fare insieme ai conviventi.
    Pertanto, lunedì 4 maggio nessuno potrà dirmi niente quando io e mia moglie prenderemo la nostra macchina alla volta delle nostre amate Alpi Cozie per farci del sano e innocuo trekking.

  57. Evviva !!!!
    da ieri 02 maggio 2020 c’è una FAQ sul sito del Governo che dice in merito all’attività motoria e sportiva individuale che è consentito spostarsi con mezzi pubblici o PRIVATI nel luogo individuato per svolgere detta attività rimanendo nell’ambito della regione.
    Speriamo che non cambi.
    Verificate anche voi e ditemi che non è un sogno!!!

    1. E’ proprio così, e consiglio a tutti di chiedere espressamente all’indirizzo email dell’URP della propria regione o tramite messaggio alla loro pagina su FB di confermare che da domani siamo liberi di fare trekking in montagna in qualsiasi sentiero all’interno della nostra Regione, anche solo per far sentire la nostra voce ed evidenziare l’attività motoria in montagna è una sana abitudine di molte persone!

  58. http://www.governo.it/it/faq-fasedue

    Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione

    Quello che capisco io è che posso andare a fare attività motoria in regione e per raggiungere il mio sentiero posso utilizzare un mezzo privato (la mia auto) o pubblico (il treno, per esempio).
    Il problema può essere dato dal fatto che diversi comuni (ex: nel lecchese), stanno limitando l’accesso ai sentieri ai soli residenti: qualcuno di voi ha informazioni a riguardo e/o diverse? Anche sulla mia comprensione del decreto appena emanato.
    Grazie

  59. Infatti nel lecchese i comuni compatto hanno deciso di concedere l’attività motoria solo ai residenti, sono nell’area comunale di spettanza e solo partendo direttamente da casa a piedi o in bici

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