Cronaca

Madonna di Campiglio. Va in falesia e precipita facendo dry tooling

Nel primo pomeriggio di lunedì 6 aprile, il Soccorso Alpino e Speleologico è intervenuto in soccorso di un climber caduto da una falesia a Madonna di Campiglio. Vittima dell’incidente è Silvestro Franchini, guida alpina di Madonna di Campiglio, fratello di Tomas Franchini, solo quindici giorni fa protagonista di un malore durante un’uscita di scialpinismo.

Il 33enne avrebbe deciso di sfruttare la bella giornata di sole per cimentarsi nel dry tooling, nonostante i divieti e gli inviti a restare a casa per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Ha pertanto raggiunto una parete di roccia a 1.500 metri di quota, non distante dall’Hotel Fontanella di Madonna di Campiglio. Mentre arrampicava sarebbe precipitato, sbattendo violentemente al suolo. 

A dare l’allarme sono stati i familiari, non vedendolo rientrare. Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ha richiesto l’intervento dell’elicottero e di una squadra di operatori della Stazione Madonna di Campiglio. Sul posto sono giunti anche un’ambulanza e i vigili del fuoco di Campiglio.

Il giovane è stato trovato riverso a terra con ferite al volto e contusioni al bacino, ma pienamente cosciente. Stabilizzato e verricellato a bordo dell’elicottero, è stato trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Importante restare a casa

Cogliamo l’occasione per ricordare ancora una volta l’importanza di restare a casa in questi giorni in cui il numero dei contagi inizia a calare. L’emergenza è ancora in corso, e i sanitari del CNSAS sono impegnati in corsia seguendo turni estenuanti. Importante è tenere a mente il messaggio divulgato negli scorsi giorni proprio dal Soccorso Alpino: “Noi alpinisti lo sappiamo bene: la salita è dura, ma la discesa non consente errori. Non abbassiamo la guardia proprio ora”.

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24 Commenti

  1. aggiungerei che è ‘GUIDA ALPINA’ e fratello dell’altro genio che è stato soccorso due settimane fa facendo scialpinismo….

    gran figurone delle guide alpine di madonna di campiglio (…ormai tutti hanno capito chi sono i due, presumo)

    1. Ancora peggio: avrebbe dovuto essere giustiziato sul posto! A colpi di piccozza…
      … ma siamo matti?

      1. magari il concetto di lasciarlo lì a cose fatte e ferite subìte è esagerato. io sono però dell’idea che chi vuole uscire in solitaria (roccia, bici, trail, sci quello che vuoi) vista la conclamata emergenza se ne assume la responsabilità: vuoi uscire lo stesso? bene, firmi un nullaosta a non essere soccorso e via.

  2. Una categoria particolare quella delle guide alpine, come quando “prenotano le vie” e non esiste che ti lascino passare anche con i decreti fanno quello che vogliono.

    1. Le responsabilità sono individuali, non è corretto lanciarsi in accuse contro una intera categoria. Poi l’articolo riguarda un incidente, cosa c’entra la “precedenza” in montagna? Pessimo intervento…

  3. Una famiglia di scienziati!!! Complimenti!!! Vediamo adesso cosa dice l’associazione guide alpine dato che l’altra volta non sembra che l’abbiano neanche considerato o meglio han fatto finta di niente… Montagna.TV teneteci aggiornati please.

  4. Buon sangue non mente….ce n’è per caso un terzo di fratello? no, perchè si potrebbe rifare una edizione del film “Salvate il soldato Rian”

  5. La stela la va poc lontan sala cioca.. Si diceva una volta….ma vale ancora, aggiungo punire 1barra2!! Per educarne 100

  6. I comunicati che le istituzioni diramano , valgono per Tutti, forse che le guide alpine ne sono esenti ? Si deve stare a casa. Poi fate vobis ,la salute è una sola.

  7. Togliere immediatamente il brevetto a chi non rispetta le regole . Nel rispetto di tanti professionisti seri , guide o altro.

    1. ciao.approfitto del tuo intervento e mi metto in coda:1)quando ce la chiamata 112 113 115 118 il procedimento parte di ufficio.dati localita mezzi di intervento magistratura in caso di provato decesso sul posto.e praticamente impossibile coprire questo e quello.2)non vedo apparire questioni riguardo alla spesa dei 2 interventi.mi chiedo: CHI PAGA E QUANTO DEVE PAGARE.le guide alpine sono privati cittadini e lavoratori come tutti gli altri.e differente la missione di soccorso sempre protocollata.dunque:CHI PAGA??sono contributi pubblici affidati alla provincia.dunque?

  8. Fortunato chi ha casa privata con giardino contenuto nel raggio orizzontale di 200 metri ed una paretona interna alta 200 metri massimo , o masso erratico isolato con parecchi versanti.Cosi’ si allena esente da sanzioni e critiche.Andrebbe bene anche un silos di cemento armato inutilizzato accessibile dall’interno e dall’esterno , attrezzatocon appigli ed appoggi e terrazzo come tetto con ringhiera da cui ti fanno sicura.

  9. Una barzelletta. Uno fa sci alpinismo e lo trovano spompato….l’altro fa dry toolyng e non si tiene. In barba alle normative. Se fossimo in un altro momento ci sarebbe da
    scompisciarsi dalle risate!

  10. Come appartenente al Collegio Guide sono molto arrabbiato con questi “colleghi”irresponsabili e condanno apertamente il loro menefreghismo e i procurati allarmi.Questi atti danneggiano enormemente tutta la nostra categoria e mi auguro che il Collegio di competenza prenda seri provvedimenti.Ma a tutti coloro che sparano a zero sulle guide dico di non giudicare con leggerezza e non puntare il dito contro tutti noi.Sarebbe come dire che se un medico sbaglia la diagnosi e il paziente muore, automaticamente tutti i medici sono dei criminali.Mettete alla berlina questi due e non tutti,come dice il bravo Johann.

  11. ciao.chiaramente ci sono altrettante discussioni percio’ sia qui che altrove i commenti si spegneranno.ma un DUBBIO SORGE SPONTANEO:qui ,qualche guida o collega ha postato.benissimo.ma uno che dicesse:chi paga? si puo’ chiedere? vale per i turisti della domenica vale per gli stranieri con le infradito e in questo caso? chi se ne frega se pagano 500€.il soccorso si deve pagare o no? sono stati usati mezzi e soldi pubblici.dunque??

  12. ciao.allora mi stavo chiedendo a che punto si sta evolvendo ,in riguardo al pagamento dei due soccorsi.sempre augurando una rapida guarigione evconvalescenza allo sfortunatissimo atleta,ripeto,il pagamento dei due soccorsi,i colleghi maestri di sci,guide alpine,simpatizzanti,hanno esaurito il repertorio dell’indifendibile ma non si pronunciano sul pagamento dei due soccorsi.questa e ipocrisia.una delle prime parole che ho scritto a meta’ marzo.un tempo non sospetto.ipocrisia omerta occultamento ommissioni varie.non vedo risposte a proposito.brucia qualcosa in pentola? giravano comnenti sulla raccolta di donazioni per la difesa legale.quell’accattone dove e finito?a farsi un sprizt al centrale??bye bye.

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