Località di montagna

Arvier, la piccola Alaska nel cuore della Vallée

Sci alpinismo, racchette da neve e scalate su ghiaccio. È questo l’inverno che propone lo speciale Outdoor disponibile in allegato al numero 102 di Meridiani Montagne. Otto località per otto avventure da vivere all’insegna della fresca aria di montagna. Il nostro racconto oggi arriva sulle cime della Carnia.

Conosciuta per lo sci alpinismo, per la natura incontaminata e per i paesaggi unici, la cittadina di Arvier rappresenta una piccola perla che va dai circa 672 metri del fondovalle ai 3442 del Rutor. Una varietà di ambienti in grado di offrire all’appassionato di outdoor invernale tutta un serie di opportunità. Dai fuoripista, alle tranquille gite in famiglia; una giornata sugli sci da fondo o, più semplicemente, alla ricerca di una semplice e rilassante passeggiate tra le vie del paese. A raccontarci di questa terra valdostana bagnata dalla Dora Baltea, la guida alpina e alpinista himalayano Marco Camandona. Già protagonista delle pagine di questo speciale, nella sua versione estiva, Marco ci porta ora alla scoperta della stagione fredda ad Arvier, dove l’inverno ha il sapore della polvere alzata dagli sci.

Marco, iniziamo a inquadrare Arvier, come si trasforma il suo territorio con l’arrivo dell’inverno?

La stagione fredda rende tutto più morbido e ovattato, oltre ad aprire le danze per gli amanti dello sci alpinismo. Il territorio comunale è relativamente piccolo ma offre molte possibilità per gli amanti della fresca. Territori lontani dal turismo di massa dov’è possibile trovare neve immacolata su cui tracciare curve perfette, dov’è possibile godersi la neve a un ritmo lento.

Tutto questo senza dimenticare la fortuna di essere a pochi chilometri dai grandi centri di La Thuile, Courmayeur e Cogne, con il Gran Paradiso. Si potrebbe quasi dire che ci troviamo nell’ombelico della Valle d’Aosta, un centro da cui partire per scoprire tutta la Regione.

L’hai detto prima, un territorio ancora naturale…

Assolutamente si, bastano pochi passi fuori dal paese per ritrovarsi completamente soli in un territorio che pare non avere confini. Una semplice ciaspolata nel bosco può regalare momenti unici, di incontro con il territorio e, magari, con qualche cervo o capriolo. Alcuni siti internet parlano di questa porzione di Valle d’Aosta come di una piccola l’Alaska. Ci sono stato cinque volte e devo dire che mi ci ritrovo. Più volte pellando sulle montagne di Arvier mi sono sentito come lontanissimo dalla civiltà, immerso nell’avventura.

D’estate in molti si avvicinano ad Arvier con le e-bike, per divertirsi e scoprire il luogo attraverso i suoi sentieri. La ricerca di queste sensazioni può tranquillamente essere replicata anche in inverno, con le racchette oppure con gli sci.

Da responsabile tecnico del Tour du Rutor te la sentiresti di affermare che Arvier è uno dei luoghi storici in cui è nato lo sci alpinismo?

Qui è nata la nuova generazione degli sci alpinisti. È un piccolo paese ma ci sono tanti appassionati, cosa che ci ha permesso di creare una delle migliori gare in Europa. È stato un grande piacere essere riusciti a costruire e realizzare una delle migliori gare in Europa qui. La cosa più bella è però vedere che molti atleti dopo aver partecipato al Tour ritornano. Vengono a scoprire il territorio, a salutare l’albergatore o l’oste che li ha accolti nei giorni della manifestazione, a vivere un’avventura.

… Continua sullo Speciale Outdoor Inverno.

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Un commento

  1. Complimenti a Marco e tutti quelli che come lui hanno creduto nello scialpinismo (e non solo) portando questo splendido luogo e questa attività sportiva di montagna a dei livelli mai raggiunti prima.
    Complimenti anche perchè questo messaggio, grazie a Marco, è trasmesso sempre più ai giovani, il nostro futuro.

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